..e al cinema vacci tu...
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Lucadev ha scritto:Ho visto:
Non saprei dire se l'interpretazione di Firth è da oscar perchè non ho strumenti di valutazione; a me è piaciuto di più Rush, ma perchè mi piace molto come attore e mi è piaciuto il suo personaggio.
Conoscendo la storia di re Giorgio VI direi che Colin Firth ha fatto un lavoro brillante e la nomination è meritato. Spero che vinca lui anche se non conosco gli altri candidati.
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Lucadev ha scritto:"veltroniane"
lo considero un insulto
altrochè, un'offesa MORTALE!
G.Kaplan- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Lucadev ha scritto:fear-of-the-dark ha scritto:Lucadev ha scritto:fear-of-the-dark ha scritto:luca ma quanti film ti stai vedendo in questi giorni?
Ma mica in questi giorni , solo ieri in pausa caffè perchè avevo un po' di tempo
le tue pause caffè sono troppo lunghe....fai il parlamentare?
Faccio il grillo parlamentante che osserva gli umani dalla finestra del suo monolocale col monocolo prestatogli dalla proloco, però l'audio in loco non lo sento in mono, lo sento in stereo 3d perchè mi metto gli occhialini
Per esempio, cara fear, so che il tizio del tuo avatar non sei tu, e ti dirò di più: gli occhiali del tuo avatar non sono origgginali ma sono stati comprati presso una bancarella di cinesi
C'è poco da vantarsi
però fanno vedere tante cose carine...
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Re: ..e al cinema vacci tu...
no no, io prendo questo consiglio per buono...sono troppi i film nominati a qualche premio che si sono rivelati delusioni pazzesche.... :-)Lucadev ha scritto:A proposito di filmsss....ho visto:
Black Swan
Che dire di questo film....non posso dire nulla perchè già dire che è un film senza senso e senza capo nè coda vi toglierebbe il divertimento, ma forse è meglio dire il disturbo, di guardarlo.
E' un film del mistero dove il mistero più grande è come mai abbia ricevuto quelle nomination agli oscar.
Assolutamente sconsigliato a meno che non vi piacciano quel genere di film in cui per tutto il tempo aspettate il colpo di scena che non arriva mai.
In questo caso è altamente consigliato.
Ma comunque fate come vi pare
Ma adesso sarete senz'altro curiosi e nonostante non ve lo consigli andrete di corsa a vederlo, vero ?
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Re: ..e al cinema vacci tu...
miaorizio ha scritto:no no, io prendo questo consiglio per buono...sono troppi i film nominati a qualche premio che si sono rivelati delusioni pazzesche.... :-)Lucadev ha scritto:A proposito di filmsss....ho visto:
Black Swan
Che dire di questo film....non posso dire nulla perchè già dire che è un film senza senso e senza capo nè coda vi toglierebbe il divertimento, ma forse è meglio dire il disturbo, di guardarlo.
E' un film del mistero dove il mistero più grande è come mai abbia ricevuto quelle nomination agli oscar.
Assolutamente sconsigliato a meno che non vi piacciano quel genere di film in cui per tutto il tempo aspettate il colpo di scena che non arriva mai.
In questo caso è altamente consigliato.
Ma comunque fate come vi pare
Ma adesso sarete senz'altro curiosi e nonostante non ve lo consigli andrete di corsa a vederlo, vero ?
mah... sai, è una questione di gusti....
il film non è che non sia ben fatto, dal punto di vista tecnico, ma la storia è semplicemente assurda e incomprensibile
ha comunque delle nomination negli oscar, quindi può benissimo essere che io non l'abbia capito
a qualcuno è piaciuto, credo che dipenda dalla lettura che si fa del film
senza farsi seghe mentali, l'ho trovato assurdo, invece avendo voglia di farsele allora si può dire tutto e il contrario di tutto su quel film
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Ma è già uscito in Italia?
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Re: ..e al cinema vacci tu...
G.Kaplan ha scritto:Ma è già uscito in Italia?
dovrebbe uscire il 18...credo. chissà dov'è luca...
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Re: ..e al cinema vacci tu...
black swan esce nelle sale italiane il 18 febbraio
ma che importa quando esce, tanto se andate, a mio insindacabile giudizio , sono soldi buttati
Ma comunque fate come vi pare
poi però non dite che nessuno ve l'aveva detto
ma che importa quando esce, tanto se andate, a mio insindacabile giudizio , sono soldi buttati
Ma comunque fate come vi pare
poi però non dite che nessuno ve l'aveva detto
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Lucadev ha scritto:black swan esce nelle sale italiane il 18 febbraio
ma che importa quando esce, tanto se andate, a mio insindacabile giudizio , sono soldi buttati
Ma comunque fate come vi pare
poi però non dite che nessuno ve l'aveva detto
non avevo alcuna intenzione di andarlo a vedere.... però quasi quasi, dato che non lo consigli...
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Re: ..e al cinema vacci tu...
ma a te non serve andare a vederlo, tanto hai i tuoi occhialini comprati dai cinesi che ti fanno vedere tante cose carine
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Lucadev ha scritto:ma a te non serve andare a vederlo, tanto hai i tuoi occhialini comprati dai cinesi che ti fanno vedere tante cose carine
dicila verità, ti piacerebbero i miei occhiali... te li vendo... vogliamo contrattare?
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
oggi e domani si riproietta nelle sale italiane un cult del 1974
frankestein junior
(nelle settimane successive è in programmazione colazione da tiffany il padrino e wall street)
rivederlo sul grande schermo e magari vestiti per l'occasione in bianco e nero?
frankestein junior
(nelle settimane successive è in programmazione colazione da tiffany il padrino e wall street)
rivederlo sul grande schermo e magari vestiti per l'occasione in bianco e nero?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
lepidezza ha scritto:oggi e domani si riproietta nelle sale italiane un cult del 1974
frankestein junior
(nelle settimane successive è in programmazione colazione da tiffany il padrino e wall street)
rivederlo sul grande schermo e magari vestiti per l'occasione in bianco e nero?
Sììììììì, io adoro questo film, è un CAPOLAVORO! Se non l'avete mai visto correte nel cinema più vicino NOW
Noemi9999- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Perché “Black Swan-Il Cigno Nero” è un gran film.
Attenzione ci sono frasi che svelano parti della trama.
Perché non è un film, ma un incubo di due ore.
Cerco di uscirne al più presto durante la visione e quando penso di esserci riuscita mi accorgo che vorrei non finisse mai.
Parla di Nina, ballerina del New York City Ballet, che vive con la madre ( Barbara Hershey) che sfoga i suoi fallimenti nella danza spingendo la figlia verso un abisso( unico stereotipo del film).
Nina ottiene la parte principale del “Il lago dei Cigni”, ma nonostante la sua perfezione nell’interpretare il cigno bianco il direttore del teatro ( Vincent Cassel stavolta sorprendente) la trova inadeguata ad interpretare la sua metamorfosi nel Cigno Nero, proprio per via della sua perfezione nella danza. Nina comincia quindi una discesa verso una spirale di ossessioni, mortificazioni corporee, alla ricerca della sua malvagità. Qui Darren Aronofsky mette in campo tutta la sua brutalità già conosciuta con i suoi precedenti lavori ( Requiem for a Dream su tutti) e non ci lascia immaginare nulla, ce lo sbatte in faccia con la violenza tipica della realtà. La distruzione della vecchia etoilè ( Winona Ryder che si mette in gioco come ex-stella oramai decaduta è l’icona di se stessa, scelta perfetta) proposta attraverso la distruzione delle proprie gambe e del viso è emblematica.
Natalie Portman in questo film, è sinonimo di perfezione. L’aspetto estetico della protagonista era fondamentale, e la Portman annulla completamente il suo talento recitativo lasciandomi che i suoi movimenti e i suoi sguardi mi raccontino lentamente, ma inesorabilmente la sua trasformazione. Quasi come una vecchia attrice del Cinema muto. Mi è sembrata di vedere Louise Brooks.
Il suo viso è il film, e la trama si fa sempre più pressante fino ad arrivare al finale.
Qui la Portman ed il regista riescono a comunicarmi una montagna di sensazioni. E’ impossibile che io riesca a descriverle tutte anzi forse a molte di loro non saprei neanche dare un nome.
Questo finale è un film a se stante.
Le scene, la musica, i movimenti della cinepresa, lo sguardo della Portman, ma anche dello stesso Aronofsky hanno creato un concerto di sensazioni per le quali è impossibile non commuovermi.
Questa volta non per il dispiacere, come per The Wrestler o Requiem for a Dream, ma per lo splendore a cui ho assistito.
Note varie.
Dalla stampa:
Reazioni molto contrastanti al termine delle due proiezioni di 'Black Swan', firmato Darren Aronofsky, con Natalie Portman e Vincent Cassell. Sui titoli di coda della proiezione che ha aperto la 67esima Mostra del Cinema di Venezia tenutasi ieri sera, cinque minuti di applausi, compresi quelli del Presidente Napolitano che si è anche complimentato con i due protagonisti presenti in sala.
Fischi e pochi applausi, invece, hanno accompagnato la conclusione della proiezione per la critica.
Carla Fracci:
Questa sorta di dottor Jekyll e Mr Hyde in tutù non è piaciuta alla grande danzatrice ed ex etoile, Carla Fracci, che ha così commentato: "non rende un gran servizio al mondo della danza. Si è un po' calcato la mano, in realtà non si arriva a tanto". Concludendo in toni più aspri, Carla, ha ancora chiarito:"Una ballerina può amare il partner in palcoscenico, però che il coreografo la violenti per poter interpretare un personaggio significa andare oltre. Non mi sarei mai aspettata di assistere ad uno spettacolo del genere".
Nota personale:
dalla frase da me sottolineata si capisce che la Fracci non ha capito niente del film, mi dispiace tanto quanto stimo la Fracci.
Reazioni dall’Inghilterra:
La prima ballerina del Royal Ballet attacca il film di Aronofsky: "Pieno di bugie e di luoghi comuni. Noi non siamo così. Rovina l'immagine del nostro mondo".
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=322&ID_articolo=21&ID_sezione=713&sezione=
Nota personale.
Il balletto non è altro che un veicolo usato dal regista per rappresentare gli abissi umani.
Come fece con Pi Greco, Requiem.., The Wrestler…
Darren Aronofsky è questo. Ma di sicuro non ha mai fatto film brutti, questo aggettivo lasciamolo per altri per favore.
Un ultima cosa. Avete mai sentito pareri positivi da parte dei poliziotti sul film “Serpico” dove si parlava della corruzione fra agenti ?
Questi invece sono testi autorevoli sui disordini psicologici che il rigore imposto dal balletto professionistico possono causare.
Ravaldi C., Vannacci A., Zucchi T., Mannucci E., Cabras P.L., Boldrini M., Murciano L. , Rotella C.M., Ricca V., Eating disorders and body image disturbances among ballet dancers, gymnasium users and body builders. Psychopathology, 36:247-254, 2003.
Pigeon P., Oliver I., Charlet J.P., Rochiccioli P. Intensive dance practice. Repercussion on growth and puberty. Am J Sports Med, 25:243-7, 1997
le Grange D., Tibbs J., Noakes T.D., Implication of diagnosis of anorexia nervosa in a ballet school. Int J Eat Disord, 15:369-376, 1994
Poi ognuno veda quel che vuole, come sempre.
Attenzione ci sono frasi che svelano parti della trama.
Perché non è un film, ma un incubo di due ore.
Cerco di uscirne al più presto durante la visione e quando penso di esserci riuscita mi accorgo che vorrei non finisse mai.
Parla di Nina, ballerina del New York City Ballet, che vive con la madre ( Barbara Hershey) che sfoga i suoi fallimenti nella danza spingendo la figlia verso un abisso( unico stereotipo del film).
Nina ottiene la parte principale del “Il lago dei Cigni”, ma nonostante la sua perfezione nell’interpretare il cigno bianco il direttore del teatro ( Vincent Cassel stavolta sorprendente) la trova inadeguata ad interpretare la sua metamorfosi nel Cigno Nero, proprio per via della sua perfezione nella danza. Nina comincia quindi una discesa verso una spirale di ossessioni, mortificazioni corporee, alla ricerca della sua malvagità. Qui Darren Aronofsky mette in campo tutta la sua brutalità già conosciuta con i suoi precedenti lavori ( Requiem for a Dream su tutti) e non ci lascia immaginare nulla, ce lo sbatte in faccia con la violenza tipica della realtà. La distruzione della vecchia etoilè ( Winona Ryder che si mette in gioco come ex-stella oramai decaduta è l’icona di se stessa, scelta perfetta) proposta attraverso la distruzione delle proprie gambe e del viso è emblematica.
Natalie Portman in questo film, è sinonimo di perfezione. L’aspetto estetico della protagonista era fondamentale, e la Portman annulla completamente il suo talento recitativo lasciandomi che i suoi movimenti e i suoi sguardi mi raccontino lentamente, ma inesorabilmente la sua trasformazione. Quasi come una vecchia attrice del Cinema muto. Mi è sembrata di vedere Louise Brooks.
Il suo viso è il film, e la trama si fa sempre più pressante fino ad arrivare al finale.
Qui la Portman ed il regista riescono a comunicarmi una montagna di sensazioni. E’ impossibile che io riesca a descriverle tutte anzi forse a molte di loro non saprei neanche dare un nome.
Questo finale è un film a se stante.
Le scene, la musica, i movimenti della cinepresa, lo sguardo della Portman, ma anche dello stesso Aronofsky hanno creato un concerto di sensazioni per le quali è impossibile non commuovermi.
Questa volta non per il dispiacere, come per The Wrestler o Requiem for a Dream, ma per lo splendore a cui ho assistito.
Note varie.
Dalla stampa:
Reazioni molto contrastanti al termine delle due proiezioni di 'Black Swan', firmato Darren Aronofsky, con Natalie Portman e Vincent Cassell. Sui titoli di coda della proiezione che ha aperto la 67esima Mostra del Cinema di Venezia tenutasi ieri sera, cinque minuti di applausi, compresi quelli del Presidente Napolitano che si è anche complimentato con i due protagonisti presenti in sala.
Fischi e pochi applausi, invece, hanno accompagnato la conclusione della proiezione per la critica.
Carla Fracci:
Questa sorta di dottor Jekyll e Mr Hyde in tutù non è piaciuta alla grande danzatrice ed ex etoile, Carla Fracci, che ha così commentato: "non rende un gran servizio al mondo della danza. Si è un po' calcato la mano, in realtà non si arriva a tanto". Concludendo in toni più aspri, Carla, ha ancora chiarito:"Una ballerina può amare il partner in palcoscenico, però che il coreografo la violenti per poter interpretare un personaggio significa andare oltre. Non mi sarei mai aspettata di assistere ad uno spettacolo del genere".
Nota personale:
dalla frase da me sottolineata si capisce che la Fracci non ha capito niente del film, mi dispiace tanto quanto stimo la Fracci.
Reazioni dall’Inghilterra:
La prima ballerina del Royal Ballet attacca il film di Aronofsky: "Pieno di bugie e di luoghi comuni. Noi non siamo così. Rovina l'immagine del nostro mondo".
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=322&ID_articolo=21&ID_sezione=713&sezione=
Nota personale.
Il balletto non è altro che un veicolo usato dal regista per rappresentare gli abissi umani.
Come fece con Pi Greco, Requiem.., The Wrestler…
Darren Aronofsky è questo. Ma di sicuro non ha mai fatto film brutti, questo aggettivo lasciamolo per altri per favore.
Un ultima cosa. Avete mai sentito pareri positivi da parte dei poliziotti sul film “Serpico” dove si parlava della corruzione fra agenti ?
Questi invece sono testi autorevoli sui disordini psicologici che il rigore imposto dal balletto professionistico possono causare.
Ravaldi C., Vannacci A., Zucchi T., Mannucci E., Cabras P.L., Boldrini M., Murciano L. , Rotella C.M., Ricca V., Eating disorders and body image disturbances among ballet dancers, gymnasium users and body builders. Psychopathology, 36:247-254, 2003.
Pigeon P., Oliver I., Charlet J.P., Rochiccioli P. Intensive dance practice. Repercussion on growth and puberty. Am J Sports Med, 25:243-7, 1997
le Grange D., Tibbs J., Noakes T.D., Implication of diagnosis of anorexia nervosa in a ballet school. Int J Eat Disord, 15:369-376, 1994
Poi ognuno veda quel che vuole, come sempre.
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Re: ..e al cinema vacci tu...
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Re: ..e al cinema vacci tu...
LucyGordon ha scritto:Perché “Black Swan-Il Cigno Nero” è un gran film.
Perchè c'è la Portman, di la verità!
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Perché “Black Swan” NON è un gran film.
by Lucadev (mica noccioline )
Perchè in realtà non dice proprio nulla nè della condizione umana nè degli abissi dell'animo umano.
E' una cozzaglia di scene messe in sequenza per creare aspettative nello spettatore.
Non mancano effetti speciali anche molto suggestivi che non fanno nient'altro che amplificare questa aspettativa.
Cosa intendo per aspettativa ? E' come in un thriller: ti aspetti prima o poi il colpo di scena che ricompone i pezzi di un puzzle presentati durante il film.
Il fatto è che questa aspettativa in realtà non viene mai soddisfatta, nè durante il film nè alla fine. E quindi cosa rimane ? Un puzzle.
Essendo il film non un thriller, ma un film che definirei, al limite, drammatico, ci si aspetta il momento di cosìdetta catarsi, o risoluzione. E questa non c'è. C'è una fine del film in cui, sia chiaro, si capisce il senso del film, ma il senso è povero e deludente, perchè non dice nulla.
Se lo si legge come un incubo è un incubo fine a sè stesso, un puro esercizio di stile (il film è fatto bene, non c'è dubbio).
Magari l'idea alla base è buona ma lo sviluppo è molto povero.
Più e più volte ho detto che il film che mi ha fatto realmente capire cosa significa usare l'arte e la finzione cinematografica per raccontare qualcosa di profondo dell'animo umano è: Apocalypse now. Lì si che si può tranquillamente parlare di abissi, si può parlare di un film che ti fa fare un viaggio dentro te stesso.
In Black Swan si assiste invece ad un film in cui si contempla la disgrazia di una poveretta e ad un certo punto ci si annoia anche.
Comunque devo provare a rivederlo, però stavolta senza mangiare i peperoni, forse ne scaurisce un'altra lettura
by Lucadev (mica noccioline )
Perchè in realtà non dice proprio nulla nè della condizione umana nè degli abissi dell'animo umano.
E' una cozzaglia di scene messe in sequenza per creare aspettative nello spettatore.
Non mancano effetti speciali anche molto suggestivi che non fanno nient'altro che amplificare questa aspettativa.
Cosa intendo per aspettativa ? E' come in un thriller: ti aspetti prima o poi il colpo di scena che ricompone i pezzi di un puzzle presentati durante il film.
Il fatto è che questa aspettativa in realtà non viene mai soddisfatta, nè durante il film nè alla fine. E quindi cosa rimane ? Un puzzle.
Essendo il film non un thriller, ma un film che definirei, al limite, drammatico, ci si aspetta il momento di cosìdetta catarsi, o risoluzione. E questa non c'è. C'è una fine del film in cui, sia chiaro, si capisce il senso del film, ma il senso è povero e deludente, perchè non dice nulla.
Se lo si legge come un incubo è un incubo fine a sè stesso, un puro esercizio di stile (il film è fatto bene, non c'è dubbio).
Magari l'idea alla base è buona ma lo sviluppo è molto povero.
Più e più volte ho detto che il film che mi ha fatto realmente capire cosa significa usare l'arte e la finzione cinematografica per raccontare qualcosa di profondo dell'animo umano è: Apocalypse now. Lì si che si può tranquillamente parlare di abissi, si può parlare di un film che ti fa fare un viaggio dentro te stesso.
In Black Swan si assiste invece ad un film in cui si contempla la disgrazia di una poveretta e ad un certo punto ci si annoia anche.
Comunque devo provare a rivederlo, però stavolta senza mangiare i peperoni, forse ne scaurisce un'altra lettura
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Lucadev ha scritto:Perché “Black Swan” NON è un gran film.
Più e più volte ho detto che il film che mi ha fatto realmente capire cosa significa usare l'arte e la finzione cinematografica per raccontare qualcosa di profondo dell'animo umano è: Apocalypse now. Lì si che si può tranquillamente parlare di abissi, si può parlare di un film che ti fa fare un viaggio dentro te stesso.
Non ho visto questo film e devo dire la verità non ho avuto la curiosità di vederlo. Però leggendo Lucy sulla questione dell'abisso dell'animo umano ho pensato subito al Apocapypse Now anche io.
Per me è il film numero uno se si vuole parlare di questo, e anche il libro.
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Lucadev ha scritto:Perché “Black Swan” NON è un gran film.
by Lucadev (mica noccioline )
Perchè in realtà non dice proprio nulla nè della condizione umana nè degli abissi dell'animo umano.
E' una cozzaglia di scene messe in sequenza per creare aspettative nello spettatore.
Non mancano effetti speciali anche molto suggestivi che non fanno nient'altro che amplificare questa aspettativa.
Cosa intendo per aspettativa ? E' come in un thriller: ti aspetti prima o poi il colpo di scena che ricompone i pezzi di un puzzle presentati durante il film.
Il fatto è che questa aspettativa in realtà non viene mai soddisfatta, nè durante il film nè alla fine. E quindi cosa rimane ? Un puzzle.
Essendo il film non un thriller, ma un film che definirei, al limite, drammatico, ci si aspetta il momento di cosìdetta catarsi, o risoluzione. E questa non c'è. C'è una fine del film in cui, sia chiaro, si capisce il senso del film, ma il senso è povero e deludente, perchè non dice nulla.
Se lo si legge come un incubo è un incubo fine a sè stesso, un puro esercizio di stile (il film è fatto bene, non c'è dubbio).
Magari l'idea alla base è buona ma lo sviluppo è molto povero.
Più e più volte ho detto che il film che mi ha fatto realmente capire cosa significa usare l'arte e la finzione cinematografica per raccontare qualcosa di profondo dell'animo umano è: Apocalypse now. Lì si che si può tranquillamente parlare di abissi, si può parlare di un film che ti fa fare un viaggio dentro te stesso.
In Black Swan si assiste invece ad un film in cui si contempla la disgrazia di una poveretta e ad un certo punto ci si annoia anche.
Comunque devo provare a rivederlo, però stavolta senza mangiare i peperoni, forse ne scaurisce un'altra lettura
Non sono d'accordo, per me Black swan è un bel film, anche se non è il mio preferito di Aronofsky. Io come altri ho sentito forte l'influenza a tratti claustrofobica di satoshi Kon (o di La sera della prima), ma se lo si considera un omaggio, tutto ok. Non è detto che il cinema debba raccontare storie finite. L'arco può essere mozzo, adocchiato, dissolto, come ci insegnano molti esempi, solo per restare vicini, dalla Nouvelle Vague a David Lynch, da John Cassavetes a Michael Haneke. Aronofsky in Black swan ti apre la porta su un un'autostrada senza indicazioni. Devi scegliere tu (generico) in che direzione andare. Quella più comoda, se si trova la cosa divertente, è seguire i dettami del genere, credere di essere in un thriller e ritrovarsi a orientarsi tra paure e psicosi. Poi la porta si chiude. Luci in sala. Puro cinema.
Certo il buio nella mentre è più esplicito in Apocalypse now, ma può essere ugualmente potente nella bambina che distrugge i pupazzi di neve di un musical come Meet me in St louis di Minnelli o nella cena in silenzio di 84 Charing cross road. E' questo il bello.
Emmaris- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
LucyGordon ha scritto:Perché “Black Swan-Il Cigno Nero” è un gran film.
Attenzione ci sono frasi che svelano parti della trama.
Perché non è un film, ma un incubo di due ore.
Cerco di uscirne al più presto durante la visione e quando penso di esserci riuscita mi accorgo che vorrei non finisse mai.
Parla di Nina, ballerina del New York City Ballet, che vive con la madre ( Barbara Hershey) che sfoga i suoi fallimenti nella danza spingendo la figlia verso un abisso( unico stereotipo del film).
Nina ottiene la parte principale del “Il lago dei Cigni”, ma nonostante la sua perfezione nell’interpretare il cigno bianco il direttore del teatro ( Vincent Cassel stavolta sorprendente) la trova inadeguata ad interpretare la sua metamorfosi nel Cigno Nero, proprio per via della sua perfezione nella danza. Nina comincia quindi una discesa verso una spirale di ossessioni, mortificazioni corporee, alla ricerca della sua malvagità. Qui Darren Aronofsky mette in campo tutta la sua brutalità già conosciuta con i suoi precedenti lavori ( Requiem for a Dream su tutti) e non ci lascia immaginare nulla, ce lo sbatte in faccia con la violenza tipica della realtà. La distruzione della vecchia etoilè ( Winona Ryder che si mette in gioco come ex-stella oramai decaduta è l’icona di se stessa, scelta perfetta) proposta attraverso la distruzione delle proprie gambe e del viso è emblematica.
Natalie Portman in questo film, è sinonimo di perfezione. L’aspetto estetico della protagonista era fondamentale, e la Portman annulla completamente il suo talento recitativo lasciandomi che i suoi movimenti e i suoi sguardi mi raccontino lentamente, ma inesorabilmente la sua trasformazione. Quasi come una vecchia attrice del Cinema muto. Mi è sembrata di vedere Louise Brooks.
Il suo viso è il film, e la trama si fa sempre più pressante fino ad arrivare al finale.
Qui la Portman ed il regista riescono a comunicarmi una montagna di sensazioni. E’ impossibile che io riesca a descriverle tutte anzi forse a molte di loro non saprei neanche dare un nome.
Questo finale è un film a se stante.
Le scene, la musica, i movimenti della cinepresa, lo sguardo della Portman, ma anche dello stesso Aronofsky hanno creato un concerto di sensazioni per le quali è impossibile non commuovermi.
Questa volta non per il dispiacere, come per The Wrestler o Requiem for a Dream, ma per lo splendore a cui ho assistito.
Note varie.
Dalla stampa:
Reazioni molto contrastanti al termine delle due proiezioni di 'Black Swan', firmato Darren Aronofsky, con Natalie Portman e Vincent Cassell. Sui titoli di coda della proiezione che ha aperto la 67esima Mostra del Cinema di Venezia tenutasi ieri sera, cinque minuti di applausi, compresi quelli del Presidente Napolitano che si è anche complimentato con i due protagonisti presenti in sala.
Fischi e pochi applausi, invece, hanno accompagnato la conclusione della proiezione per la critica.
Carla Fracci:
Questa sorta di dottor Jekyll e Mr Hyde in tutù non è piaciuta alla grande danzatrice ed ex etoile, Carla Fracci, che ha così commentato: "non rende un gran servizio al mondo della danza. Si è un po' calcato la mano, in realtà non si arriva a tanto". Concludendo in toni più aspri, Carla, ha ancora chiarito:"Una ballerina può amare il partner in palcoscenico, però che il coreografo la violenti per poter interpretare un personaggio significa andare oltre. Non mi sarei mai aspettata di assistere ad uno spettacolo del genere".
Nota personale:
dalla frase da me sottolineata si capisce che la Fracci non ha capito niente del film, mi dispiace tanto quanto stimo la Fracci.
Reazioni dall’Inghilterra:
La prima ballerina del Royal Ballet attacca il film di Aronofsky: "Pieno di bugie e di luoghi comuni. Noi non siamo così. Rovina l'immagine del nostro mondo".
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=322&ID_articolo=21&ID_sezione=713&sezione=
Nota personale.
Il balletto non è altro che un veicolo usato dal regista per rappresentare gli abissi umani.
Come fece con Pi Greco, Requiem.., The Wrestler…
Darren Aronofsky è questo. Ma di sicuro non ha mai fatto film brutti, questo aggettivo lasciamolo per altri per favore.
Un ultima cosa. Avete mai sentito pareri positivi da parte dei poliziotti sul film “Serpico” dove si parlava della corruzione fra agenti ?
Questi invece sono testi autorevoli sui disordini psicologici che il rigore imposto dal balletto professionistico possono causare.
Ravaldi C., Vannacci A., Zucchi T., Mannucci E., Cabras P.L., Boldrini M., Murciano L. , Rotella C.M., Ricca V., Eating disorders and body image disturbances among ballet dancers, gymnasium users and body builders. Psychopathology, 36:247-254, 2003.
Pigeon P., Oliver I., Charlet J.P., Rochiccioli P. Intensive dance practice. Repercussion on growth and puberty. Am J Sports Med, 25:243-7, 1997
le Grange D., Tibbs J., Noakes T.D., Implication of diagnosis of anorexia nervosa in a ballet school. Int J Eat Disord, 15:369-376, 1994
Poi ognuno veda quel che vuole, come sempre.
a me non frega niente (o quasi) del vostro parere su questo film anche perchè lo aspetterò come mio solito in dvd, ci tenevo solo a dire: @Lucy sei tornata! Perchè ti fai sentire così poco? Ciao, ti abbraccio
dino75- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Non è detto che il cinema debba raccontare storie finite. L'arco può essere mozzo, adocchiato, dissolto.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
tra le pellicole interessanti di questa scorsa edizione del sundance festival RED state
ispirato alla setta di Phelps, il film segue tre liceali che, in preda a fantasie omosessuali e sesso di gruppo con una donna più matura contattata su Internet, si ritrovano faccia a faccia con dottrine religiose integraliste fino a rischiare la loro stessa vita.
Se si cerca in rete Phelps e la sua congrega di attivisti il quadro è anche più raccapricciante di quel che la pellicola racconta.
http://it.wikipedia.org/wiki/Fred_Phelps
In sostanza un culto con posizioni di estrema condanna nei confronti dell’omossessualità,antisemita al limite della santa inquisizione, ha protestato alla prima del film del regista Kevin Smith.
La Westboro Baptist Church ha dichiarando che il popolo del Sundance «umilia, svilisce e scandalizza i servitori di Dio scegliendo temi criminali e blasfemi»
Il film è un horror incentrato su tre promiscui adolescenti presi di mira da un predicatore assassino, il cui personaggio sarebbe stato ispirato proprio dal pastore della Westboro.
Kevin Smith non si è fatto turbare dai manifestanti: i fan che lo accompagnavano hanno mostrato cartelli scherzosi, mettendo di fatto in atto una controprotesta a cui lo stesso regista ha attivamente preso parte.
alla prima del film a park city , il produttore e regista Smith ha stupito il pubblico rivelando di non essere al festival per cercare un distributore per la sua pellicola visto che ha deciso di distribuire il film personalmente dopo averlo formalmente venduto a se stesso per 20 dollari. Red State sarà nei cinema il 19 ottobre
"Crediamo che lo stato attuale del marketing cinematografico sia incredibilmente dispendioso ed escluda quelle pellicole di budget medio che vogliono semplicemente raccontare una storia. Quando i costi del marketing e della distribuzione superano di quattro volte il budget, è chiaro che il meccanismo di distribuzione tradizionale ha perso completamente contatto con la situazione economica globale attuale e col sistema dei social media. Invece di spendere denaro per la pubblicità su media tradizionali come TV e stampa, noi distribuiremo Red State da soli con una campagna non convenzionale e limitata nei costi che si baserà sul passaparola".
una curiosità: per la parte del predicatore Phelps,Smith aveva pensato a george carlin , noto comedian americano,scomparso nel 2008.
Un vero peccato!
ispirato alla setta di Phelps, il film segue tre liceali che, in preda a fantasie omosessuali e sesso di gruppo con una donna più matura contattata su Internet, si ritrovano faccia a faccia con dottrine religiose integraliste fino a rischiare la loro stessa vita.
Se si cerca in rete Phelps e la sua congrega di attivisti il quadro è anche più raccapricciante di quel che la pellicola racconta.
http://it.wikipedia.org/wiki/Fred_Phelps
In sostanza un culto con posizioni di estrema condanna nei confronti dell’omossessualità,antisemita al limite della santa inquisizione, ha protestato alla prima del film del regista Kevin Smith.
La Westboro Baptist Church ha dichiarando che il popolo del Sundance «umilia, svilisce e scandalizza i servitori di Dio scegliendo temi criminali e blasfemi»
Il film è un horror incentrato su tre promiscui adolescenti presi di mira da un predicatore assassino, il cui personaggio sarebbe stato ispirato proprio dal pastore della Westboro.
Kevin Smith non si è fatto turbare dai manifestanti: i fan che lo accompagnavano hanno mostrato cartelli scherzosi, mettendo di fatto in atto una controprotesta a cui lo stesso regista ha attivamente preso parte.
alla prima del film a park city , il produttore e regista Smith ha stupito il pubblico rivelando di non essere al festival per cercare un distributore per la sua pellicola visto che ha deciso di distribuire il film personalmente dopo averlo formalmente venduto a se stesso per 20 dollari. Red State sarà nei cinema il 19 ottobre
"Crediamo che lo stato attuale del marketing cinematografico sia incredibilmente dispendioso ed escluda quelle pellicole di budget medio che vogliono semplicemente raccontare una storia. Quando i costi del marketing e della distribuzione superano di quattro volte il budget, è chiaro che il meccanismo di distribuzione tradizionale ha perso completamente contatto con la situazione economica globale attuale e col sistema dei social media. Invece di spendere denaro per la pubblicità su media tradizionali come TV e stampa, noi distribuiremo Red State da soli con una campagna non convenzionale e limitata nei costi che si baserà sul passaparola".
una curiosità: per la parte del predicatore Phelps,Smith aveva pensato a george carlin , noto comedian americano,scomparso nel 2008.
Un vero peccato!
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Mah....a me pare invece che il buio della mente sia molto più esplicito in black swan e per nulla esplicito in apocalypse now ed è proprio questo che lo rende un capolavoro.
Quando chiedi a qualcuno che genere di film è apocalypse now la risposta è: è un film sul vietnam.
Il che è sbagliato come sarebbe sbagliato dire che black swan è un film sulla danza.
Ritornando a Black Swan invece tutto è portato all'estremo e dopo poco risulta chiaro che il film racconta un delirio....siccome non esiste una fine vera e propria il film rimane..... un delirio....
Preciso che non voglio fare una campagna di convincimento, i gusti non si discutono, per esempio a me non piace il genere horror; invece ci sono persone che godono e impazziscono a vedere film in cui la gente viene torturata, fatta a pezzi, in cui volano teste e parti del corpo varie e schizza sangue a volontà.
Non è il caso di black swan ma è per dire che va benissimo che ci sia qualcuno a cui quel genere di film piace come va benissimo che ci sia qualcuno a cui piace black swan.
Comunque, per quel che mi riguarda, quel film rimane un delirio fine a sè stesso. Come trovo deliranti e senza senzo i film di David Lynch che invece fa impazzire tanti.
In linea di principio sono d'accordo, in questo film l'arco mozzo significa, come dicevo, il puro e semplice racconto di un delirio.
A chi piace questo genere (delirio), questo film piacerà.
A me in genere piacciono i film in cui c'è un racconto o un tema rappresentato e mentre il film racconta il tema fa da specchio allo spettatore in modo che lo spettatore racconti qualcosa a sè stesso di sè stesso.
In questo film non ho trovato questo aspetto, quindi non mi è piaciuto.
Come non mi piacciono le forme di cosìdetta arte in cui, per esempio, un tizio prende una scodella, ci mette dentro una cacca di cane e gli dà un titolo e poi si fa chiamare artista.
Gli intellettuali ci vedono in queste cose aspetti di pura genialità, per me rimane la cacca di un cane in una scodella.
Questo tanto per dire che non riesco a vedere in quella cacca di cane un aspetto di me stesso (è un mio limite, mi rendo conto); invece altri si perchè questi cosìdetti artisti ci mangiano con la cacca di quel cane.
Quando chiedi a qualcuno che genere di film è apocalypse now la risposta è: è un film sul vietnam.
Il che è sbagliato come sarebbe sbagliato dire che black swan è un film sulla danza.
Ritornando a Black Swan invece tutto è portato all'estremo e dopo poco risulta chiaro che il film racconta un delirio....siccome non esiste una fine vera e propria il film rimane..... un delirio....
Preciso che non voglio fare una campagna di convincimento, i gusti non si discutono, per esempio a me non piace il genere horror; invece ci sono persone che godono e impazziscono a vedere film in cui la gente viene torturata, fatta a pezzi, in cui volano teste e parti del corpo varie e schizza sangue a volontà.
Non è il caso di black swan ma è per dire che va benissimo che ci sia qualcuno a cui quel genere di film piace come va benissimo che ci sia qualcuno a cui piace black swan.
Comunque, per quel che mi riguarda, quel film rimane un delirio fine a sè stesso. Come trovo deliranti e senza senzo i film di David Lynch che invece fa impazzire tanti.
Emmaris ha scritto:
Non è detto che il cinema debba raccontare storie finite. L'arco può essere mozzo, adocchiato, dissolto
In linea di principio sono d'accordo, in questo film l'arco mozzo significa, come dicevo, il puro e semplice racconto di un delirio.
A chi piace questo genere (delirio), questo film piacerà.
A me in genere piacciono i film in cui c'è un racconto o un tema rappresentato e mentre il film racconta il tema fa da specchio allo spettatore in modo che lo spettatore racconti qualcosa a sè stesso di sè stesso.
In questo film non ho trovato questo aspetto, quindi non mi è piaciuto.
Come non mi piacciono le forme di cosìdetta arte in cui, per esempio, un tizio prende una scodella, ci mette dentro una cacca di cane e gli dà un titolo e poi si fa chiamare artista.
Gli intellettuali ci vedono in queste cose aspetti di pura genialità, per me rimane la cacca di un cane in una scodella.
Questo tanto per dire che non riesco a vedere in quella cacca di cane un aspetto di me stesso (è un mio limite, mi rendo conto); invece altri si perchè questi cosìdetti artisti ci mangiano con la cacca di quel cane.
Ospite- Ospite
Re: ..e al cinema vacci tu...
È MORTA MARIA SCHNEIDER,
STAR DI "ULTIMO TANGO"
PARIGI - Si è spenta, a 58 anni, Maria Schneider, protagonista fra l'altro di 'Ultimo tango a Parigi' insieme a Marlon Brando. Lo si apprende dai suoi familiari a Parigi. L'attrice francese è morta questa mattina dopo una lunga malattia.
http://www.leggo.it/articolo.php?id=104514
STAR DI "ULTIMO TANGO"
PARIGI - Si è spenta, a 58 anni, Maria Schneider, protagonista fra l'altro di 'Ultimo tango a Parigi' insieme a Marlon Brando. Lo si apprende dai suoi familiari a Parigi. L'attrice francese è morta questa mattina dopo una lunga malattia.
http://www.leggo.it/articolo.php?id=104514
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Il suo debutto, all’edizione 2004 al Sundance Film Festival, con Super Size Me è stato di quelli con il botto. Nell’edizione 2011 Morgan Spurlock è al suo secondo documentario intitolato The Greatest Movie Ever Sold, presentato con successo al festival di Robert Redford.
Nel suo film Spurlock compie un’analisi di un fenomeno che è davanti agli occhi di tutti (al cinema) ma che spesso non viene percepito se non in modo subliminale (e in alcuni casi anche un po’ subdolo), ovvero il mercato del product placement, del marketing e della comunicazione, un settore sempre più fondamentale per l’industria cinematografica, ma che nasconde molti lati oscuri.
L’idea di base è quella di sviscerare i meccanismo che stanno alla base della comunicazione, in un mondo ad ogni angolo della strada qualcuno cerca di vendere qualcosa al pubblico, anche al cinema.
Brina è il documentario per noi!
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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