IL TALENTO DI MARCO
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MARCO E' PIU' BELLO O PIU' TALENTUOSO?
Re: IL TALENTO DI MARCO
non farmici pensare.. che gliel'avranno anche proposto alla nannarella nostra.è come se alla Magnani avessero fatto recitare il film-panettone di
natale....o se a Pollini si dicesse: anzicchè suonare Chopin, facciamo
le sonate di Cinciripischini che tu le faresti splendere uguale.
ma grazie a lei è arrivata a girare che con pasolini un amarissima mamma roma.
ottimo parallelo canta.
un esempio davvero eloquente!
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: IL TALENTO DI MARCO
Rigel ha scritto:E' proprio quello che stavo cercando di dire anch'io
Un bravissimo interprete è forse una cosa ancora più rara di un bravo autore: quando ne spunta uno sarebbe una disdetta vederlo finire male.
E comunque Marco il suo valore l'ha dimostrato lavorando su una materia prima di alto livello, le cover di X factor. Per seguire l'onda lunga vanno bene anche canzoni un po' così, ma non potrà vivere di rendita più di tanto.
Nell'album che prima o poi uscirà ci vorrebbero eccome, almeno tre o quattro canzoni di buon livello
speriamo che il prossimo album sia più meditato
Zoe- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: IL TALENTO DI MARCO
Io credo che Marco avrebbe molte chances interessanti se cantasse in inglese e internazionalizzasse il suo repertorio, che già tende al pop/rock. Noi lo vediamo come interprete e citiamo esempi nostrani, perché siamo abituati a quello. Ma il genere di Marco potrebbe benissimo essere un altro ed esulare dalla nostra tradizione. Non mi dispiacerebbe che il mondo si accorgesse che anche in Italia può nascere una popstar capace di attirare veramente l'attenzione di tutti. Storceremmo il naso perché non sono le tipiche canzoni di "qualità" nel nostro cortile italico, ma consideriamo anche gli interessi di Marco, che non necessariamente devono coincidere con i nostri.
Oggi su internet ho letto una sua dichiarazione, rilasciata in un'intervista, che dice: "Non mi sento né il nuovo Tenco, né il nuovo De André, né il nuovo De Gregori. Sarò me stesso … Non mi permetterei mai di accostarmi ai grandi della musica. Ho i miei limiti, faccio quel che posso, ma sono ancora all’inizio. Quando canto io metto dentro anche il mio personaggio, sono la stessa cosa. Io sono me stesso e faccio musica per intrattenere, è divertimento".
E' quello che, più o meno, ha detto anche l'altra sera nella tv locale siciliana. A me piace un Marco che si distacchi dai soliti cantanti. Con il tempo e l'esperienza, possono senz'altro maturare anche i livelli qualitativi di una produzione musicale pop, che ha poi anche tendenze verso il rock, che a Marco piace. Tra l'altro, si sta facendo una cura intensiva di ascolto di Mick Jagger, che gli piace tantissimo come performer. Il ragazzo è in fase di apprendimento.
Aggiungo, che Marco è talmente eclettico e duttile, che nulla gli è precluso e la sua capacità di trasformarsi, anche a livello visivo, è una delle caratteristiche che me lo fanno accomunare al Duca Bianco. L'aspetto camaleontico di Marco è molto importante, se si pensa a lui come un possibile cantante di respiro internazionale. L'impatto carismatico della sua persona è fondamentale perché non si possa mai confondere con gli altri. E' la sua unicità, un valore che possiede a prescindere dalla musica che canta e da tutto il resto. La gente sa già che Marco Mengoni è speciale e adora essere trascinata nel suo mondo quando lui sta sul palco. Non è poco per un ventunenne uscito da un talent.
Oggi su internet ho letto una sua dichiarazione, rilasciata in un'intervista, che dice: "Non mi sento né il nuovo Tenco, né il nuovo De André, né il nuovo De Gregori. Sarò me stesso … Non mi permetterei mai di accostarmi ai grandi della musica. Ho i miei limiti, faccio quel che posso, ma sono ancora all’inizio. Quando canto io metto dentro anche il mio personaggio, sono la stessa cosa. Io sono me stesso e faccio musica per intrattenere, è divertimento".
E' quello che, più o meno, ha detto anche l'altra sera nella tv locale siciliana. A me piace un Marco che si distacchi dai soliti cantanti. Con il tempo e l'esperienza, possono senz'altro maturare anche i livelli qualitativi di una produzione musicale pop, che ha poi anche tendenze verso il rock, che a Marco piace. Tra l'altro, si sta facendo una cura intensiva di ascolto di Mick Jagger, che gli piace tantissimo come performer. Il ragazzo è in fase di apprendimento.
Aggiungo, che Marco è talmente eclettico e duttile, che nulla gli è precluso e la sua capacità di trasformarsi, anche a livello visivo, è una delle caratteristiche che me lo fanno accomunare al Duca Bianco. L'aspetto camaleontico di Marco è molto importante, se si pensa a lui come un possibile cantante di respiro internazionale. L'impatto carismatico della sua persona è fondamentale perché non si possa mai confondere con gli altri. E' la sua unicità, un valore che possiede a prescindere dalla musica che canta e da tutto il resto. La gente sa già che Marco Mengoni è speciale e adora essere trascinata nel suo mondo quando lui sta sul palco. Non è poco per un ventunenne uscito da un talent.
Re: IL TALENTO DI MARCO
QUOTO IN TOTO, come dice lui non esiste un essere umano uguale ad un altro, quindi non bisogna paragonarlo ad altri artisti non ha senso! Lui sarà come vorrà! E sono sicura che sarà UNICO!EffeCi ha scritto:Io credo che Marco avrebbe molte chances interessanti se cantasse in inglese e internazionalizzasse il suo repertorio, che già tende al pop/rock. Noi lo vediamo come interprete e citiamo esempi nostrani, perché siamo abituati a quello. Ma il genere di Marco potrebbe benissimo essere un altro ed esulare dalla nostra tradizione. Non mi dispiacerebbe che il mondo si accorgesse che anche in Italia può nascere una popstar capace di attirare veramente l'attenzione di tutti. Storceremmo il naso perché non sono le tipiche canzoni di "qualità" nel nostro cortile italico, ma consideriamo anche gli interessi di Marco, che non necessariamente devono coincidere con i nostri.
Oggi su internet ho letto una sua dichiarazione, rilasciata in un'intervista, che dice: "Non mi sento né il nuovo Tenco, né il nuovo De André, né il nuovo De Gregori. Sarò me stesso … Non mi permetterei mai di accostarmi ai grandi della musica. Ho i miei limiti, faccio quel che posso, ma sono ancora all’inizio. Quando canto io metto dentro anche il mio personaggio, sono la stessa cosa. Io sono me stesso e faccio musica per intrattenere, è divertimento".
E' quello che, più o meno, ha detto anche l'altra sera nella tv locale siciliana. A me piace un Marco che si distacchi dai soliti cantanti. Con il tempo e l'esperienza, possono senz'altro maturare anche i livelli qualitativi di una produzione musicale pop, che ha poi anche tendenze verso il rock, che a Marco piace. Tra l'altro, si sta facendo una cura intensiva di ascolto di Mick Jagger, che gli piace tantissimo come performer. Il ragazzo è in fase di apprendimento.
Aggiungo, che Marco è talmente eclettico e duttile, che nulla gli è precluso e la sua capacità di trasformarsi, anche a livello visivo, è una delle caratteristiche che me lo fanno accomunare al Duca Bianco. L'aspetto camaleontico di Marco è molto importante, se si pensa a lui come un possibile cantante di respiro internazionale. L'impatto carismatico della sua persona è fondamentale perché non si possa mai confondere con gli altri. E' la sua unicità, un valore che possiede a prescindere dalla musica che canta e da tutto il resto. La gente sa già che Marco Mengoni è speciale e adora essere trascinata nel suo mondo quando lui sta sul palco. Non è poco per un ventunenne uscito da un talent.
dada- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: IL TALENTO DI MARCO
duful ha scritto:Cantastorie ha scritto:
Una canzone VIVE attraverso l'interprete....è come l'attore che fa VIVERE una pagina scritta..
è una professione specifica, non un sottoprodotto..
straquoto
ANNA- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: IL TALENTO DI MARCO
Ho i miei limiti, faccio quel che posso, ma sono ancora all’inizio. Quando
canto io metto dentro anche il mio personaggio, sono la stessa cosa. Io
sono me stesso e faccio musica per intrattenere, è divertimento".
e questo conferma la teoria di canta.
sa anche lui che la produzione non merita superlativi proprio perchè i limiti li riconosce anche lui. non solo i suoi più grandi estimatori.
e non quanto alle sue doti delle quali è consapevole.
non ha intenzione di vivere per ora una ricerca più"elaborata" di quella che è in promozione.
per ora è divertimento e intrattenimento.
quindi aspetteremo di vedere al secondo album se è questa la sua linea musicale.
canto io metto dentro anche il mio personaggio, sono la stessa cosa. Io
sono me stesso e faccio musica per intrattenere, è divertimento".
e questo conferma la teoria di canta.
sa anche lui che la produzione non merita superlativi proprio perchè i limiti li riconosce anche lui. non solo i suoi più grandi estimatori.
e non quanto alle sue doti delle quali è consapevole.
non ha intenzione di vivere per ora una ricerca più"elaborata" di quella che è in promozione.
per ora è divertimento e intrattenimento.
quindi aspetteremo di vedere al secondo album se è questa la sua linea musicale.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: IL TALENTO DI MARCO
straquotoEffeCi ha scritto:Io credo che Marco avrebbe molte chances interessanti se cantasse in inglese e internazionalizzasse il suo repertorio, che già tende al pop/rock. Noi lo vediamo come interprete e citiamo esempi nostrani, perché siamo abituati a quello. Ma il genere di Marco potrebbe benissimo essere un altro ed esulare dalla nostra tradizione. Non mi dispiacerebbe che il mondo si accorgesse che anche in Italia può nascere una popstar capace di attirare veramente l'attenzione di tutti. Storceremmo il naso perché non sono le tipiche canzoni di "qualità" nel nostro cortile italico, ma consideriamo anche gli interessi di Marco, che non necessariamente devono coincidere con i nostri.
Oggi su internet ho letto una sua dichiarazione, rilasciata in un'intervista, che dice: "Non mi sento né il nuovo Tenco, né il nuovo De André, né il nuovo De Gregori. Sarò me stesso … Non mi permetterei mai di accostarmi ai grandi della musica. Ho i miei limiti, faccio quel che posso, ma sono ancora all’inizio. Quando canto io metto dentro anche il mio personaggio, sono la stessa cosa. Io sono me stesso e faccio musica per intrattenere, è divertimento".
E' quello che, più o meno, ha detto anche l'altra sera nella tv locale siciliana. A me piace un Marco che si distacchi dai soliti cantanti. Con il tempo e l'esperienza, possono senz'altro maturare anche i livelli qualitativi di una produzione musicale pop, che ha poi anche tendenze verso il rock, che a Marco piace. Tra l'altro, si sta facendo una cura intensiva di ascolto di Mick Jagger, che gli piace tantissimo come performer. Il ragazzo è in fase di apprendimento.
Aggiungo, che Marco è talmente eclettico e duttile, che nulla gli è precluso e la sua capacità di trasformarsi, anche a livello visivo, è una delle caratteristiche che me lo fanno accomunare al Duca Bianco. L'aspetto camaleontico di Marco è molto importante, se si pensa a lui come un possibile cantante di respiro internazionale. L'impatto carismatico della sua persona è fondamentale perché non si possa mai confondere con gli altri. E' la sua unicità, un valore che possiede a prescindere dalla musica che canta e da tutto il resto. La gente sa già che Marco Mengoni è speciale e adora essere trascinata nel suo mondo quando lui sta sul palco. Non è poco per un ventunenne uscito da un talent.
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Re: IL TALENTO DI MARCO
EffeCi ha scritto:Io credo che Marco avrebbe molte chances interessanti se cantasse in inglese e internazionalizzasse il suo repertorio, che già tende al pop/rock. Noi lo vediamo come interprete e citiamo esempi nostrani, perché siamo abituati a quello. Ma il genere di Marco potrebbe benissimo essere un altro ed esulare dalla nostra tradizione. Non mi dispiacerebbe che il mondo si accorgesse che anche in Italia può nascere una popstar capace di attirare veramente l'attenzione di tutti. Storceremmo il naso perché non sono le tipiche canzoni di "qualità" nel nostro cortile italico, ma consideriamo anche gli interessi di Marco, che non necessariamente devono coincidere con i nostri.
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E' quello che, più o meno, ha detto anche l'altra sera nella tv locale siciliana. A me piace un Marco che si distacchi dai soliti cantanti. Con il tempo e l'esperienza, possono senz'altro maturare anche i livelli qualitativi di una produzione musicale pop, che ha poi anche tendenze verso il rock, che a Marco piace. Tra l'altro, si sta facendo una cura intensiva di ascolto di Mick Jagger, che gli piace tantissimo come performer. Il ragazzo è in fase di apprendimento.
Aggiungo, che Marco è talmente eclettico e duttile, che nulla gli è precluso e la sua capacità di trasformarsi, anche a livello visivo, è una delle caratteristiche che me lo fanno accomunare al Duca Bianco. L'aspetto camaleontico di Marco è molto importante, se si pensa a lui come un possibile cantante di respiro internazionale. L'impatto carismatico della sua persona è fondamentale perché non si possa mai confondere con gli altri. E' la sua unicità, un valore che possiede a prescindere dalla musica che canta e da tutto il resto. La gente sa già che Marco Mengoni è speciale e adora essere trascinata nel suo mondo quando lui sta sul palco. Non è poco per un ventunenne uscito da un talent.
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Re: IL TALENTO DI MARCO
Crescerà... adesso forse neanche si rende conto di tutte le alternative che può avere... mi ripeto, ci vogliono almeno un paio di anni per giudicare la sua "poetica" XD.lepidezza ha scritto: Ho i miei limiti, faccio quel che posso, ma sono ancora all’inizio. Quando
canto io metto dentro anche il mio personaggio, sono la stessa cosa. Io
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e questo conferma la teoria di canta.
sa anche lui che la produzione non merita superlativi proprio perchè i limiti li riconosce anche lui. non solo i suoi più grandi estimatori.
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Re: IL TALENTO DI MARCO
EffeCi ha scritto:Io credo che Marco avrebbe molte chances interessanti se cantasse in inglese e internazionalizzasse il suo repertorio, che già tende al pop/rock. Noi lo vediamo come interprete e citiamo esempi nostrani, perché siamo abituati a quello. Ma il genere di Marco potrebbe benissimo essere un altro ed esulare dalla nostra tradizione. Non mi dispiacerebbe che il mondo si accorgesse che anche in Italia può nascere una popstar capace di attirare veramente l'attenzione di tutti. Storceremmo il naso perché non sono le tipiche canzoni di "qualità" nel nostro cortile italico, ma consideriamo anche gli interessi di Marco, che non necessariamente devono coincidere con i nostri.
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Re: IL TALENTO DI MARCO
EffeCi ti quoto anch'io. Hai sempre una bella capacità di analisi e trovi le parole migliori per esprimere quello che anch'io penso di questo ragazzo, ti ringrazio.
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Re: IL TALENTO DI MARCO
seunanotte ha scritto:
@ fear
- Spoiler:
Ma perchè ti immagino come Lisa Simpson?
- Spoiler:
- seu....
mi piacerebbe , ma credo che lei sappia molte più cose di me....
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Re: IL TALENTO DI MARCO
ma io non metto in discussione il futuro di nessuno. per me anche facchinetti può crescere..e evolversi.
mi limito a verificare il presente.
e confermo attraverso le sue parole la sua consapevolezza nel riconoscere il valore di questo suo primo lavoro.
e io sono d'accordo con lui e i limiti di cui parla.
poi mi auguro PER ME di sentire in futuro capolavori interpretati da un più maturo interprete e magari autore.
mi limito a verificare il presente.
e confermo attraverso le sue parole la sua consapevolezza nel riconoscere il valore di questo suo primo lavoro.
e io sono d'accordo con lui e i limiti di cui parla.
poi mi auguro PER ME di sentire in futuro capolavori interpretati da un più maturo interprete e magari autore.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: IL TALENTO DI MARCO
EffeCi ha scritto:Io credo che Marco avrebbe molte chances interessanti se cantasse in inglese e internazionalizzasse il suo repertorio, che già tende al pop/rock. Noi lo vediamo come interprete e citiamo esempi nostrani, perché siamo abituati a quello. Ma il genere di Marco potrebbe benissimo essere un altro ed esulare dalla nostra tradizione. Non mi dispiacerebbe che il mondo si accorgesse che anche in Italia può nascere una popstar capace di attirare veramente l'attenzione di tutti. Storceremmo il naso perché non sono le tipiche canzoni di "qualità" nel nostro cortile italico, ma consideriamo anche gli interessi di Marco, che non necessariamente devono coincidere con i nostri.
Oggi su internet ho letto una sua dichiarazione, rilasciata in un'intervista, che dice: "Non mi sento né il nuovo Tenco, né il nuovo De André, né il nuovo De Gregori. Sarò me stesso … Non mi permetterei mai di accostarmi ai grandi della musica. Ho i miei limiti, faccio quel che posso, ma sono ancora all’inizio. Quando canto io metto dentro anche il mio personaggio, sono la stessa cosa. Io sono me stesso e faccio musica per intrattenere, è divertimento".
E' quello che, più o meno, ha detto anche l'altra sera nella tv locale siciliana. A me piace un Marco che si distacchi dai soliti cantanti. Con il tempo e l'esperienza, possono senz'altro maturare anche i livelli qualitativi di una produzione musicale pop, che ha poi anche tendenze verso il rock, che a Marco piace. Tra l'altro, si sta facendo una cura intensiva di ascolto di Mick Jagger, che gli piace tantissimo come performer. Il ragazzo è in fase di apprendimento.
Aggiungo, che Marco è talmente eclettico e duttile, che nulla gli è precluso e la sua capacità di trasformarsi, anche a livello visivo, è una delle caratteristiche che me lo fanno accomunare al Duca Bianco. L'aspetto camaleontico di Marco è molto importante, se si pensa a lui come un possibile cantante di respiro internazionale. L'impatto carismatico della sua persona è fondamentale perché non si possa mai confondere con gli altri. E' la sua unicità, un valore che possiede a prescindere dalla musica che canta e da tutto il resto. La gente sa già che Marco Mengoni è speciale e adora essere trascinata nel suo mondo quando lui sta sul palco. Non è poco per un ventunenne uscito da un talent.
complimenti, questo post me lo metterei in firma se non fosse così lungo :sorriso4:
e se fossi capace a metterlo
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Re: IL TALENTO DI MARCO
lepidezza ha scritto:ma io non metto in discussione il futuro di nessuno. per me anche facchinetti può crescere..e evolversi.
mi limito a verificare il presente.
e confermo attraverso le sue parole la sua consapevolezza nel riconoscere il valore di questo suo primo lavoro.
e io sono d'accordo con lui e i limiti di cui parla.
poi mi auguro PER ME di sentire in futuro capolavori interpretati da un più maturo interprete e magari autore.
Anch'io, egoisticamente, me lo auguro per me. Ci ho pensato, il mio sarebbe un punto di vista egoistico, basato sui miei canoni. Poi ho pensato che Marco ha diritto ai suoi canoni e ai suoi spazi. Ho immaginato che non sia obbligato a percorrere strade già tracciate e che possa anche stupirci con effetti speciali che, al momento, non prevediamo. Marco è tutto da scoprire. Già ci ha fatto vedere cose, ad X Factor e poi a San Remo, che io mai mi sarei sognata da un x-talent under 24. A bocca aperta, l'ho guardato ed ascoltato nella prima serata del Festival. A bocca aperta, pure la mia settantottenne genitrice. Inchiodate. E io e la mia mamma lo conoscevamo molto bene, avendolo seguito dalla prima puntata di X Factor. Io sono molto curiosa e godo, della stessa goduria che gli espresse la Maionchi: "tu sei un cantante che mi fa godere", gli disse e gli disse anche che ha un modo di cantare affascinante e moderno. Moderno è quello che mi piace di più. Marco è veramente moderno, diverso, nuovo. Per questo stiamo discutendo da pagine e pagine, non sapendo come inquadrarlo. Non lo inquadriamo, è questo il suo bello!!!
Re: IL TALENTO DI MARCO
EffeCi ha scritto:lepidezza ha scritto:ma io non metto in discussione il futuro di nessuno. per me anche facchinetti può crescere..e evolversi.
mi limito a verificare il presente.
e confermo attraverso le sue parole la sua consapevolezza nel riconoscere il valore di questo suo primo lavoro.
e io sono d'accordo con lui e i limiti di cui parla.
poi mi auguro PER ME di sentire in futuro capolavori interpretati da un più maturo interprete e magari autore.
Anch'io, egoisticamente, me lo auguro per me. Ci ho pensato, il mio sarebbe un punto di vista egoistico, basato sui miei canoni. Poi ho pensato che Marco ha diritto ai suoi canoni e ai suoi spazi. Ho immaginato che non sia obbligato a percorrere strade già tracciate e che possa anche stupirci con effetti speciali che, al momento, non prevediamo. Marco è tutto da scoprire. Già ci ha fatto vedere cose, ad X Factor e poi a San Remo, che io mai mi sarei sognata da un x-talent under 24. A bocca aperta, l'ho guardato ed ascoltato nella prima serata del Festival. A bocca aperta, pure la mia settantottenne genitrice. Inchiodate. E io e la mia mamma lo conoscevamo molto bene, avendolo seguito dalla prima puntata di X Factor. Io sono molto curiosa e godo, della stessa goduria che gli espresse la Maionchi: "tu sei un cantante che mi fa godere", gli disse e gli disse anche che ha un modo di cantare affascinante e moderno. Moderno è quello che mi piace di più. Marco è veramente moderno, diverso, nuovo. Per questo stiamo discutendo da pagine e pagine, non sapendo come inquadrarlo. Non lo inquadriamo, è questo il suo bello!!!
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Re: IL TALENTO DI MARCO
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Re: IL TALENTO DI MARCO
@ lepidezza
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Re: IL TALENTO DI MARCO
ma io non inquadro mica lui.
Io mi faccio volentieri sorprendere dai lavori che un artista man mano porta alla mia attenzione.
quindi la meraviglia per le doti c'è, ma mi trova d'accordo con il suo giudizio quanto ai limiti di questo suo primo lavoro.
Ripeto è un po' come quando si giudica qualcuno e gli si da dello stupido
Al limite ciò che ha fatto è stupido.Non lui.
ecco ciò che ha prodotto non mette in discussione LUI .
focalizzo il giudizio sui lavori di ciascuno.
Non tutto ciò che ha fatto lorenzo è degno di meraviglia e stima.
ma giusto per citarne uno.. ma ptrei dire capossela ultime produzioni come cornell idem..
IL lavoro volta per volta giudico.
e posso sempre augurarmi per me che cornell e capossela o perfino lorenzo possano regalare ancora le eccellenze di cui sono stati capaci, ma è normale da fruitore approcciarmi in questo modo.
Il rispetto per le capacità e il già dato non sono ciò che motiva l'approvazione e la stima per ogni lavoro successivo.
non è questione di egoismo.
lui fa il suo lavoro e io lo rispetto ascoltandolo con attenzione e dandogli la mia valutazione.
non mi astengo dal valutarlo volta per volta.
e questo vale per tutti.
Io mi faccio volentieri sorprendere dai lavori che un artista man mano porta alla mia attenzione.
quindi la meraviglia per le doti c'è, ma mi trova d'accordo con il suo giudizio quanto ai limiti di questo suo primo lavoro.
Ripeto è un po' come quando si giudica qualcuno e gli si da dello stupido
Al limite ciò che ha fatto è stupido.Non lui.
ecco ciò che ha prodotto non mette in discussione LUI .
focalizzo il giudizio sui lavori di ciascuno.
Non tutto ciò che ha fatto lorenzo è degno di meraviglia e stima.
ma giusto per citarne uno.. ma ptrei dire capossela ultime produzioni come cornell idem..
IL lavoro volta per volta giudico.
e posso sempre augurarmi per me che cornell e capossela o perfino lorenzo possano regalare ancora le eccellenze di cui sono stati capaci, ma è normale da fruitore approcciarmi in questo modo.
Il rispetto per le capacità e il già dato non sono ciò che motiva l'approvazione e la stima per ogni lavoro successivo.
non è questione di egoismo.
lui fa il suo lavoro e io lo rispetto ascoltandolo con attenzione e dandogli la mia valutazione.
non mi astengo dal valutarlo volta per volta.
e questo vale per tutti.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: IL TALENTO DI MARCO
Lepidezza ha citato l'esempio a cui ripensavo proprio a proposito di questa discussione.
Ma ve lo ricordate quando saltellava gridando "Give me five?"
All'epoca le orecchie più raffinate si indignarono parecchio, e contestarono al massimo quel "prodotto" accusandolo di essere frutto della cultura radiofonica della musica, e delle iniziativa semplificate di Cecchetto.
Ma una cosa era chiara a tutti. Che Jovanotti era bravo, nuovo nel senso più contemporaneo del termine e originale.
Fresco. E soprattutto amava la musica.
Ci siamo, credo, dovuti sorbire almeno due album, prima che cominciasse a perfezionare il suo stile, a maturare.
E così, crescendo anche lui, umanamente, è cresciuto e migliorato il suo progetto musicale, divenendo apprezzabile, credibile.
Quando, all'uscita di questo ep, dissi che almeno era un'indicazione di genere, e di versatilità, cercavo di dire un po' quello che scrivo oggi.
Comprendo anche il ragionamento di Lepidezza, nella misura in cui dissocia il giudizio sui brani da quello sul futuro di un artista, giudizio che, mi sembra, voglia ancorare all'attualità, sospendendo ogni remora sul futuro.
Io aspetto. Per il momento non trovo che questo lavoro sia da buttare, proprio perchè apprezzo la sua voce, e mi piace ascoltarla, come la famosa Mina de "Le mille bolle blu".
Più avanti vedremo.
Ma ve lo ricordate quando saltellava gridando "Give me five?"
All'epoca le orecchie più raffinate si indignarono parecchio, e contestarono al massimo quel "prodotto" accusandolo di essere frutto della cultura radiofonica della musica, e delle iniziativa semplificate di Cecchetto.
Ma una cosa era chiara a tutti. Che Jovanotti era bravo, nuovo nel senso più contemporaneo del termine e originale.
Fresco. E soprattutto amava la musica.
Ci siamo, credo, dovuti sorbire almeno due album, prima che cominciasse a perfezionare il suo stile, a maturare.
E così, crescendo anche lui, umanamente, è cresciuto e migliorato il suo progetto musicale, divenendo apprezzabile, credibile.
Quando, all'uscita di questo ep, dissi che almeno era un'indicazione di genere, e di versatilità, cercavo di dire un po' quello che scrivo oggi.
Comprendo anche il ragionamento di Lepidezza, nella misura in cui dissocia il giudizio sui brani da quello sul futuro di un artista, giudizio che, mi sembra, voglia ancorare all'attualità, sospendendo ogni remora sul futuro.
Io aspetto. Per il momento non trovo che questo lavoro sia da buttare, proprio perchè apprezzo la sua voce, e mi piace ascoltarla, come la famosa Mina de "Le mille bolle blu".
Più avanti vedremo.
Ultima modifica di Brina78 il Gio 04 Mar 2010, 15:25 - modificato 1 volta.
Brina78- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: IL TALENTO DI MARCO
Quoto, straquoto ed aggiungo: riascoltando le esibizioni del concerto a Ronciglione, questa sua modernità traspare alla grande. Incredibile intensità e capacità di trasformare anche le cover con la propria personale interpretazione. Non vedo l'ora di sentirlo sfogarsi totalmente di questi mesi di semi-costrizione... LIVE!EffeCi ha scritto:
Marco è veramente moderno, diverso, nuovo. Per questo stiamo discutendo da pagine e pagine, non sapendo come inquadrarlo. Non lo inquadriamo, è questo il suo bello!!!
Grace- Utente Residente: 150-500 Post
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Re: IL TALENTO DI MARCO
Live.....è l'habitat adatto per mettersi alla prova :rematto: :rematto:
una specie di palestra pubblica, intesa come "voi siete venuti qua e io ve uso come cavia :rematto:
Mi sò preparato la canzon X ....vediamo che effetto va faccio... :rematto:
Dalla summa dei riscontri-tiepido-entusiastici-perplessi etc etc etc e dal SUO piacere personale nel porre generi o canzoni differenziate...
avrà modo di Sperimentarsi nei prox cd....scrivendo di suo qualcosa, accettando canzoni da altri autori - DE PRIMA FASCIA - o presentando covers ...anche di generi disparati, finchè..non imbrocca la SUA di strada e là...chi lo ama lo segua...
Io non dimentico che quel tale, nel giro di 10 minuti 10 ...è passato dall'habitat KISS all'habitat NostroConcerto....due habitat che piu' diversi non potrebbero essere....
perchè non potrebbe fare altrettanto in versione LIVE, sperimentandosi in repertori differenziati...e poi se lo sceglie in un secondo frangente il SUO..
ah ultima cosa: se smette di cantare in italiano per inseguire meteore straniere o successi pseudo planetari..ve mozzico...ve lo dico prima
Nessuno chiede ad un inglese di NON cantare in inglese....può far entrambe, almeno in una prima fase-carriera...per poi...stando sulle sue gambotte definirsi l'ambito piu' congeniale.
una specie di palestra pubblica, intesa come "voi siete venuti qua e io ve uso come cavia :rematto:
Mi sò preparato la canzon X ....vediamo che effetto va faccio... :rematto:
Dalla summa dei riscontri-tiepido-entusiastici-perplessi etc etc etc e dal SUO piacere personale nel porre generi o canzoni differenziate...
avrà modo di Sperimentarsi nei prox cd....scrivendo di suo qualcosa, accettando canzoni da altri autori - DE PRIMA FASCIA - o presentando covers ...anche di generi disparati, finchè..non imbrocca la SUA di strada e là...chi lo ama lo segua...
Io non dimentico che quel tale, nel giro di 10 minuti 10 ...è passato dall'habitat KISS all'habitat NostroConcerto....due habitat che piu' diversi non potrebbero essere....
perchè non potrebbe fare altrettanto in versione LIVE, sperimentandosi in repertori differenziati...e poi se lo sceglie in un secondo frangente il SUO..
ah ultima cosa: se smette di cantare in italiano per inseguire meteore straniere o successi pseudo planetari..ve mozzico...ve lo dico prima
Nessuno chiede ad un inglese di NON cantare in inglese....può far entrambe, almeno in una prima fase-carriera...per poi...stando sulle sue gambotte definirsi l'ambito piu' congeniale.
Re: IL TALENTO DI MARCO
Quoto Effeci per entrambi gli interventi
Lepidezza, apprezzo sempre anche i tuoi
..riguardo a Lorenzo...si è evoluto dall'inizio, ha fatto bei lavori..ma scusate, non riesco a non dirlo...Baciami ancora??????
..mi sembra un bel passo indietro
One, due, tre, four
per non parlare del resto
Lepidezza, apprezzo sempre anche i tuoi
..riguardo a Lorenzo...si è evoluto dall'inizio, ha fatto bei lavori..ma scusate, non riesco a non dirlo...Baciami ancora??????
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daluxx- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: IL TALENTO DI MARCO
Canta condivido
sulla questione "estero"..siamo sempre lì...bisogna vedere quale saranno le SUE di aspirazioni
se vorrà varcare i confini italiani cantando in Inglese, oggettivamente le potenzialità di farlo le ha. e non nego che ne sarei ben felice, ma questo è il mio punto di vista personale.
sulla questione "estero"..siamo sempre lì...bisogna vedere quale saranno le SUE di aspirazioni
se vorrà varcare i confini italiani cantando in Inglese, oggettivamente le potenzialità di farlo le ha. e non nego che ne sarei ben felice, ma questo è il mio punto di vista personale.
Soul- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: IL TALENTO DI MARCO
a RDS hanno appena passato Credimi ancora e la dj '...un talento pazzesco...
...speriamo che non si perda... '
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Kaiser- Utente Colonna: 2001-5000 post
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