G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
+25
Nikki
sonobeatrice
Gaufre
xenas
killer73
Chiara 75
anny_skod
ubik
bilquis
giops
Mede@
lepidezza
AndreaX2
Violatrix
athelas
valestella817
Amantide_Religiosa
Cantastorie
ANNA
Strawberry Fields
lilianward
bellaprincipessa
alexcda
mambu
fear-of-the-dark
29 partecipanti
Pagina 25 di 40
Pagina 25 di 40 • 1 ... 14 ... 24, 25, 26 ... 32 ... 40
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
non so se qualcuno di voi lo scorso anno ha visto quella trasmissione su rai3 sulla scuola condotta da ... non mi ricordo
Il primo servizio era sulla scuola svedese dove il governo, di destra, avava aumentato a causa della recessione il budget per la cultura ed istruzione; in particolar modo hanno fatto vedere come funziona una scuola 'di frontiera' alla periferia di Stoccola, dove cercano di andare i migliori professori del paese, che tra l'altro una volta li' guadagnano piu' della media: il principo svedese e' investiamo sulla cultura ed i giovani per essere competitivi ed offrire possibilita' di emergere a tutti.
E' seguito un servizio sulle scuole della provincia 'malfrequentata' napoletana, dove i bambini volevano andare a scuola ma i genitori non ce li mandavano e dove, alle elementari, raccontavano in classe della sparatoria in piazza della sera prima.
Poi un servizio sui precari universitari che per fare punteggiano pagano corsi a distanza .. ricevendo pero' pure i risultati degli esami e nessun lavoro.
Il primo servizio era sulla scuola svedese dove il governo, di destra, avava aumentato a causa della recessione il budget per la cultura ed istruzione; in particolar modo hanno fatto vedere come funziona una scuola 'di frontiera' alla periferia di Stoccola, dove cercano di andare i migliori professori del paese, che tra l'altro una volta li' guadagnano piu' della media: il principo svedese e' investiamo sulla cultura ed i giovani per essere competitivi ed offrire possibilita' di emergere a tutti.
E' seguito un servizio sulle scuole della provincia 'malfrequentata' napoletana, dove i bambini volevano andare a scuola ma i genitori non ce li mandavano e dove, alle elementari, raccontavano in classe della sparatoria in piazza della sera prima.
Poi un servizio sui precari universitari che per fare punteggiano pagano corsi a distanza .. ricevendo pero' pure i risultati degli esami e nessun lavoro.
alexcda- Utente Colonna: 2001-5000 post
- Messaggi : 4136
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
forse Riccardo Iacona?
ANNA- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 12265
Data d'iscrizione : 24.10.09
Località : Catania
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
ANNA ha scritto:forse Riccardo Iacona?
alexcda- Utente Colonna: 2001-5000 post
- Messaggi : 4136
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
alexcda ha scritto:non so se qualcuno di voi lo scorso anno ha visto quella trasmissione su rai3 sulla scuola condotta da ... non mi ricordo
Il primo servizio era sulla scuola svedese dove il governo, di destra, avava aumentato a causa della recessione il budget per la cultura ed istruzione; in particolar modo hanno fatto vedere come funziona una scuola 'di frontiera' alla periferia di Stoccola, dove cercano di andare i migliori professori del paese, che tra l'altro una volta li' guadagnano piu' della media: il principo svedese e' investiamo sulla cultura ed i giovani per essere competitivi ed offrire possibilita' di emergere a tutti.
E' seguito un servizio sulle scuole della provincia 'malfrequentata' napoletana, dove i bambini volevano andare a scuola ma i genitori non ce li mandavano e dove, alle elementari, raccontavano in classe della sparatoria in piazza della sera prima.
Poi un servizio sui precari universitari che per fare punteggiano pagano corsi a distanza .. ricevendo pero' pure i risultati degli esami e nessun lavoro.
recentemente ho fatto un esame sulle politiche di sviluppo internazionali. Le teorie moderne si concentrano sempre più sull'istruzione. Quest'ultima è considerata uno dei fattori fondamentali dello sviluppo sociale ma anche economico dei paesi. Infatti per far in modo che si sviluppino attività specializzate l'unica cosa che è possibile fare è istruire la popolazione affinchè si possano avere dirigenti e personale all'altezza della complessità delle mansioni che dovranno essere svolte. Nelle societ moderne infatti le attività imprenditoriali , ma anche quelle con carattere di professionalità stanno diventando sempre più complesse e non potranno essere esercitate da individui con conoscenze sommarie.
Un'altra tematica molto sentita è quella dell'approfondimento delle informazioni ricevute. Infatti la specificità è una delle caratteristiche più richieste in questi anni. Quindi non solo è necesarria un'istruzione che dia delle informazioni di base , ma si rendono necessari anche continui aggiornamenti. E in questo senso si muovono tutte le più grandi aziende internazionli. L'istruzione è un costo che è neessario sostenere non solo per la struttura paese ma anche per quella azienda.
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 12575
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
l'istruzione è considerata uno dei fattori fondamentali dello sviluppo sociale ma anche economico dei paesi
ecco i motivi per cui qui da noi si e' scardinata alle fondamenta: un popolo colto e benestante non potrebbe rimanere in balia della casta
ecco i motivi per cui qui da noi si e' scardinata alle fondamenta: un popolo colto e benestante non potrebbe rimanere in balia della casta
alexcda- Utente Colonna: 2001-5000 post
- Messaggi : 4136
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
alexcda ha scritto:l'istruzione è considerata uno dei fattori fondamentali dello sviluppo sociale ma anche economico dei paesi
ecco i motivi per cui qui da noi si e' scardinata alle fondamenta: un popolo colto e benestante non potrebbe rimanere in balia della casta
esattamente . E' soprattutto una forma di controllo. Controllare l'istruzione significa controllare i principali aspetti della società. Come garantisce il controllo della popolazione avere nelle proprie mani tutte le televisioni nazionali.
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 12575
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
fear-of-the-dark ha scritto:alexcda ha scritto:l'istruzione è considerata uno dei fattori fondamentali dello sviluppo sociale ma anche economico dei paesi
ecco i motivi per cui qui da noi si e' scardinata alle fondamenta: un popolo colto e benestante non potrebbe rimanere in balia della casta
esattamente . E' soprattutto una forma di controllo. Controllare l'istruzione significa controllare i principali aspetti della società. Come garantisce il controllo della popolazione avere nelle proprie mani tutte le televisioni nazionali.
E controllare la metainformazione, cioe' cosa si trasmette (i media), consentono di controllare i contenuti, eventualmente deformandoli.
Pero' se le persone avessero senso critico sarebbe meglio.
alexcda- Utente Colonna: 2001-5000 post
- Messaggi : 4136
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
certo ma il senso critico lo puoi avere se sei informato, se hai qualche nozione. La cultura sviluppa il senso critico. Ed è per questo che l'istruzione è un tassello fondamentale. Purtroppo è un cane che si morde la coda. Come dicevo qualche giorno fa, è necessario che a cambiare siano gli "stati mentali ", solo così potremo cambiare lo stato delle cose.
ora devo ire!!! alla prossima!!!
ora devo ire!!! alla prossima!!!
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 12575
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
pero' difronte ai problemi seri potremmo pure svegliarci
ciao
ciao
alexcda- Utente Colonna: 2001-5000 post
- Messaggi : 4136
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall Italia&vxClipId=2524_b2ca4fca-e741-11de-bab0-00144f02aabc&vxBitrate=300
vergogna vergogna vergogna , usano le forze dell'ordine per impedire la partecipazione! e intanto vengono fischiati anche dai famigliari delle vittime
vergogna vergogna vergogna , usano le forze dell'ordine per impedire la partecipazione! e intanto vengono fischiati anche dai famigliari delle vittime
ubik- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
- Messaggi : 7484
Data d'iscrizione : 30.09.09
Località : milano
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
tra i 5 punti del partito almeno una informazione musicale utile
quindi se non vogliamo fare la fine del PD...
Intervista a Vinicio Capossela, di Marco Travaglio
Il Fatto Quotidiano, 10 dicembre 2009
A
vederlo così, modello base non accessoriato, senza costumi
sberluccicanti, fuori dal suo circobarnum di trapezisti, domatori,
maghi, mangiafuoco, scimmie in uniforme, unicorni, licantropi, renne e
babbinatali, megafoni e organetti a manovella, piumaggi e pennacchi, Vinicio Capossela
è un ragazzo maturo che sembra timido perché non si leva mai il
cappello scuro e si arrotola continuamente un ricciolo della barba
nera. Ma è tutt’altro che timido: parla deciso come un libro stampato.
Un libro polveroso di un altro tempo ma senza tempo, perché evoca un
passato che non esiste, o forse non è di questo mondo. Da un anno gira
i teatri d’Italia col suo “Solo Show”, ora raccolto in un cofanetto con
il dvd “Alive” e un cd di canzoni ai confini della realtà, anzi ben
oltre. Sottotitolo: “Tutto vivo niente morto!”. Un programma di vita.
Se lo leva mai, il cappello?
Mai.
Ho sempre paura di perdere qualcosa, gli oggetti, i ricordi. Fatico ad
andare a tempo e allora mi porto sempre dietro tutto. Il cappello è il
tappo per tener dentro ogni cosa e impedire l’evaporazione dei ricordi.
I ricordi non sono anche una comoda fuga dall’oggi?
Per me no. L’oggi è sempre un regalo, infatti si chiama presente.
Lei nelle sue canzoni infila tante citazioni che alla fine è impossibile distinguere ciò che è suo da ciò che è altrui.
Le citazioni sono ami per catturare l’attenzione delle persone che poi
devono andare avanti da sole per completare la storia. Raccolgo tutto,
accatasto, ammucchio. Poi cerco il pezzo di ricambio giusto per la
riparazione. Quello che più amo è il motto, la frase tipica, il
linguaggio. Che è l’unico posto dove mettere, se non la vita, la tua
visione della vita. Mi diverte ascoltare i mille dialetti, forse perché
sono figlio di una piccola diaspora.
I
suoi genitori sono dell’Alta Irpinia, ma emigrarono ad Hannover dove
nacque lei, che però vive a Milano anche se è residente a Scandiano,
nel reggiano. Tutto molto complicato.
Non proprio
Scandiano: Ca De Caroli, una frazione. A fine Ottocento c’era la
fornace di una manifattura, si respira l’aria di una cittadina
mineraria, una piccola Manchester. Lì siamo tutti molto spiritosi,
cantatori e ciarlatani.
E allora perché abita a Milano?
Perché non mi è mai piaciuta. E’ una città un bel po’ morta, nessuno
accetta di vivere in un posto così. Ti condanna a una solitudine
reiterata, ti allontana da tutti senza darti una meta in cambio. Ma
favorisce il mio disegno, mi regala clandestinità interiore e
autoemarginazione. Non capisci mai se è un rifugio o una prigione. Ci
sono dei posti che finisci per essere quei posti, tipo Bologna. Milano
no, Milano è un vuoto da riempire, un teatro dell’assenza. Quando un
posto non è bello, ti ci costruisci la tua geografia emotiva. Io vivo
ai margini della Stazione Centrale, il più grosso mobile decò d’Europa.
Ho molti più punti di contatto con i tram e le rotaie che con la
Moratti.
Motivi politici?
Mah, parola grossa… La Moratti ha fatto l’ecopass pensando si possa
combattere lo smog con metodi estorsivi. Non ti dice: non prendere
l’auto. Ti dice: prendi l’auto, ma paghi. Così multa chi va col
camioncino a fare le consegne, e non chi sputazza veleni col Suv.
Intanto si scava dappertutto per fare parcheggi, invece di piste
ciclabili e zone pedonali. E’ un po’ la logica del “processo breve”:
non danno i mezzi ai giudici per fare processi più rapidi, fulminano i
processi a metà strada.
La musica, la canzone può cambiare le cose?
All’inizio la canzone impegnata mi piaceva molto. Diceva cose
importanti, spazzava via tutti gli orpelli, era legata a quei tempi.
Fabrizio De André è stato fra i pochi a riuscire a diventare da
testimoni del suo tempo a coscienza di una stagione. Ma io non ho mai
sentito di appartenere a un tempo. Sono un apolide del tempo e non
potrei mai essere testimone né tantomeno coscienza di un tempo che non
sento mio. Però chi riesce a diventarlo fa bene a impegnare le sue
canzoni, anche se temo che questi siano tempi senza coscienze. Una
volta le voci si distinguevano di più, oggi è difficile eleggere dei
portavoce. Come scriveva Céline, “ogni buco di culo si guarda allo
specchio e vede Giove”…
Le piace Céline?
E’ il mio scrittore preferito per l’uso che fa della lingua. La sua parola è musicale. Anche lui adorava le canzoni vecchie.
A che serve una canzone?
E’ un ottimo strumento per lasciare le cose a metà: tu metti i puntini
e chi ascolta li deve congiungere, come nella Settimana Enigmistica.
Non succede così con la scrittura: è troppo precisa, lo scrittore ti
tira troppo dentro nella sua vicenda. Il cantante non può, la canzone
non deve essere esatta.
Non lo sa nemmeno lei che significano le sue canzoni?
Io lo so perfettamente, ma per gli altri il senso può esser diverso. La
canzone dev’essere evocativa, essere recepita da chi la abita. Non
spiega: provoca un’emozione. Evoca momenti vissuti o ancora da vivere.
Non basta ascoltarla, va fatta propria. E’ un artificio emotivo.
Per questo lei è sempre immerso fra strumenti strambissimi?
Gli strumenti musicali sono come tanti cappelli che ti danno il timbro.
Quando scrivo una canzone mi diverto a imbandire il banchetto e a
pensare chi inviterò al matrimonio. Gli ottoni sono padri di famiglia
che la sanno lunga e danno buoni consigli. Gli archi sono più narcisi,
epici. Poi ci sono il teremìn, cioè la sega musicale, il
cristalloarmonio, cioè l’organo a bicchieri e così via: spettri
inconsistenti. Ti affidi alla timbrica per completare il disegno,
regali vie di fuga alle parole tracciate e sparse.
Battiato
mi ha detto: quest’estate mi sono incazzato per quel che diceva
Berlusconi sui suoi festini e ho scritto “Inneres Auge”. A lei è mai
capitato?
Non scrivo mai canzoni perché mi incazzo. Deve
succedere un evento emotivo. Inizialmente le scrivevo nella fase finale
di un amore. Poi ho smesso di pescare dalla mia vita e ho cominciato a
prendere da storia, geografia e scienze. Come nel sussidiario delle
scuole elementari.
Storia, geografia e scienze?
Sì, io non ho mai fatto la guerra, ma rielaboro l’immaginario e i
residui che la storia ci ha lasciato. Case già abitate, vecchi
pianoforti, mobili di legno, segni del passato prossimo. Mi sento
oberato dal tempo, ma contemporaneamente riesco a fare molte cose.
Subisco il fascino del mito, lo puoi adattare a molte cose. Mi
affascina il tempo verticale del mito: non c’è mai il divenire del
tempo orizzontale, è un eterno presente. Ecco, io cerco sempre di
ribaltare la linea orizzontale verso il verticale, come Atlante. Per
andare avanti bisogna lasciarsi qualcosa indietro, è un sacrificio, una
ferita che cerco di lenire trasportando le cose in un tempo mitico. De
André ci riusciva, partendo da un tempo molto contingente.
Non cita mai altri cantanti, ma De André sì: è il suo preferito?
Ogni chiave ha la sua stanza. Io per esempio ho ascoltato Matteo
Salvatore più di tutti gli altri: è stato la mia chiave di accesso a un
vecchio mondo fatto di freddo, vento, fame, miseria, lupi mannari. Il
testimone dello sfruttamento nella società contadina.
Ma il passato delle canzoni di Capossela è mitologico, non è mai esistito. E’ come lo “Strapaese” di Leo Longanesi.
E’ vero, il mio passato non esiste. Gliel’ho detto che ribalto l’asse
del tempo. Il passato può essere strettissima attualità. Ma pure i
versi di un salmo ti parlano di qualcosa che sta succedendo anche
adesso.
E’ religioso?
Subisco il fascino,
oltreché del mito, del rito. Mi sento animista, non nel senso delle
religioni africane: mi relaziono con le cose come se avessero tutte la
loro anima. Però mi interessano solo le religioni monoteiste.
Nel suo tempo verticale, hanno un senso parole come destra e sinistra?
E’ paradossale: viviamo in un paese che, a parole, sembra radicalizzare
al massimo la destra e la sinistra in una perenne infiammazione
politica. Ma solo in teoria. Poi vai a vedere i programmi e, stringi
stringi, tutta questa differenza non la trovi.
Ma lei ci va a votare?
Sempre: il mio seggio è nella mia vecchia scuola elementare di Ventoso, altra frazione di Scandiano come Ca De Caroli.
Vota per rivedere la sua scuola?
No, per rispettare il voto degli altri. Dalle mie parti i vecchi
comunisti, cioè i vecchi, dicono: “La sinistra l’è sempre stè un partì
d’opposissiòn”. Ma lì il potere è sempre stato della sinistra, cioè
dell’“opposissiòn”. Io da piccolo nemmeno ci credevo che esistessero i
democristiani. Non ne avevo mai visto uno.
A fine gennaio lei sarà sul treno per
Auschwitz con centinaia di studenti del modenese e altri artisti e
scrittori. Come si prepara?
Come dice Primo Levi, se una
cosa è accaduta vuol dire che può accadere sempre. Fare memoria
significa affacciarmi al pozzo che c’è in fondo all’uomo. Sul treno
credo che leggerò, forse ad alta voce, il libro di Giorgio Agamben
“L’archivio e il testimone”. Che sarebbe stato Auschwitz senza la
testimonianza dei sopravvissuti? Tutta la storia è la testimonianza di
chi ce l’ha trasmessa. Poi quando arriveremo, la seconda sera, faremo
un piccolo concerto in un teatrino: intoneremo vecchie canzoni con un
piano e un vecchio grammofono, come la “Rosamunda” e gli altri brani
allegri che – racconta Levi – suonavano nel lager per i prigionieri.
Tragicamente grottesco.
Hanno mai cercato d’intrupparla politicamente? Di coinvolgerla in qualche battaglia
politica?
Preferisco impegnarmi su piccoli obiettivi. Una volta, chiamato da
Paolo Rumiz, ho fatto il masaniello per le panchine di Trieste: una
giunta folle voleva sradicarle per impedire ai barboni e agli immigrati
di sdraiarsi. Un’altra volta sono andato a protestare contro la
discarica del Formicoso, nel gran granaio dell’Alta Irpinia.
Battaglie vinte?
Chi può dirlo. Contro il silenzio e l’indifferenza si vince sempre.
Però è diseducativo rivolgersi a questo o quello per dare visibilità a
una battaglia.
Sarà, ma se certe battaglie non le prendessero a cuore Beppe Grillo, o Dario Fo e Franca Rame, sarebbero perse in partenza.
Lo so, infatti ogni tanto assecondo questa tendenza. Ma è ingiusto che
un uomo di spettacolo venga usato per dare appeal mediatico a chi lotta
ogni giorno per una causa giusta. Un problema deve avere visibilità
perché è serio, non perché lo sponsorizza il tale. Altrimenti è la resa
alla società del reality.
quindi se non vogliamo fare la fine del PD...
Intervista a Vinicio Capossela, di Marco Travaglio
Il Fatto Quotidiano, 10 dicembre 2009
A
vederlo così, modello base non accessoriato, senza costumi
sberluccicanti, fuori dal suo circobarnum di trapezisti, domatori,
maghi, mangiafuoco, scimmie in uniforme, unicorni, licantropi, renne e
babbinatali, megafoni e organetti a manovella, piumaggi e pennacchi, Vinicio Capossela
è un ragazzo maturo che sembra timido perché non si leva mai il
cappello scuro e si arrotola continuamente un ricciolo della barba
nera. Ma è tutt’altro che timido: parla deciso come un libro stampato.
Un libro polveroso di un altro tempo ma senza tempo, perché evoca un
passato che non esiste, o forse non è di questo mondo. Da un anno gira
i teatri d’Italia col suo “Solo Show”, ora raccolto in un cofanetto con
il dvd “Alive” e un cd di canzoni ai confini della realtà, anzi ben
oltre. Sottotitolo: “Tutto vivo niente morto!”. Un programma di vita.
Se lo leva mai, il cappello?
Mai.
Ho sempre paura di perdere qualcosa, gli oggetti, i ricordi. Fatico ad
andare a tempo e allora mi porto sempre dietro tutto. Il cappello è il
tappo per tener dentro ogni cosa e impedire l’evaporazione dei ricordi.
I ricordi non sono anche una comoda fuga dall’oggi?
Per me no. L’oggi è sempre un regalo, infatti si chiama presente.
Lei nelle sue canzoni infila tante citazioni che alla fine è impossibile distinguere ciò che è suo da ciò che è altrui.
Le citazioni sono ami per catturare l’attenzione delle persone che poi
devono andare avanti da sole per completare la storia. Raccolgo tutto,
accatasto, ammucchio. Poi cerco il pezzo di ricambio giusto per la
riparazione. Quello che più amo è il motto, la frase tipica, il
linguaggio. Che è l’unico posto dove mettere, se non la vita, la tua
visione della vita. Mi diverte ascoltare i mille dialetti, forse perché
sono figlio di una piccola diaspora.
I
suoi genitori sono dell’Alta Irpinia, ma emigrarono ad Hannover dove
nacque lei, che però vive a Milano anche se è residente a Scandiano,
nel reggiano. Tutto molto complicato.
Non proprio
Scandiano: Ca De Caroli, una frazione. A fine Ottocento c’era la
fornace di una manifattura, si respira l’aria di una cittadina
mineraria, una piccola Manchester. Lì siamo tutti molto spiritosi,
cantatori e ciarlatani.
E allora perché abita a Milano?
Perché non mi è mai piaciuta. E’ una città un bel po’ morta, nessuno
accetta di vivere in un posto così. Ti condanna a una solitudine
reiterata, ti allontana da tutti senza darti una meta in cambio. Ma
favorisce il mio disegno, mi regala clandestinità interiore e
autoemarginazione. Non capisci mai se è un rifugio o una prigione. Ci
sono dei posti che finisci per essere quei posti, tipo Bologna. Milano
no, Milano è un vuoto da riempire, un teatro dell’assenza. Quando un
posto non è bello, ti ci costruisci la tua geografia emotiva. Io vivo
ai margini della Stazione Centrale, il più grosso mobile decò d’Europa.
Ho molti più punti di contatto con i tram e le rotaie che con la
Moratti.
Motivi politici?
Mah, parola grossa… La Moratti ha fatto l’ecopass pensando si possa
combattere lo smog con metodi estorsivi. Non ti dice: non prendere
l’auto. Ti dice: prendi l’auto, ma paghi. Così multa chi va col
camioncino a fare le consegne, e non chi sputazza veleni col Suv.
Intanto si scava dappertutto per fare parcheggi, invece di piste
ciclabili e zone pedonali. E’ un po’ la logica del “processo breve”:
non danno i mezzi ai giudici per fare processi più rapidi, fulminano i
processi a metà strada.
La musica, la canzone può cambiare le cose?
All’inizio la canzone impegnata mi piaceva molto. Diceva cose
importanti, spazzava via tutti gli orpelli, era legata a quei tempi.
Fabrizio De André è stato fra i pochi a riuscire a diventare da
testimoni del suo tempo a coscienza di una stagione. Ma io non ho mai
sentito di appartenere a un tempo. Sono un apolide del tempo e non
potrei mai essere testimone né tantomeno coscienza di un tempo che non
sento mio. Però chi riesce a diventarlo fa bene a impegnare le sue
canzoni, anche se temo che questi siano tempi senza coscienze. Una
volta le voci si distinguevano di più, oggi è difficile eleggere dei
portavoce. Come scriveva Céline, “ogni buco di culo si guarda allo
specchio e vede Giove”…
Le piace Céline?
E’ il mio scrittore preferito per l’uso che fa della lingua. La sua parola è musicale. Anche lui adorava le canzoni vecchie.
A che serve una canzone?
E’ un ottimo strumento per lasciare le cose a metà: tu metti i puntini
e chi ascolta li deve congiungere, come nella Settimana Enigmistica.
Non succede così con la scrittura: è troppo precisa, lo scrittore ti
tira troppo dentro nella sua vicenda. Il cantante non può, la canzone
non deve essere esatta.
Non lo sa nemmeno lei che significano le sue canzoni?
Io lo so perfettamente, ma per gli altri il senso può esser diverso. La
canzone dev’essere evocativa, essere recepita da chi la abita. Non
spiega: provoca un’emozione. Evoca momenti vissuti o ancora da vivere.
Non basta ascoltarla, va fatta propria. E’ un artificio emotivo.
Per questo lei è sempre immerso fra strumenti strambissimi?
Gli strumenti musicali sono come tanti cappelli che ti danno il timbro.
Quando scrivo una canzone mi diverto a imbandire il banchetto e a
pensare chi inviterò al matrimonio. Gli ottoni sono padri di famiglia
che la sanno lunga e danno buoni consigli. Gli archi sono più narcisi,
epici. Poi ci sono il teremìn, cioè la sega musicale, il
cristalloarmonio, cioè l’organo a bicchieri e così via: spettri
inconsistenti. Ti affidi alla timbrica per completare il disegno,
regali vie di fuga alle parole tracciate e sparse.
Battiato
mi ha detto: quest’estate mi sono incazzato per quel che diceva
Berlusconi sui suoi festini e ho scritto “Inneres Auge”. A lei è mai
capitato?
Non scrivo mai canzoni perché mi incazzo. Deve
succedere un evento emotivo. Inizialmente le scrivevo nella fase finale
di un amore. Poi ho smesso di pescare dalla mia vita e ho cominciato a
prendere da storia, geografia e scienze. Come nel sussidiario delle
scuole elementari.
Storia, geografia e scienze?
Sì, io non ho mai fatto la guerra, ma rielaboro l’immaginario e i
residui che la storia ci ha lasciato. Case già abitate, vecchi
pianoforti, mobili di legno, segni del passato prossimo. Mi sento
oberato dal tempo, ma contemporaneamente riesco a fare molte cose.
Subisco il fascino del mito, lo puoi adattare a molte cose. Mi
affascina il tempo verticale del mito: non c’è mai il divenire del
tempo orizzontale, è un eterno presente. Ecco, io cerco sempre di
ribaltare la linea orizzontale verso il verticale, come Atlante. Per
andare avanti bisogna lasciarsi qualcosa indietro, è un sacrificio, una
ferita che cerco di lenire trasportando le cose in un tempo mitico. De
André ci riusciva, partendo da un tempo molto contingente.
Non cita mai altri cantanti, ma De André sì: è il suo preferito?
Ogni chiave ha la sua stanza. Io per esempio ho ascoltato Matteo
Salvatore più di tutti gli altri: è stato la mia chiave di accesso a un
vecchio mondo fatto di freddo, vento, fame, miseria, lupi mannari. Il
testimone dello sfruttamento nella società contadina.
Ma il passato delle canzoni di Capossela è mitologico, non è mai esistito. E’ come lo “Strapaese” di Leo Longanesi.
E’ vero, il mio passato non esiste. Gliel’ho detto che ribalto l’asse
del tempo. Il passato può essere strettissima attualità. Ma pure i
versi di un salmo ti parlano di qualcosa che sta succedendo anche
adesso.
E’ religioso?
Subisco il fascino,
oltreché del mito, del rito. Mi sento animista, non nel senso delle
religioni africane: mi relaziono con le cose come se avessero tutte la
loro anima. Però mi interessano solo le religioni monoteiste.
Nel suo tempo verticale, hanno un senso parole come destra e sinistra?
E’ paradossale: viviamo in un paese che, a parole, sembra radicalizzare
al massimo la destra e la sinistra in una perenne infiammazione
politica. Ma solo in teoria. Poi vai a vedere i programmi e, stringi
stringi, tutta questa differenza non la trovi.
Ma lei ci va a votare?
Sempre: il mio seggio è nella mia vecchia scuola elementare di Ventoso, altra frazione di Scandiano come Ca De Caroli.
Vota per rivedere la sua scuola?
No, per rispettare il voto degli altri. Dalle mie parti i vecchi
comunisti, cioè i vecchi, dicono: “La sinistra l’è sempre stè un partì
d’opposissiòn”. Ma lì il potere è sempre stato della sinistra, cioè
dell’“opposissiòn”. Io da piccolo nemmeno ci credevo che esistessero i
democristiani. Non ne avevo mai visto uno.
A fine gennaio lei sarà sul treno per
Auschwitz con centinaia di studenti del modenese e altri artisti e
scrittori. Come si prepara?
Come dice Primo Levi, se una
cosa è accaduta vuol dire che può accadere sempre. Fare memoria
significa affacciarmi al pozzo che c’è in fondo all’uomo. Sul treno
credo che leggerò, forse ad alta voce, il libro di Giorgio Agamben
“L’archivio e il testimone”. Che sarebbe stato Auschwitz senza la
testimonianza dei sopravvissuti? Tutta la storia è la testimonianza di
chi ce l’ha trasmessa. Poi quando arriveremo, la seconda sera, faremo
un piccolo concerto in un teatrino: intoneremo vecchie canzoni con un
piano e un vecchio grammofono, come la “Rosamunda” e gli altri brani
allegri che – racconta Levi – suonavano nel lager per i prigionieri.
Tragicamente grottesco.
Hanno mai cercato d’intrupparla politicamente? Di coinvolgerla in qualche battaglia
politica?
Preferisco impegnarmi su piccoli obiettivi. Una volta, chiamato da
Paolo Rumiz, ho fatto il masaniello per le panchine di Trieste: una
giunta folle voleva sradicarle per impedire ai barboni e agli immigrati
di sdraiarsi. Un’altra volta sono andato a protestare contro la
discarica del Formicoso, nel gran granaio dell’Alta Irpinia.
Battaglie vinte?
Chi può dirlo. Contro il silenzio e l’indifferenza si vince sempre.
Però è diseducativo rivolgersi a questo o quello per dare visibilità a
una battaglia.
Sarà, ma se certe battaglie non le prendessero a cuore Beppe Grillo, o Dario Fo e Franca Rame, sarebbero perse in partenza.
Lo so, infatti ogni tanto assecondo questa tendenza. Ma è ingiusto che
un uomo di spettacolo venga usato per dare appeal mediatico a chi lotta
ogni giorno per una causa giusta. Un problema deve avere visibilità
perché è serio, non perché lo sponsorizza il tale. Altrimenti è la resa
alla società del reality.
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
capossela è un artista favoloso prescindendo da queste risposte,lo sarebbe comunque.ma è indubbio che le opinioni dell'uomo capossela siano direttamente proporzionali al suo talento di musicista e autore.per me!
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
Lepi, ma scusa, nessuno dice nulla su Spinoza sul fatto che Mr B si sia dichiarato miracolato? Ma lui i miracoli li dovrebbe fare!
_________________________________
Se vuoi perdere la fede diventa amico di un prete.
(G. I. Gurdjieff)
Violatrix- Fondatrice
- Messaggi : 12554
Data d'iscrizione : 22.09.09
Località : Große Kuchen
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
lo hanno anticipato ieri nel laboratorio(le propongono poi un collegio di saggi seleziona le più affilate!)
per esempio:
Ma fonti vicine al premier rassicurano: "Il sangue è stato raccolto e verrà conservato meglio che nel Santo Graal"
Berlusconi ferito al labbro.
Da Torino fatto arrivare apposito telo per coprire la ferita.
Berlusconi sanguina.
Il Vaticano non smentisce il miracolo.
Berlusconi perde sangue dal volto. Le stigmate, la prova che mancava..
Prima di ripartire dalla piazza Berlusconi ha voluto mostrarsi
nuovamente ai suoi sostenitori, senza neppure attendere il terzo giorno.
scoop: domenica Berlusconi resusciterà!
da questa pagina in poi le nuove..ieri alle 0.30 c'era un delirio di neospinoziani ispirati!
http://forum.spinoza.it/viewtopic.php?f=3&t=6252&start=350
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
lepidezza ha scritto:capossela è un artista favoloso prescindendo da queste risposte,lo sarebbe comunque.ma è indubbio che le opinioni dell'uomo capossela siano direttamente proporzionali al suo talento di musicista e autore.per me!
devi leggere il suo libro allora: " Non si muore tutte le mattine"...un pò contorto ...però carino!
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 12575
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
fear sei un pusher anche tu come mambu e miaorizio..
roba buonissima!
roba buonissima!
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
Il premier, ferito, è uscito e s'è fatto vedere e riprendere. Poteva anche urlare "Adriana!"
stefaniaaaaaaaaaaaa
mariastellllllaaaaaaaaaaaaaaa
maraaaaaaaaaaaaaaaaaa
patriziaaaaaaaaaaaa
noemiiiiiiiiiiiiii
..
veronicaaaaaaaaaaaaaaaa
stefaniaaaaaaaaaaaa
mariastellllllaaaaaaaaaaaaaaa
maraaaaaaaaaaaaaaaaaa
patriziaaaaaaaaaaaa
noemiiiiiiiiiiiiii
..
veronicaaaaaaaaaaaaaaaa
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
Migliaia di cartelloni elettorali: molti euro, con fininvest
Spot martellanti: svariati euro, con fininvest
Il pubblico martirio in un momento di calo dei consensi non ha prezzo
Per tutto il resto, c'e' la sinistra.
( spinoza)
Spot martellanti: svariati euro, con fininvest
Il pubblico martirio in un momento di calo dei consensi non ha prezzo
Per tutto il resto, c'e' la sinistra.
( spinoza)
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
lepidezza ha scritto:Il premier, ferito, è uscito e s'è fatto vedere e riprendere. Poteva anche urlare "Adriana!"
stefaniaaaaaaaaaaaa
mariastellllllaaaaaaaaaaaaaaa
maraaaaaaaaaaaaaaaaaa
patriziaaaaaaaaaaaa
noemiiiiiiiiiiiiii
..
veronicaaaaaaaaaaaaaaaa
Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 10160
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
lepidezza ha scritto:Il premier, ferito, è uscito e s'è fatto vedere e riprendere. Poteva anche urlare "Adriana!"
stefaniaaaaaaaaaaaa
mariastellllllaaaaaaaaaaaaaaa
maraaaaaaaaaaaaaaaaaa
patriziaaaaaaaaaaaa
noemiiiiiiiiiiiiii
..
veronicaaaaaaaaaaaaaaaa
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 12575
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
sandroooooo ( bondi)
emiliooooooooooo ( fede)
clementeeeeeeeee (mimun)
augustoooooooooooo ( minzolin)
vittorioooooooooooooo (feltri)
maurizioooooooooooooo ( belpietro)
emiliooooooooooo ( fede)
clementeeeeeeeee (mimun)
augustoooooooooooo ( minzolin)
vittorioooooooooooooo (feltri)
maurizioooooooooooooo ( belpietro)
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
a lepi e a chi ne vuole godere....
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 12575
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
hai badato al taglio dell'intervista?
la differenza tra le domande di un giornalista come travaglio( non capisco perchè lui intervisti i musicisti)e quelle di un giornalista come luttazzi( luttazzi è laureato in medicina, faceva il ricercatore , ma è anche iscritto all'albo dei giornalisti.non ha fallito l'esame come la ventura)
le mettiamo a confronto?
la differenza tra le domande di un giornalista come travaglio( non capisco perchè lui intervisti i musicisti)e quelle di un giornalista come luttazzi( luttazzi è laureato in medicina, faceva il ricercatore , ma è anche iscritto all'albo dei giornalisti.non ha fallito l'esame come la ventura)
le mettiamo a confronto?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 15123
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
lepidezza ha scritto:hai badato al taglio dell'intervista?
la differenza tra le domande di un giornalista come travaglio( non capisco perchè lui intervisti i musicisti)e quelle di un giornalista come luttazzi( luttazzi è laureato in medicina, faceva il ricercatore , ma è anche iscritto all'albo dei giornalisti.non ha fallito l'esame come la ventura)
le mettiamo a confronto?
si ok, ci sto !!!!
" un pianoforte ha sempre una casa, un pianoforte abbandonato è un pianoforte senza tetto, questo non accade nè per le chitarre nè per i flauti"
"ehi amico...cerchi il cesso?!ci sei in mezzo!"
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
- Messaggi : 12575
Data d'iscrizione : 30.09.09
Re: G.A.S.Fo.M. (Gruppi A Sinistra del Forum Mengoniano)
lepidezza ha scritto:sandroooooo ( bondi)
emiliooooooooooo ( fede)
clementeeeeeeeee (mimun)
augustoooooooooooo ( minzolin)
vittorioooooooooooooo (feltri)
maurizioooooooooooooo ( belpietro)
Ronchi: "Oscurare siti che inneggiano ad aggressione"
"E' scandaloso e moralmente inaccettabile ciò che stiamo leggendo in queste ore su internet e nei social network. Per questo chiederò al ministro dell'Interno di procedere all'oscuramento dei siti in cui si inneggia alla vigliacca aggressione subita dal presidente Silvio Berlusconi". Lo afferma il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi.
mo ti oscurano
xenas- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
- Messaggi : 6085
Data d'iscrizione : 02.10.09
Pagina 25 di 40 • 1 ... 14 ... 24, 25, 26 ... 32 ... 40
Argomenti simili
» La sinistra italiana, i riflessi condizionati e il Berlusconi in noi
» Alfano in aula difende Caliendo "P3 invenzione di pm e sinistra"
» Morgan-GRUPPI
» Le5 [Squadra Gruppi Elio]
» Gli (s)conosciuti
» Alfano in aula difende Caliendo "P3 invenzione di pm e sinistra"
» Morgan-GRUPPI
» Le5 [Squadra Gruppi Elio]
» Gli (s)conosciuti
Pagina 25 di 40
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|