Mi sono definitavemente rotta con l\'ignoranza musicale

fear-of-the-dark ha scritto:ecco le cose si fanno complicate... prometto di applicarmi a fondo....ma tra un pò devo andare da luttazzi...quindi mi sa che lo potrò fare domani prof....
grazie mille!

lepidezza ha scritto:io faccio gli arretrati sto indietro.. di ere giurassiche!
i prof però ci hanno paccato:
beh ...
fa rima con luttazzi..

lepidezza ha scritto:avete ragione mi studio questo topic,giuro su bill hicks! ci sentiamo in nottata!

Lucadev ha scritto:Consonanza e dissonanza - parte IV

Una frase ricorrente tra i musicisti è questa: è sempre l'orecchio a giudicare.
Fatta questa breve premessa ritorniamo alla serie degli armonici naturali e rivediamola:

------ > Do1, Do2, Sol2, Do3, Mi3, Sol3

Abbiamo detto in precedenza che l'unisono (Do1 e Do1) e l'ottava (Do1 e Do2) sono esempi di consonanza. E abbiamo anche spiegato perchè.
Chi nella storia ha studiato per primo questi fenomeni cioè la consonanza e la dissonanza, ha definito queste consonanze perfette.
Ora vediamo il rapporto che esiste tra il Do2 e il Sol2 che, se ricordate il discorso sugli intervalli, è un intervallo di quinta.
Ebbene secondo l'orecchio, sommo giudice, in particolare l'orecchio degli antichi, questi due suoni sono stati giudicati pure consonanti.
Il motivo si intuisce se si considera che il Sol è il secondo armonico naturale del Do.
Riprendiamo ora l'esempio del pendolo. Per fare questo rivediamo il rapporto tra le frequenze dei vari armonici:

---------> f, 2f , 3f, 4f , 5f, 6f

Allora...vediamo che il rapporto tra la prima nota, detta fondamentale e il primo armonico è di 2; lo sapevamo già: un suono a distanza di un'ottava ha frequenza doppia rispetto al suono di riferimento.
L'esempio coi pendoli l'avevamo fatto la volta scorsa.
Vediamo ora il rapporto tra il secondo e il terzo armonico, ovvero tra una nota e quella a distanza di una quinta: 3/2.
Questo significa che la quinta ha una frequenza pari a 1,5 volte rispetto alla fondamentale.
Se dovessimo seguire il ragionamento fatto la volta scorsa, dovremmo dire che sulla base di questa considerazione di carattere matematico, questa è una dissonanza, in quanto le frequenze sono diverse e i cicli dei due suoni sono "disallineati" (ved. post precedente).
In realtà il nostro orecchio ci dice che non è così. Vediamo di capire perchè dal punto di vista della fisica.
Il primo studioso della natura che si è posto il problema di capire attraverso una anailisi razionale il fenomeno della consonanza tra suoni che hanno frequenze diverse è stato Galileo. Riprendiamo l'esperimento che ha fatto lui. Studiamo il rapporto consonante di quinta: 3/2.
Prendiamo due pendoli: ad un pendolo facciamo fare un ciclo completo in 2 secondi, all'altro un ciclo completo ogni 3 secondi, in modo da riprodurre il rapporto di quinta e studiarlo meglio coi nostri occhi.
Li facciamo partire contemporaneamente:

secondi: ---- 0 - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 -
I pendolo: -- tic ---- tic ---- tic ---- tic ...
II pendolo: - tic -------- tic --------- tic ...

Notiamo che i due pendoli si rimettono in sincronia dopo 6 secondi. Volendo dare una definizione generica i due pendoli si rimettono in pari dopo 6 unità di tempo.
Ora cambiamo unità di tempo e supponiamo che non siano secondi ma millisecondi così entriamo nel regno delle vibrazioni sonore, avremo che il primo pendolo esegue un ciclo ogni 2 ms (500 Hz che corrisponde circa a Si4) e il secondo ogni 3 ms (333 Hz che corrisponde circa a Mi4).
Vediamo che le vibrazioni dei due suoni si rimettono in sincronia ogni 6 ms cosa che il nostro orecchio non percepisce come fattore "disturbante", di conseguenza il nostro orecchio percepisce i due suoni come consonanti.
In parole povere cosa deduce Galileo dai suoi esperimenti? Che due suoni sono tra loro consonanti quando il tempo che impiegano a "risincronizzarsi" o rimettersi al passo tra loro è piccolo.
L'intervallo di quinta è sempre stato considerato fin dai Pitagorici una consonanza perfetta.

Riprendendo la sequenza degli armonici naturali: l'intervallo tra Sol2 e Do3 è una 4a e il rapporto tra le frequenze delle due note è 4/3, questo intervallo è oggi considerato consonante; storicamente la consonanza o dissonanza di questo intervallo è stato oggetto di dibattito. Oggi è considerato consonanza perfetta in quanto rivolto dell'intervallo di quinta.

L'intervallo tra Do3 e Mi3 è una 3a maggiore e il rapporto tra le frequenze delle due note è 5/4; questo intervallo è considerato consonante. Viene però definito come consonanza imperfetta in quanto se paragonata alla quinta e alla quarta è "meno" consonante.

L'intervallo tra Mi3 e Sol3 è una 3a minore e il rapporto tra le frequenze delle due note è 6/5; questo intervallo è considerato consonante. Anche questo intervallo viene definito come consonanza imperfetta in quanto se paragonata alla quinta e alla quarta è "meno" consonante.

Tutto chiaro ?

Lucadev ha scritto:

lepidezza ha scritto:avete ragione mi studio questo topic,giuro su bill hicks! ci sentiamo in nottata!

Senza togliere nulla agli altri post: se vuoi risparmiare tempo leggi quelli che ho postato io; ho anche fatto un grosso lavoro di semplificazione per rendere accessibili i concetti musicali anche a chi la musica non l'ha mai studiata.

bellaprincipessa ha scritto:
giusto per non farci sentire inutili né...

Lucadev ha scritto:

bellaprincipessa ha scritto:
giusto per non farci sentire inutili né...

Non intendevo quello....
Mi riferivo al fatto che lepi chiedeva di capire partendo da cose semplici. Sul topic dei chitarristi ho parlato di scale e lepi ha avuto difficoltà a seguire il discorso....delle scale se ne è parlato anche qui, per quello che dicevo di leggere i miei post, perchè ho affrontato argomenti più semplici....non volevo sminuire gli interventi degli altri....ci mancherebbe....
Inoltre ho già in mente come sviluppare un bel po' di discorsi partendo da quello che ho scritto. Così chi mi legge, se ha voglia, può seguire un filo logico.

bellaprincipessa ha scritto:
meno male che ci sei tu che sei logico tesoro... (MP per te)

Non intendevo quello....
Mi
riferivo al fatto che lepi chiedeva di capire partendo da cose
semplici. Sul topic dei chitarristi ho parlato di scale e lepi ha avuto
difficoltà a seguire il discorso....delle scale se ne è parlato anche
qui, per quello che dicevo di leggere i miei post, perchè ho affrontato
argomenti più semplici....non volevo sminuire gli interventi degli
altri....ci mancherebbe....
Inoltre ho già in mente come sviluppare
un bel po' di discorsi partendo da quello che ho scritto. Così chi mi
legge, se ha voglia, può seguire un filo logico.
E' un discorso rivolto a lepi, in base alla sua dichiarazione di essere in difficoltà di fronte a certi argomenti.

Lucadev ha scritto:

bellaprincipessa ha scritto:
meno male che ci sei tu che sei logico tesoro... (MP per te)

Princi però così mi metti in difficoltà. Non ho detto che io sono logico e gli altri non lo sono. Ho solo detto che ho in mente di scrivere delle cose seguendo un filo logico.
Cosa c'è di male ? Ho forse detto che gli altri non lo seguono ? Oppure che chi posta qui se non segue un filo logico fa male ? Oppure che chi non è logico è da condannare ? E' un discorso rivolto a lepi, in base alla sua dichiarazione di essere in difficoltà di fronte a certi argomenti.
Capisco che le parole si prestano ad essere interpretate in vari modi ma non capisco perchè bisogna scegliere sempre e comunque il modo più negativo e non congruente all'intenzione di chi scrive.
Vabbè.....adesso facciamo che mi prendo una pausa, anche di qualche giorno....dopodichè deciderò se continuare il discorso che stavo facendo o meno.

Buonanotte.

PS: anzi facciamo che deciderò se continuare a scrivere su questo forum