IL TALENTO DI MARCO

Rigel ha scritto:Beh, Giuliano potrebbe avere un successone come attore comico. Una coppola, una pecora e il suo inglese, e chi lo ferma più?

Per come la vedo io De Andrè non se lo merita un pubblico che non lo capisce

quando penso a un interprete non capisco mai perchè lo si introduca con i dati di vendita.
non una definizione della musica che fa..
non una volta che i numeri vengano sostiuiti dalla novità in musica che ciascuno di questi fenomeni porta con se album per album.

la musica non si misura, non è in gara.
la musica si dovrebbe ascoltarla e basta.

invece ci stanno insegnando a misurarla come fanno i contabili.

Gaufre ha scritto:

Rigel ha scritto:Beh, Giuliano potrebbe avere un successone come attore comico. Una coppola, una pecora e il suo inglese, e chi lo ferma più?

Riegel, non trovo molto divertente questa battuta
di sicuro sarà un mio limite

lepidezza ha scritto:conte è stato scoperto prima in francia poi da noi.
altrettanto dicasi di petra magoni ...
quanto al "successo"..beh se intendiamo la musica come colonizzazione e una stima di vendite adattandoci a quel che FUNZIONA ( che si tratti di lingua o di immagini vincenti)allora non ci sarà che un adattamento al mercato.
Non ci rimarra che ragionare sulla musica come qualcosa ( non arte)attraverso la quale conquistare mercati.
Per come la vedo io De Andrè non se lo merita un pubblico che non lo capisce.
Come Brassens o Tom Waits,Dylan Buena vista social club,Mercedes Soza etc.
Come Cornell si merita oggi il pubblico che si è andato a cercare ..quello della canzonette che funzionano subito.
Se l'obiettivo è il mercato beh,quello inglese e anglosassone è un mercato CHIUSO.
esporta da una parte e frena , non promuove il contrario.
La globalizzazione Musicale non dovrebbe essere un problema di chi ASCOLTA musica.Quanto di chi vende.
Ragionare in termini di vendite e di classifiche non si capisce perchè importi a chi la musica la ascolta.
Se de andrè il mercato non l'ha conquistato a vagonate ma a me che lo apprezzo che mi frega?
Se sto in mezzo a 100 mila persone o 30 milioni cambia forse la percezione di quel che sento se so che una massa di uomini e donne esplode per le stesse note e quei testi che piacciono a me?
Io davvero questa logica non la comprendo.
le classifiche e i riscontri di vendita sono una coccarda anche per chi ascolta?
Perchè?
Mi accorgo che ultimamente il valore di un artista è misurato in base al "successo" di vendite.

A questo punto devo legittimare il successo di d'alessio e tatangelo in Italia come quello di jennifer lopez nel mondo.
per le stesse ragioni.le vendite,le classifiche
ma questo serve alla casa discografica.NON a me.
Quando penso a un interprete non capisco mai perchè lo si introduca con i dati di vendita.
Non una definizione della musica che fa..
Non una volta che i numeri vengano sostituiti dalla novità in musica che ciascuno di questi fenomeni porta con se album per album.se la porta.
La promozione si gioca con una presentazione a colpi di traguardi.
che poi sono i dischi distribuiti e quelli venduti..
e DOPO?
io quando ascolto buckley mica penso al valore di aver venduto meno dischi di elvis.
non penso che de andrè valga di meno perchè l'inghilterra non l'ha mai conosciuto, mentre io mi sono tradotto i testi di altre realtà( inglesi francesi spagnole e africane)perchè il suono di quella lingua destava il mio interesse.
Ciò che funziona è un problema delle etichette.
ciò che deve invadere un mercato è una cultura musicale che rappresenti una nazione.
una declinazione nuova talmente nuova da imporsi per quello.
in qualunque lingua.
io non disprezzo affatto la peculiarità e il suono che ogni idioma porta con se.
se poi i mercati hanno stabilito cosa filtrare e cosa no
non dovrebbe essere un nostro problema.
la musica non si misura, non è in gara.
la musica si dovrebbe ascoltarla e basta.apprezzarla.
invece ci stanno insegnando a misurarla come fanno i contabili.
vale solo quella che vende milioni.
il nostro orecchio e la nostra soddisfazione è a metà se ciò che ascoltiamo non VINCE la classifica mondiale o nazionale?

IO SONO UNO CHE ASCOLTA la musica.
gli interessi di un artista non sono i miei

Gaufre ha scritto:

Rigel ha scritto:Beh, Giuliano potrebbe avere un successone come attore comico. Una coppola, una pecora e il suo inglese, e chi lo ferma più?

Riegel, non trovo molto divertente questa battuta
di sicuro sarà un mio limite

seunanotte ha scritto:Brill,tre

guardiamola anche da un'altra ottica. non quella della discografia, ma dell'artista.
un artista con un grande pubblico arriva a più persone, a più menti, a più cuori, rispetto ad un'artista di nicchia
perchè
un cantante/cantautore non dovrebbe aspirare a raggiungere il numero
più alto possibile di ascoltatori ed amanti della sua musica?

seunanotte ha scritto:

Gaufre ha scritto:

Rigel ha scritto:Beh, Giuliano potrebbe avere un successone come attore comico. Una coppola, una pecora e il suo inglese, e chi lo ferma più?

Riegel, non trovo molto divertente questa battuta
di sicuro sarà un mio limite

Neanche io la trovo divertente

Spoiler:

mambu ha scritto:

seunanotte ha scritto:

Gaufre ha scritto:

Rigel ha scritto:Beh, Giuliano potrebbe avere un successone come attore comico. Una coppola, una pecora e il suo inglese, e chi lo ferma più?

Riegel, non trovo molto divertente questa battuta
di sicuro sarà un mio limite

Neanche io la trovo divertente

neanch'io

Spoiler:

Spoiler:

lepidezza ha scritto:

guardiamola anche da un'altra ottica. non quella della discografia, ma dell'artista.
un artista con un grande pubblico arriva a più persone, a più menti, a più cuori, rispetto ad un'artista di nicchia
perchè
un cantante/cantautore non dovrebbe aspirare a raggiungere il numero
più alto possibile di ascoltatori ed amanti della sua musica?

soul un artista che arriva a più persone è piaciuto a più persone..
il fatto di piacere a una nicchia o a una nazione sola è legato a quel che fa.
se faccio musica da camera perchè mi piace farlo pur sapendo che sono in pochi ad apprezzarla la faccio perchè la musica che volgio fare.
se voglio fare un certo tipo di musica perchè quella funziona meglio
vuoi vendermi qualcosa, non fai musica.
produci merce da piazzare. sei un piazzista.
ad ogni modo ci si pone più dalla parte di etichette e manager che dalla parte dei fruitori.
sto confronto eterno , questa gara a colpi di tot dischi venduti sintomatico di una filosofia del mercato e non dell'arte è diventata ambiente.

seunanotte ha scritto:Non cambia la realtà delle cose,siamo dominati dal mercato anche se io scelgo,perchè "io farò sempre parte di quella minoranza" che non riuscirà a cambiare un bel niente

IO SONO UNO CHE ASCOLTA la musica.
gli interessi di un artista non sono i miei

Sì,è vero ma se lo ami t'importa

lepidezza ha scritto:
ps.ehm, in sardegna anche i pastori sono disoccupati..
e la coppola è in sicilia, in sardegna c'è "sa berritta"
un uscita che sono certo era lontana dalla consapevole volontà di offendere!
io voglio vederla così.
notte a tutti!

IO SONO UNO CHE ASCOLTA la musica.
gli interessi di un artista non sono i miei

dada ha scritto:Non ho letto tutti i messaggi però cosa c'entra Giuliano qui in un forum dedicato a Marco ... stiamo evadendo perchè ci manca Marcolino ... dai guardatevi il messaggio video che ha fatto su facebook e riconcentriamoci su di lui ....