Architettura... questa sconosciuta
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Re: Architettura... questa sconosciuta
chi è l'attaccante del cagliari?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Architettura... questa sconosciuta
nu... Elias...
xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Architettura... questa sconosciuta
lepidezza ha scritto:l'ultimo periodo non l'ho capito..
e anche questo non mi è chiaro:per inquadrare due grandi bovindi articolati da colonnine e travature metalliche.pensata per destare la meraviglia degli ospiti e sottolineare il ruolo sociale dei proprietari.
tipico..a cosa ti riferisci al metallo che ricorda le strutture delle fabbriche o cosa?E' un'architettura che rielabora poeticamente le immagini del mondo dell'industria, celebrandone i protagonisti
Per capire la parte sull'impostazione accademica della pianta dovresti vedere un disegno... se lo trovo te lo posto. In generale le opere di Horta hanno un impianto molto originale di distribuzione degli spazi; qui invece la pianta è impostata su due grandi assi direzionali simmetrici (un modo "accademico" di disegnare degli spazi e organizzarli intorno a degli assi principali e secondari, generalmente simmetrici).
La facciata si incurva per dare spazio: i bow-window permettono maggiore estensione dello spazio in pianta e aumentano l'esposizione degli ambienti alla luce (di solito queste case sono illuminate da un pozzo di luce collocato in alto e corrispondente alla scala, ma tutto lo spazio vetrato che si può ricavare è solitamente utilizzato anche nelle superfici verticali, non solo nelle coperture). A Bxl ci son problemi di luce e spazio, e questo è un buon sistema per aggirarli.
L'uso dichiarato della struttura metallica negli spazi abitativi privati è un'invenzione dell'Art Nouveau belga, di Horta in particolare. In precedenza la struttura metallica era usata ma camuffata, oppure utilizzata solo per costruzioni industriali o legate al mondo dell'industria. Horta fa un uso strutturale e estetico del materiale: i rivetti diventano elemento decorativo, non solo strutturale.
In questo senso, l'uso della struttura metallica interpreta non solo un'esigenza estetica nuova, lontana dallo storicismo degli stili passati, ma crea un immaginario nuovo in cui la borghesia industriale di Bxl si può riconoscere.
Comunque i materiali usati sono moltissimi, ma hanno tutti pari dignità: non ci sono gerarchie.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Architettura... questa sconosciuta
No, in che occasione?xenas ha scritto:gauffre ti avevo detto che ho conosciuto torres?
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Architettura... questa sconosciuta
Gaufre ha scritto:No, in che occasione?xenas ha scritto:gauffre ti avevo detto che ho conosciuto torres?
al convegno di semiologia sulle isole. lui ha parlato di formentera, della sua famiglia, dell'evoluzione architettonica dell'isola e dello schifo che è ora. doveva parlare per 20 minuti ed è durata un'ora e passa sino a che non gli hanno acceso le luci (era l'ultimo intervento iniziava alle 19).
pare che un noto Professore abbia dettoad un certo punto "vi prego abbattetelo"
a me è iaciuto molto infatti a cena ci ha chiesto se era stato noioso e gli ho detto che era stato molto interessante!!!!
comunque è pazzo! ma ha parlato a braccio per un'ora...strepitoso....
xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: Architettura... questa sconosciuta
Sicuramente sarà stato molto interessante, però è buona educazione non sforare mai negli interventi ai convegni. Anche se si è ultimi.xenas ha scritto:Gaufre ha scritto:No, in che occasione?xenas ha scritto:gauffre ti avevo detto che ho conosciuto torres?
al convegno di semiologia sulle isole. lui ha parlato di formentera, della sua famiglia, dell'evoluzione architettonica dell'isola e dello schifo che è ora. doveva parlare per 20 minuti ed è durata un'ora e passa sino a che non gli hanno acceso le luci (era l'ultimo intervento iniziava alle 19).
pare che un noto Professore abbia dettoad un certo punto "vi prego abbattetelo"
a me è iaciuto molto infatti a cena ci ha chiesto se era stato noioso e gli ho detto che era stato molto interessante!!!!
comunque è pazzo! ma ha parlato a braccio per un'ora...strepitoso....
Ammiro chi parla a braccio, ma in queste circostanze è meglio elaborare una sintesi efficace per non mancare di rispetto a pubblico, organizzatori, eccetera.
Probabilmente lui aveva preparato l'intervento (puoi parlare a braccio seguendo uno schema preparato, rientrando nei tempi).
Se fossi stata il suo coordinatore di sessione lo avrei fatto smettere. Scusa ma anche la preparazione a priori degli interventi è segno di rispetto, per tutti.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Architettura... questa sconosciuta
Gaufre ha scritto:lepidezza ha scritto:l'ultimo periodo non l'ho capito..
e anche questo non mi è chiaro:per inquadrare due grandi bovindi articolati da colonnine e travature metalliche.pensata per destare la meraviglia degli ospiti e sottolineare il ruolo sociale dei proprietari.
tipico..a cosa ti riferisci al metallo che ricorda le strutture delle fabbriche o cosa?E' un'architettura che rielabora poeticamente le immagini del mondo dell'industria, celebrandone i protagonisti
Per capire la parte sull'impostazione accademica della pianta dovresti vedere un disegno... se lo trovo te lo posto. In generale le opere di Horta hanno un impianto molto originale di distribuzione degli spazi; qui invece la pianta è impostata su due grandi assi direzionali simmetrici (un modo "accademico" di disegnare degli spazi e organizzarli intorno a degli assi principali e secondari, generalmente simmetrici).
La facciata si incurva per dare spazio: i bow-window permettono maggiore estensione dello spazio in pianta e aumentano l'esposizione degli ambienti alla luce (di solito queste case sono illuminate da un pozzo di luce collocato in alto e corrispondente alla scala, ma tutto lo spazio vetrato che si può ricavare è solitamente utilizzato anche nelle superfici verticali, non solo nelle coperture). A Bxl ci son problemi di luce e spazio, e questo è un buon sistema per aggirarli.
L'uso dichiarato della struttura metallica negli spazi abitativi privati è un'invenzione dell'Art Nouveau belga, di Horta in particolare. In precedenza la struttura metallica era usata ma camuffata, oppure utilizzata solo per costruzioni industriali o legate al mondo dell'industria. Horta fa un uso strutturale e estetico del materiale: i rivetti diventano elemento decorativo, non solo strutturale.
In questo senso, l'uso della struttura metallica interpreta non solo un'esigenza estetica nuova, lontana dallo storicismo degli stili passati, ma crea un immaginario nuovo in cui la borghesia industriale di Bxl si può riconoscere.
Comunque i materiali usati sono moltissimi, ma hanno tutti pari dignità: non ci sono gerarchie.
stai sforando ma va benissimo!
quando è interessante che palle il tempo!
vero è irrispettoso da una parte.. ma la passione sai.. esonda..
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Architettura... questa sconosciuta
lepidezza ha scritto:
stai sforando ma va benissimo!
quando è interessante che palle il tempo!
vero è irrispettoso da una parte.. ma la passione sai.. esonda..
Lepi, sentir parlare chi ha qualcosa da dire è sempre interessante, però i convegni sono strutturati in modo molto preciso, ed è segno di buona educazione attenersi ai tempi regolamentari di esposizione. Magari organizzandosi meglio avrebbe detto le stesse cose in un tempo più breve. Però c'è chi va ai convegni sbattendosene altamente delle esigenze altrui.
All'ultima conferenza a cui ho partecipato, il solito trombone italiano non si era nemmeno letto l'intervento prima di presentarlo: ne è risultata un'esposizione pressoché incomprensibile data l'incapacità di leggere e pronunciare l'inglese. Vergognoso.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Architettura... questa sconosciuta
no Gaufre io ragiono da pubblico..
se mi prende non vorrei finisse mai..
sono convinto come te che sia da preferire professionalità e correttezza.
se mi prende non vorrei finisse mai..
sono convinto come te che sia da preferire professionalità e correttezza.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Architettura... questa sconosciuta
Se ti prende, visto che queste occasioni offrono anche delle pause mondane, si approfondisce... fuori sessione.lepidezza ha scritto:no Gaufre io ragiono da pubblico..
se mi prende non vorrei finisse mai..
sono convinto come te che sia da preferire professionalità e correttezza.
Anche se sei l'ultimo, magari c'è una cena di gala in programma, e se sfori tu fai sforare pure gli altri convegnisti...
Anche io starei per ore ad ascoltare certi professori, ma se uno di loro si comportasse così lo troverei maleducato.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Architettura... questa sconosciuta
sono d'accordo.
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Re: Architettura... questa sconosciuta
una pianta dell'abitazione. Il piano nobile. Come vedi è organizzata su due assi principali ortogonali. Le diagonali che vedi si riferiscono al colpo d'occhio che si otteneva dal pianerottolo e specularmente dal piano nobile, e che poteva abbracciare tutte le stanze (le pareti erano vetrate).
Ultima modifica di Gaufre il Ven 08 Ott 2010, 18:50 - modificato 1 volta.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Architettura... questa sconosciuta
Le frecce indicano visuali aperte? dall'ingresso fino alle aperture del piano superiore?
(non leggo bene, scusa )
(non leggo bene, scusa )
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Architettura... questa sconosciuta
L'ingresso non si vede, essendo la pianta del piano nobile (il primo). Il punto da cui partono le frecce è il pianerottolo da cui si accede ai saloni, al fumoir e alle altre stanze di rappresentanza. E' tutto vetrato, perciò lo sguardo può spaziare e abbracciare tutte le stanze. L'uso delle pareti vetrate serve sia per illuminare gli ambienti che per dare ulteriore impressione di magnificenza e ampiezza di spazi (l'apertura delle porte consentiva di realizzare un unico ambiente aperto per i ricevimenti). La scala è sia elemento di distribuzione che scenografico-teatrale per le occasioni mondane. Il pianerottolo serviva a Solvay per fare un discorso ai suoi ospiti, che così potevano tutti vederlo e sentirlo, in qualunque stanza si trovassero.mambu ha scritto:Le frecce indicano visuali aperte? dall'ingresso fino alle aperture del piano superiore?
(non leggo bene, scusa )
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Re: Architettura... questa sconosciuta
alla faccia!
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Re: Architettura... questa sconosciuta
ci sono foto dei ricevimenti?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Architettura... questa sconosciuta
Non lo so, non conosco l'archivio Solvay, mi dispiace... io non ne ho mai visto; conosco e possiedo riproduzioni di foto d'epoca della casa, ma senza ospiti. Pensa che anche l'archivio di Horta è andato parzialmente distrutto per sua espressa volontà: quando era ancora vivo ne ha mandato una parte al macero. Comunque le feste in quella casa dovevano essere notevoli!!! Le foto per quanto belle non rendono assolutamente la raffinatezza degli spazi, dei materiali e delle decorazioni.lepidezza ha scritto:ci sono foto dei ricevimenti?
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Re: Architettura... questa sconosciuta
e perchè le avrebbe mandate al macero.. non ci teneva sin dalla ideazione a sfoggiare sfarzo come un grande gatsby che si rispetti?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Architettura... questa sconosciuta
Beh, una parte l'ha tenuta...lepidezza ha scritto:e perchè le avrebbe mandate al macero.. non ci teneva sin dalla ideazione a sfoggiare sfarzo come un grande gatsby che si rispetti?
Comunque ho dimenticato di datare l'opera (cosa più importante per capire il contesto: 1894)
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Re: Architettura... questa sconosciuta
Gaufre ha scritto:L'ingresso non si vede, essendo la pianta del piano nobile (il primo). Il punto da cui partono le frecce è il pianerottolo da cui si accede ai saloni, al fumoir e alle altre stanze di rappresentanza. E' tutto vetrato, perciò lo sguardo può spaziare e abbracciare tutte le stanze. L'uso delle pareti vetrate serve sia per illuminare gli ambienti che per dare ulteriore impressione di magnificenza e ampiezza di spazi (l'apertura delle porte consentiva di realizzare un unico ambiente aperto per i ricevimenti). La scala è sia elemento di distribuzione che scenografico-teatrale per le occasioni mondane. Il pianerottolo serviva a Solvay per fare un discorso ai suoi ospiti, che così potevano tutti vederlo e sentirlo, in qualunque stanza si trovassero.mambu ha scritto:Le frecce indicano visuali aperte? dall'ingresso fino alle aperture del piano superiore?
(non leggo bene, scusa )
ma a che livello è questo pianerottolo da dove partono le frecce? lo stesso del piano nobile?
e allora quelle scale?
e che c'è scritto? la lecture (?) dans le...?
e di fronte?
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: Architettura... questa sconosciuta
Sì, Mambu, scusa... hai ragione, le frecce partono dal pianerottolo che sta a metà tra piano terreno e piano nobile, ma al piano nobile si può fare lo stesso gioco specularmente, e vedere attraverso le pareti trasparenti avendo anche piena visione della scala. Il gioco è: vedere ed essere visti. I discorsi del padrone di casa ovviamente venivano fatti dal piano nobile.mambu ha scritto:Gaufre ha scritto:L'ingresso non si vede, essendo la pianta del piano nobile (il primo). Il punto da cui partono le frecce è il pianerottolo da cui si accede ai saloni, al fumoir e alle altre stanze di rappresentanza. E' tutto vetrato, perciò lo sguardo può spaziare e abbracciare tutte le stanze. L'uso delle pareti vetrate serve sia per illuminare gli ambienti che per dare ulteriore impressione di magnificenza e ampiezza di spazi (l'apertura delle porte consentiva di realizzare un unico ambiente aperto per i ricevimenti). La scala è sia elemento di distribuzione che scenografico-teatrale per le occasioni mondane. Il pianerottolo serviva a Solvay per fare un discorso ai suoi ospiti, che così potevano tutti vederlo e sentirlo, in qualunque stanza si trovassero.mambu ha scritto:Le frecce indicano visuali aperte? dall'ingresso fino alle aperture del piano superiore?
(non leggo bene, scusa )
ma a che livello è questo pianerottolo da dove partono le frecce? lo stesso del piano nobile?
e allora quelle scale?
e che c'è scritto? la lecture (?) dans le...?
e di fronte?
Come dicevo a Princi è difficile parlare senza figu... adesso ti posto una sezione, così capisci meglio.
Nella sezione si vedono nell'ordine partendo dal basso: piano interrato, piano terreno, pianerottolo, piano nobile e poi piani superiori. La sezione spiega come avveniva l'ingresso della luce (attraverso dei pozzi di luce vetrati: uno - quello sud - è quello in forme gotiche posto sopra il pianerottolo con il dipinto - vedi foto).
Il pianerottolo da cui partono le frecce è quello con l'opera di Van Rysselberghe "La lecture dans le Jardin", di cui ho postato una foto prima.
Adesso è tutto chiaro?
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Architettura... questa sconosciuta
grazie Gau, sei gentilissima.
Scusa se t'ho fatto perdere tempo
Scusa se t'ho fatto perdere tempo
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Re: Architettura... questa sconosciuta
No, figurati. Mi fa piacere.mambu ha scritto: grazie Gau, sei gentilissima.
Scusa se t'ho fatto perdere tempo
Peraltro avevi ragione: da come avevo scritto non si capiva bene di quale pianerottolo parlassi...
Comunque la visita di questo capolavoro costa 55€ ma secondo me se li vale tutti, anche se il prezzo è antidemocratico, ahimé!
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: Architettura... questa sconosciuta
"Colata di cemento con la scusa della F1"
Roma, mega progetto intorno al circuito dell'Eur: grattacieli al posto delle aree verdi. Italia Nostra: i terreni ceduti ai privati in cambio delle infrastrutture del Gran Premio
di PAOLO BOCCACCI
Il cemento ha il colore di una fotografia di quello che sarà. Due alti palazzi gemelli da una parte e dall'altra all'altra del verde delle Tre Fontane, davanti ai bianchi marmi dell'Eur, dove adesso si stagliano il rosso dei campi da tennis e delle piste di atletica e il verde di quelli da basket. Ognuno sarà un piccolo grattacielo, ben quindici piani fuori terra che si allungano in altri sette piani accanto, a forma di una L, e tutti e due ospiteranno appartamenti di lusso, uffici e negozi, messi in vendita per lanciare e realizzare il Gran Premio di Roma e far sfrecciare nell'estate del 2013 i bolidi della Formula Uno nel quartiere.
I progetti Gli 'effetti' sull'ambiente
Il progetto è stato presentato all'inizio di agosto in grandi cartelle rosse e bianche nelle stanze che contano del Campidoglio e adesso aspetta il via libera della conferenza dei servizi, convocata per il 9 novembre, e poi del consiglio comunale. I due palazzi del comprensorio si chiamano con nomi poetici, Porta dei Pini e Porta delle Tre Fontane. Ma sono 80 mila metri cubi che si abbatterebbero su uno degli angoli storici destinati a verde attrezzato del quartiere, quelli dove dagli anni Sessanta intere generazioni di ragazzi, con le loro magliette bianche e le scarpette da ginnastica, hanno cominciato a correre sulle piste, a giocare a tennis e a pallacanestro.
Così scendono in campo le associazioni dei cittadini del quartiere (Comitato Salute Ambiente Eur, Coordinamento Comitati e Cittadini per la Difesa dell'Eur, Coordinamento No Alla Formula Uno e La Vita degli Altri Onlus) e Italia Nostra, con un dossier dal titolo "Le mani sull'Eur" e un appello al sindaco Alemanno, ma anche ai ministri dei Beni Culturali, Sandro Bondi , e dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e al premier Silvio Berlusconi. "Ribadiamo" scrivono "la nostra estrema preoccupazione riguardo un progetto che sembra aver preso forma parallelamente alla concezione di Roma Capitale, dimostrando finalità e modi privatistici, troppo lontani dall'interesse pubblico. Un'impresa che si è avvalsa, finora, di modalità di comunicazione a nostro avviso poco chiare, basate sui più agili metodi dell'imprenditoria privata, quando l'oggetto in discussione sono un quartiere storico, gioiello del Razionalismo, e il benessere di migliaia di cittadini"
I nuovi edifici, che si aggiungerebbero ai 150 mila metri cubi da costruire nell'ex Velodromo, spazzeranno via all'inizio tutte le strutture sportive delle Tre Fontane che sarebbero rase al suolo per far posto ai cantieri e poi ricostruite nello spazio rimanente.
Frutto dell'operazione sarebbero quei cento milioni che servono a Roma Formula Futuro capitanata dal presidente degli industriali della Federlazio Maurizio Flammini, ex pilota e patron della macchina organizzativa del Gran Premio romano, per approntare le opere necessarie a far sfrecciare i bolidi per le strade dell'Eur.
Un progetto per il quale la contropartita per la città consisterebbe nel nuovo ponte su via delle Tre Fontane, nella ristrutturazione di via delle Tre Fontane, trasformata in un boulevard, e la recinzione dei parchi dell'Eur, da quello degli Eucalipti a quello del Ninfeo all'altro del Turismo.
E la variante al piano regolatore, con relativo accordo di programma, che dovrebbe dar vita al comprensorio, sarebbe ricavata mettendo a disposizione di privati una parte di suolo pubblico destinata originariamente a verde e a servizi di livello locale come "paesaggio naturale di continuità" che collega la valle del Tevere al parco di Tormarancia. Insomma Ente Eur e Comune regalerebbero i terreni alla società costruttrice in cambio di altre opere necessarie per il Gran Premio.
"Un'operazione ridicola" attacca il consigliere del Pd Athos De Luca, uno degli storici difensori del verde della Capitale "se si pensa che gli edifici dovrebbero ospitare alla fine solo 720 abitanti e trecento addetti degli uffici".
Altro discorso l'allargamento del ponte delle Tre Fontane per far passare sotto il circuito, un'opera da 26 milioni di euro. E quale sarà l'impatto con almeno centomila spettatori? Basteranno i parcheggi in un'area di tre-cinque chilometri intorno al circuito?
Infine è di pochi giorni fa l'ennesima bagarre sul fronte del contestatissimo Gran Premio all'Eur. "Non c'è alcun contratto con Roma", rivela Bernie Ecclestone dal circuito coreano di Yeongam. E il sindaco Gianni Alemanno precisa: "La disponibilità di Ecclestone è certa, la proposta deve passare in Consiglio". Ma davanti ora c'è il grande scoglio della colata di cemento sull'Eur.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/10/27/news/gran_premio_eur-8469927/
Roma, mega progetto intorno al circuito dell'Eur: grattacieli al posto delle aree verdi. Italia Nostra: i terreni ceduti ai privati in cambio delle infrastrutture del Gran Premio
di PAOLO BOCCACCI
Il cemento ha il colore di una fotografia di quello che sarà. Due alti palazzi gemelli da una parte e dall'altra all'altra del verde delle Tre Fontane, davanti ai bianchi marmi dell'Eur, dove adesso si stagliano il rosso dei campi da tennis e delle piste di atletica e il verde di quelli da basket. Ognuno sarà un piccolo grattacielo, ben quindici piani fuori terra che si allungano in altri sette piani accanto, a forma di una L, e tutti e due ospiteranno appartamenti di lusso, uffici e negozi, messi in vendita per lanciare e realizzare il Gran Premio di Roma e far sfrecciare nell'estate del 2013 i bolidi della Formula Uno nel quartiere.
I progetti Gli 'effetti' sull'ambiente
Il progetto è stato presentato all'inizio di agosto in grandi cartelle rosse e bianche nelle stanze che contano del Campidoglio e adesso aspetta il via libera della conferenza dei servizi, convocata per il 9 novembre, e poi del consiglio comunale. I due palazzi del comprensorio si chiamano con nomi poetici, Porta dei Pini e Porta delle Tre Fontane. Ma sono 80 mila metri cubi che si abbatterebbero su uno degli angoli storici destinati a verde attrezzato del quartiere, quelli dove dagli anni Sessanta intere generazioni di ragazzi, con le loro magliette bianche e le scarpette da ginnastica, hanno cominciato a correre sulle piste, a giocare a tennis e a pallacanestro.
Così scendono in campo le associazioni dei cittadini del quartiere (Comitato Salute Ambiente Eur, Coordinamento Comitati e Cittadini per la Difesa dell'Eur, Coordinamento No Alla Formula Uno e La Vita degli Altri Onlus) e Italia Nostra, con un dossier dal titolo "Le mani sull'Eur" e un appello al sindaco Alemanno, ma anche ai ministri dei Beni Culturali, Sandro Bondi , e dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e al premier Silvio Berlusconi. "Ribadiamo" scrivono "la nostra estrema preoccupazione riguardo un progetto che sembra aver preso forma parallelamente alla concezione di Roma Capitale, dimostrando finalità e modi privatistici, troppo lontani dall'interesse pubblico. Un'impresa che si è avvalsa, finora, di modalità di comunicazione a nostro avviso poco chiare, basate sui più agili metodi dell'imprenditoria privata, quando l'oggetto in discussione sono un quartiere storico, gioiello del Razionalismo, e il benessere di migliaia di cittadini"
I nuovi edifici, che si aggiungerebbero ai 150 mila metri cubi da costruire nell'ex Velodromo, spazzeranno via all'inizio tutte le strutture sportive delle Tre Fontane che sarebbero rase al suolo per far posto ai cantieri e poi ricostruite nello spazio rimanente.
Frutto dell'operazione sarebbero quei cento milioni che servono a Roma Formula Futuro capitanata dal presidente degli industriali della Federlazio Maurizio Flammini, ex pilota e patron della macchina organizzativa del Gran Premio romano, per approntare le opere necessarie a far sfrecciare i bolidi per le strade dell'Eur.
Un progetto per il quale la contropartita per la città consisterebbe nel nuovo ponte su via delle Tre Fontane, nella ristrutturazione di via delle Tre Fontane, trasformata in un boulevard, e la recinzione dei parchi dell'Eur, da quello degli Eucalipti a quello del Ninfeo all'altro del Turismo.
E la variante al piano regolatore, con relativo accordo di programma, che dovrebbe dar vita al comprensorio, sarebbe ricavata mettendo a disposizione di privati una parte di suolo pubblico destinata originariamente a verde e a servizi di livello locale come "paesaggio naturale di continuità" che collega la valle del Tevere al parco di Tormarancia. Insomma Ente Eur e Comune regalerebbero i terreni alla società costruttrice in cambio di altre opere necessarie per il Gran Premio.
"Un'operazione ridicola" attacca il consigliere del Pd Athos De Luca, uno degli storici difensori del verde della Capitale "se si pensa che gli edifici dovrebbero ospitare alla fine solo 720 abitanti e trecento addetti degli uffici".
Altro discorso l'allargamento del ponte delle Tre Fontane per far passare sotto il circuito, un'opera da 26 milioni di euro. E quale sarà l'impatto con almeno centomila spettatori? Basteranno i parcheggi in un'area di tre-cinque chilometri intorno al circuito?
Infine è di pochi giorni fa l'ennesima bagarre sul fronte del contestatissimo Gran Premio all'Eur. "Non c'è alcun contratto con Roma", rivela Bernie Ecclestone dal circuito coreano di Yeongam. E il sindaco Gianni Alemanno precisa: "La disponibilità di Ecclestone è certa, la proposta deve passare in Consiglio". Ma davanti ora c'è il grande scoglio della colata di cemento sull'Eur.
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Re: Architettura... questa sconosciuta
Anche se con un giorno di ritardo... un doveroso omaggio a Niemeyer.
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