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Re: G.A.S.Fo.M.
fear-of-the-dark ha scritto:visto, intervitsa con il simbolo del Pdl dietro.....una cosa squallida da ogni punto di vista!Lucadev ha scritto:Hanno appena fatto vedere una finta intervista / monologo del signor B sul tg2, che si conclude proprio con quelle parole.
Da non credere, anche sul tg2 in periodo di elezioni, che spara a 0 su tutti i suoi oppositori.
E ha anche il coraggio di dire che i media sono contro di lui.....mah.....
io per non innervosirmi ho smesso di guardarlo.
Re: G.A.S.Fo.M.
Domani sera a Parla con me dalla Dandini ci sarà Santoro
rossadavino- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
rossadavino ha scritto:Domani sera a Parla con me dalla Dandini ci sarà Santoro
ieri sera ho rivisto l'intervista tanto odiata da B. fatta dalla Dandini a Eugenio Scalfari....davvero assurdo a che livelli siamo arrivati
Re: G.A.S.Fo.M.
Questa sera si è prsentato in Parlamento, dopo non so quanto tempo, per ascoltare il dibattito sulle norme urgenti in materia di economia. E' entrato subito dopo che aveva finito l'intervento Di Pietro e mentre parlavano Casini e Bersani ha confabulato ridacchiando con Tremonti
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
nonhol'età ha scritto:Questa sera si è prsentato in Parlamento, dopo non so quanto tempo, per ascoltare il dibattito sulle norme urgenti in materia di economia. E' entrato subito dopo che aveva finito l'intervento Di Pietro e mentre parlavano Casini e Bersani ha confabulato ridacchiando con Tremonti
perchè si amano
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nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
ubik ha scritto:il premier interviene sull'aggressione. E il ministro:«nulla di politico»
Rissa tra i dirigenti del Pdl
Berlusconi invita alla calma
La Russa: «È sottobosco». Podestà: «Si tratta
di nervosismi pre-elettorali»
MILANO - «Sarà stata «mezza sberla», come minimizza il ministro Ignazio La Russa. Ma ne è stato informato anche il premier Silvio Berlusconi che, stando a quelli che poi lo hanno sentito, non sarebbe stato contento dell'episodio. Il match avvenuto in viale Monza, che ha avuto per protagonisti il consigliere provinciale Gianni Stornaiuolo e il responsabile dell'organizzazione Doriano Riparbelli, ha lasciato imbarazzi e strascichi polemici. Riparbelli, l’aggredito, continua a tenere la bocca cucita. L'altra sera, però, è andato ad Arcore insieme al fidato consigliere del premier, Giancarlo Serafini, per riferire su quanto accaduto. Berlusconi avrebbe raccomandato di non dare risalto alla vicenda: anche perché, come lui stesso ha ammesso sfogandosi durante il pranzo di domenica per i 90 anni di Don Verzè, già al partito non hanno fatto buona pubblicità le vicende legate agli arresti di alcuni amministratori locali e il pasticcio sulle liste. Figuriamoci le risse.
Il ministro Ignazio La Russa, presente l'altra sera nella sede del Pdl di viale Monza anche se in una stanza diversa da quella trasformatasi in un ring, getta secchiate d’acqua sul fuoco: «Non c'è nulla di politico in quella vicenda, sono cose personali fra di loro». In realtà, stando alle ricostruzioni, l'alterco sarebbe stato scatenato da un rimprovero mosso proprio da La Russa sull'organizzazione di gazebo elettorali e della manifestazione del 25 marzo prossimo. «Assolutamente no — insiste il ministro — anche perché mi sono informato e mi risulta che i due si siano già chiariti e abbiano fatto pace. Sono questioni di sottobosco che non mi interessano e che non minano assolutamente l'unità del partito». Su questo, La Russa è categorico: «Lavoriamo in totale armonia con il coordinatore Guido Podestà e l’alleanza con il presidente Formigoni è saldissima». Anche Podestà, dal canto suo, sceglie la linea del basso profilo pur ammettendo che «all’interno di un partito ci possono essere momenti di tensione, soprattutto quando scatta il naturale nervosismo pre-elettorale». A chi però legge questo episodio come l'ennesima prova del fatto che la fusione fra An e Fi in Lombardia non sia ancora perfettamente riuscita e che ci sia qualche protagonismo di troppo da tenere a bada, Podestà replica seccamente: «Il processo di integrazione va avanti e quanto accaduto l’altra sera è già stato dimenticato».
Elisabetta Soglio (La Repubblica)
Minimizzare i conflitti.
Se il caso dovesse gonfiarsi direbbero che sono due grandi amici che si stavano solo preparando alle olimpiadi di boxe.
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Re: G.A.S.Fo.M.
erano pacche sulle spalle
ubik- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
In un topic ho letto che è stato riportato questo commento, che riporto qui visto il titolo di questo topic.
Non ho commentato in quel topic, visti i miei precedenti, però a me ha fatto morire dal ridere
Non ho commentato in quel topic, visti i miei precedenti, però a me ha fatto morire dal ridere
- Spoiler:
Mi indigno
Mi indigna sentire celebrare Mengoni, questo falso personaggio
costruito per delle ragazzine scalmanate, musicalmente incolte. Anche i
fans maschili, oltre ad essere musicalmente incolti sono ragazzine.
Oltre alla voce sgradevole, il fisico da grissino in procinto di cadere
nella coppa di brodo bollente, la mimica di chi si muove su di un campo
minato, il guanto di nonna Abelarda ed il trucco alla Pietra
Montecorvino, è soprattutto l'incapacità di comunicazione con quelle
frasi farfugliate nell'orecchio del presentatore di turno, piuttosto che
al pubblico che lo rendono flaccido e sfibrato oltre che come cantante
anche come personaggio.
Ospite- Ospite
Re: G.A.S.Fo.M.
Rai, Masi finisce sotto assedio
di MARIA GRAZIA BRUZZONE
La tempesta di Trani investe in pieno Mauro Masi, direttore generale di una Rai già nell’occhio del ciclone per i talk show annullati dalla maggioranza di centrodestra. Nel giorno in cui il dg, intervistato dal Corriere, nega di aver mai subito pressioni da Berlusconi, Il Giornale e Repubblica pubblicano un mare di intercettazioni che dimostrano il contrario. Il cda Rai che doveva riunirsi ieri viene prontamente annullato. Anche perché all’ordine del giorno, oltre al caso Minzolini, pure coinvolto nell’inchiesta di Trani, c’era anche il caso di Paolo Ruffini, l’ex direttore di Rai 3 rimosso l’autunno scorso che ha fatto causa alla Rai per essere reintegrato al suo posto. E nelle intercettazioni Masi, fra l’altro, parla proprio di lui, vantando il suo allontanamento come una sorta di successo rispetto ai «desiderata del premier».
Così almeno lo interpretano i magistrati di Trani. Sono giorni convulsi, quei primi di dicembre in cui, secondo quanto emerge, si incrociano decine di telefonate tra Berlusconi, il commissario dell’Agcom Innocenzi, Masi e Gianni Letta. Il premier vuole assolutamente bloccare la puntata di Annozero sul caso Mills, Innocenzi ha consultato magistrati amici per trovare un pretesto giuridico, Masi resiste, «vuole una pezza forte, ci vorrebbe che sostanzialmente Calabrò (il presidente dell’Agcom, ndr) gli dicesse (a Santoro, ndr) “tu non puoi fare la trasmissione parlando di Mills”», racconta Innocenzi a Letta. Poi chiama di nuovo Masi che cerca di tranquillizzarlo, Santoro gli ha assicurato che farà una «trasmissione equilibrata». Ma anche la domenica Berlusconi tempesta i due di telefonate, li insulta. «Che c... ci state a fare tutti quanti», dice a Innocenzi, che lo riferisce a Masi, sfogandosi. Il dg promette di «metter su una strategia operativa». Spiega che la Rai sta «aggiustando» le cose. Come? «Sai, la stiamo aggiustando, stiamo facendo di tutto, abbiamo mandato via pure Ruffini, insomma, voglio dire, siamo riusciti a fare...». Parole che certo daranno una mano alla causa di Ruffini, e soddisfazione a Rizzo Nervo, l’unico consigliere ad aver votato contro l’avvicendamento con Di Bella. Ma mettono Masi in una situazione quanto meno imbarazzante. I consiglieri Rai di area Pd a questo punto non esitano a chiedere le «immediate dimissioni» del dg, «a tutela dell’immagine e della credibilità del servizio pubblico». Mentre De Laurentis, area Udc, propone che la Rai «dia prova di autonomia» riaprendo i talk show sospesi. «Piena fiducia» a Masi arriva invece dai consiglieri di centrodestra, che considerano «immotivata e inaccettabile» la richiesta di dimissioni»: «Tra l’altro i programmi in questione sono andati poi in onda» dicono, e ricordano il voto 8 su 9 per Di Bella, «della stessa area di Ruffini».
Il presidente Garimberti non si schiera. «Non mi faccio tirare per la giacca. In queste situazioni la priorità è sempre l’azienda e il suo corretto funzionamento», si limita a dire. Ma auspica che «si faccia il più rapidamente possibile chiarezza» ricorrendo agli strumenti previsti dallo statuto e dai regolamenti della Rai. Pensa a un’indagine interna. Anche di questo si occuperà il cda mercoledì prossimo. Nel frattempo Verro, consigliere molto vicino a Berlusconi, viene ricevuto a Palazzo Grazioli insieme al viceministro delle Comunicazioni Romani. Di Verro si era già parlato come eventuale sostituto di Masi, quando c’erano voci che lo davano in corsa per le Fs. Dal palazzo, Gasparri trova «ridicole» le dichiarazioni contro Masi da parte della sinistra non immune da lottizzazioni: «Tacciano per pudore». Bersani trova «desolante che un capo del governo passi il tempo attorno a trasmissioni fastidiose che tutti i leader occidentali sono abituati a vedere». Gentiloni si chiede «chi risarcirà» la Rai, visti i flop delle prime tribune
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201003articoli/53219girata.asp#
di MARIA GRAZIA BRUZZONE
La tempesta di Trani investe in pieno Mauro Masi, direttore generale di una Rai già nell’occhio del ciclone per i talk show annullati dalla maggioranza di centrodestra. Nel giorno in cui il dg, intervistato dal Corriere, nega di aver mai subito pressioni da Berlusconi, Il Giornale e Repubblica pubblicano un mare di intercettazioni che dimostrano il contrario. Il cda Rai che doveva riunirsi ieri viene prontamente annullato. Anche perché all’ordine del giorno, oltre al caso Minzolini, pure coinvolto nell’inchiesta di Trani, c’era anche il caso di Paolo Ruffini, l’ex direttore di Rai 3 rimosso l’autunno scorso che ha fatto causa alla Rai per essere reintegrato al suo posto. E nelle intercettazioni Masi, fra l’altro, parla proprio di lui, vantando il suo allontanamento come una sorta di successo rispetto ai «desiderata del premier».
Così almeno lo interpretano i magistrati di Trani. Sono giorni convulsi, quei primi di dicembre in cui, secondo quanto emerge, si incrociano decine di telefonate tra Berlusconi, il commissario dell’Agcom Innocenzi, Masi e Gianni Letta. Il premier vuole assolutamente bloccare la puntata di Annozero sul caso Mills, Innocenzi ha consultato magistrati amici per trovare un pretesto giuridico, Masi resiste, «vuole una pezza forte, ci vorrebbe che sostanzialmente Calabrò (il presidente dell’Agcom, ndr) gli dicesse (a Santoro, ndr) “tu non puoi fare la trasmissione parlando di Mills”», racconta Innocenzi a Letta. Poi chiama di nuovo Masi che cerca di tranquillizzarlo, Santoro gli ha assicurato che farà una «trasmissione equilibrata». Ma anche la domenica Berlusconi tempesta i due di telefonate, li insulta. «Che c... ci state a fare tutti quanti», dice a Innocenzi, che lo riferisce a Masi, sfogandosi. Il dg promette di «metter su una strategia operativa». Spiega che la Rai sta «aggiustando» le cose. Come? «Sai, la stiamo aggiustando, stiamo facendo di tutto, abbiamo mandato via pure Ruffini, insomma, voglio dire, siamo riusciti a fare...». Parole che certo daranno una mano alla causa di Ruffini, e soddisfazione a Rizzo Nervo, l’unico consigliere ad aver votato contro l’avvicendamento con Di Bella. Ma mettono Masi in una situazione quanto meno imbarazzante. I consiglieri Rai di area Pd a questo punto non esitano a chiedere le «immediate dimissioni» del dg, «a tutela dell’immagine e della credibilità del servizio pubblico». Mentre De Laurentis, area Udc, propone che la Rai «dia prova di autonomia» riaprendo i talk show sospesi. «Piena fiducia» a Masi arriva invece dai consiglieri di centrodestra, che considerano «immotivata e inaccettabile» la richiesta di dimissioni»: «Tra l’altro i programmi in questione sono andati poi in onda» dicono, e ricordano il voto 8 su 9 per Di Bella, «della stessa area di Ruffini».
Il presidente Garimberti non si schiera. «Non mi faccio tirare per la giacca. In queste situazioni la priorità è sempre l’azienda e il suo corretto funzionamento», si limita a dire. Ma auspica che «si faccia il più rapidamente possibile chiarezza» ricorrendo agli strumenti previsti dallo statuto e dai regolamenti della Rai. Pensa a un’indagine interna. Anche di questo si occuperà il cda mercoledì prossimo. Nel frattempo Verro, consigliere molto vicino a Berlusconi, viene ricevuto a Palazzo Grazioli insieme al viceministro delle Comunicazioni Romani. Di Verro si era già parlato come eventuale sostituto di Masi, quando c’erano voci che lo davano in corsa per le Fs. Dal palazzo, Gasparri trova «ridicole» le dichiarazioni contro Masi da parte della sinistra non immune da lottizzazioni: «Tacciano per pudore». Bersani trova «desolante che un capo del governo passi il tempo attorno a trasmissioni fastidiose che tutti i leader occidentali sono abituati a vedere». Gentiloni si chiede «chi risarcirà» la Rai, visti i flop delle prime tribune
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201003articoli/53219girata.asp#
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Re: G.A.S.Fo.M.
fear-of-the-dark ha scritto:
Il presidente Garimberti non si schiera. «Non mi faccio tirare per la giacca. In queste situazioni la priorità è sempre l’azienda e il suo corretto funzionamento», si limita a dire.
appunto
Garimberti pessimo in questa faccenda
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Re: G.A.S.Fo.M.
Una buona notizia
Il «soldato buono» di S.Anna di Stazzema Un superstite del massacro incontrerà il nipote della SS che con uno stratagemma lo salvò nel 1944
SANT'ANNA DI STAZZEMA (Lucca) –
Di quell’angelo con la divisa da SS, Enio Mancini, 71 anni, superstite
della strage di Sant’Anna del 12 agosto 1944 (560 vittime civili tra cui
molti bambini), aveva parlato al Corriere della Sera nel marzo
del 2003. «Ha salvato la mia vita e quella della mia famiglia. Vorrei
tanto incontrarlo di nuovo, magari sapere chi è. È stato un eroe».
Mancini, già direttore del Museo storico della resistenza,
non incontrerà mai il suo salvatore, ma tra una settimana, 66 anni dopo
l’eccidio, potrà riabbracciare il nipote di quel soldato che rischiò la
vita per non macchiarsi di crimini orrendi.
IL NIPOTE - Si chiama Jochen
Kirwel, ha 27 anni ed è uno studente di teologia. È stato lui stesso a
telefonare e poi ha inviato una lettera a Mancini. «L’uomo che l’ha
salvata era mio nonno materno», ha raccontato Kirwel. «Si chiamava Peter
Bonzelet ed è morto nell’ottobre del 1990. Ho saputo di questa storia
incredibile solo sei mesi fa e ho fatto alcune ricerche. Poi, quando ho
letto il suo racconto, ho capito tutto». La notizia, anticipata dal
quotidiano Il Tirreno, ha
provocato grande commozione a Sant’Anna di Stazzema e pure a Magonza, la
città natale del soldato buono e di suo nipote. Jochen ed Enio si
incontreranno il 26 marzo a Roma, nella sede del Goethe Institute.
ECCIDIO - Il 12 agosto del 1944,
il giorno dell’eccidio, Enio Macini era un bambino di sette anni e
abitava con la famiglia, padre minatore, madre casalinga, nonna paterna e
un fratello più grande. Furono tutti catturati dai tedeschi e il
soldato Peter Bonzelet ebbe l’ordine di ucciderli e poi bruciarli con il
lanciafiamme insieme agli altri abitanti del paese. «Quel soldato
aspettò che gli ufficiali se ne andassero», racconta Mancini. «Io e mio
fratello piangevamo terrorizzati. Ci guardò e con l'indice della mano
destra sul naso ci disse di stare zitti. Poi ci indicò una via di fuga.
Iniziammo a correre increduli, poi dietro di noi sentimmo una raffica di
mitra. Strinsi la mano a mia madre, credevo di essere già morto. Mi
voltai e vidi quel tedesco sparare in aria, ingannava i suoi
commilitoni, faceva finta di ucciderci. Mi sembrò che sorridesse».
Il «soldato buono» di S.Anna di Stazzema Un superstite del massacro incontrerà il nipote della SS che con uno stratagemma lo salvò nel 1944
SANT'ANNA DI STAZZEMA (Lucca) –
Di quell’angelo con la divisa da SS, Enio Mancini, 71 anni, superstite
della strage di Sant’Anna del 12 agosto 1944 (560 vittime civili tra cui
molti bambini), aveva parlato al Corriere della Sera nel marzo
del 2003. «Ha salvato la mia vita e quella della mia famiglia. Vorrei
tanto incontrarlo di nuovo, magari sapere chi è. È stato un eroe».
Mancini, già direttore del Museo storico della resistenza,
non incontrerà mai il suo salvatore, ma tra una settimana, 66 anni dopo
l’eccidio, potrà riabbracciare il nipote di quel soldato che rischiò la
vita per non macchiarsi di crimini orrendi.
IL NIPOTE - Si chiama Jochen
Kirwel, ha 27 anni ed è uno studente di teologia. È stato lui stesso a
telefonare e poi ha inviato una lettera a Mancini. «L’uomo che l’ha
salvata era mio nonno materno», ha raccontato Kirwel. «Si chiamava Peter
Bonzelet ed è morto nell’ottobre del 1990. Ho saputo di questa storia
incredibile solo sei mesi fa e ho fatto alcune ricerche. Poi, quando ho
letto il suo racconto, ho capito tutto». La notizia, anticipata dal
quotidiano Il Tirreno, ha
provocato grande commozione a Sant’Anna di Stazzema e pure a Magonza, la
città natale del soldato buono e di suo nipote. Jochen ed Enio si
incontreranno il 26 marzo a Roma, nella sede del Goethe Institute.
ECCIDIO - Il 12 agosto del 1944,
il giorno dell’eccidio, Enio Macini era un bambino di sette anni e
abitava con la famiglia, padre minatore, madre casalinga, nonna paterna e
un fratello più grande. Furono tutti catturati dai tedeschi e il
soldato Peter Bonzelet ebbe l’ordine di ucciderli e poi bruciarli con il
lanciafiamme insieme agli altri abitanti del paese. «Quel soldato
aspettò che gli ufficiali se ne andassero», racconta Mancini. «Io e mio
fratello piangevamo terrorizzati. Ci guardò e con l'indice della mano
destra sul naso ci disse di stare zitti. Poi ci indicò una via di fuga.
Iniziammo a correre increduli, poi dietro di noi sentimmo una raffica di
mitra. Strinsi la mano a mia madre, credevo di essere già morto. Mi
voltai e vidi quel tedesco sparare in aria, ingannava i suoi
commilitoni, faceva finta di ucciderci. Mi sembrò che sorridesse».
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Re: G.A.S.Fo.M.
Lucadev ha scritto:In un topic ho letto che è stato riportato questo commento, che riporto qui visto il titolo di questo topic.
Non ho commentato in quel topic, visti i miei precedenti, però a me ha fatto morire dal ridere
- Spoiler:
Mi indigno
Mi indigna sentire celebrare Mengoni, questo falso personaggio
costruito per delle ragazzine scalmanate, musicalmente incolte. Anche i
fans maschili, oltre ad essere musicalmente incolti sono ragazzine.
Oltre alla voce sgradevole, il fisico da grissino in procinto di cadere
nella coppa di brodo bollente, la mimica di chi si muove su di un campo
minato, il guanto di nonna Abelarda ed il trucco alla Pietra
Montecorvino, è soprattutto l'incapacità di comunicazione con quelle
frasi farfugliate nell'orecchio del presentatore di turno, piuttosto che
al pubblico che lo rendono flaccido e sfibrato oltre che come cantante
anche come personaggio.
Ma chi è "l'idignata"?
_________________________________
""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
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Re: G.A.S.Fo.M.
Amantide_Religiosa ha scritto:Lucadev ha scritto:In un topic ho letto che è stato riportato questo commento, che riporto qui visto il titolo di questo topic.
Non ho commentato in quel topic, visti i miei precedenti, però a me ha fatto morire dal ridere
- Spoiler:
Mi indigno
Mi indigna sentire celebrare Mengoni, questo falso personaggio
costruito per delle ragazzine scalmanate, musicalmente incolte. Anche i
fans maschili, oltre ad essere musicalmente incolti sono ragazzine.
Oltre alla voce sgradevole, il fisico da grissino in procinto di cadere
nella coppa di brodo bollente, la mimica di chi si muove su di un campo
minato, il guanto di nonna Abelarda ed il trucco alla Pietra
Montecorvino, è soprattutto l'incapacità di comunicazione con quelle
frasi farfugliate nell'orecchio del presentatore di turno, piuttosto che
al pubblico che lo rendono flaccido e sfibrato oltre che come cantante
anche come personaggio.
Ma chi è "l'idignata"?
Una tizia che ha scritto quel post nel forum di Mario Fegiz del Corriere.
Questo è il forum, il messaggio è di ieri e si intitola Mi indigno
http://forum.corriere.it/fegiz_files/17-03-2010/index.html
Al di là che si possa essere d'accordo o meno sul contenuto, mi ha fatto morire con tutte quelle espressioni colorite
Ospite- Ospite
Re: G.A.S.Fo.M.
Lucadev ha scritto:Amantide_Religiosa ha scritto:Lucadev ha scritto:In un topic ho letto che è stato riportato questo commento, che riporto qui visto il titolo di questo topic.
Non ho commentato in quel topic, visti i miei precedenti, però a me ha fatto morire dal ridere
- Spoiler:
Mi indigno
Mi indigna sentire celebrare Mengoni, questo falso personaggio
costruito per delle ragazzine scalmanate, musicalmente incolte. Anche i
fans maschili, oltre ad essere musicalmente incolti sono ragazzine.
Oltre alla voce sgradevole, il fisico da grissino in procinto di cadere
nella coppa di brodo bollente, la mimica di chi si muove su di un campo
minato, il guanto di nonna Abelarda ed il trucco alla Pietra
Montecorvino, è soprattutto l'incapacità di comunicazione con quelle
frasi farfugliate nell'orecchio del presentatore di turno, piuttosto che
al pubblico che lo rendono flaccido e sfibrato oltre che come cantante
anche come personaggio.
Ma chi è "l'idignata"?
Una tizia che ha scritto quel post nel forum di Mario Fegiz del Corriere.
Questo è il forum, il messaggio è di ieri e si intitola Mi indigno
http://forum.corriere.it/fegiz_files/17-03-2010/index.html
Al di là che si possa essere d'accordo o meno sul contenuto, mi ha fatto morire con tutte quelle espressioni colorite
Infatti Trovassi uno che sia cosi "indignato" dal PM. :sorriso4:
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Re: G.A.S.Fo.M.
Amantide_Religiosa ha scritto:
Infatti Trovassi uno che sia cosi "indignato" dal PM. :sorriso4:
Con quello non c'è più neanche indignazione, siamo passati all'autoflagellazione
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Re: G.A.S.Fo.M.
Avete letto quello che Busi ha detto sull'Isola?
Io non capisco una cosa.....al di là del fatto che si possa essere daccordo o meno con quello che dice Busi, perchè deve essere proibito di andare in TV. Perchè non si possono accettare anche coloro che la pensano diversamente?§
Io non capisco una cosa.....al di là del fatto che si possa essere daccordo o meno con quello che dice Busi, perchè deve essere proibito di andare in TV. Perchè non si possono accettare anche coloro che la pensano diversamente?§
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Re: G.A.S.Fo.M.
Amantide_Religiosa ha scritto:Avete letto quello che Busi ha detto sull'Isola?
Io non capisco una cosa.....al di là del fatto che si possa essere daccordo o meno con quello che dice Busi, perchè deve essere proibito di andare in TV. Perchè non si possono accettare anche coloro che la pensano diversamente?§
Forse perchè non è vero che siamo in una democrazia.
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Re: G.A.S.Fo.M.
Con tutta onestà non riesco a capire....forse perchè non voglio credere, o non ci riesco, a quello che dici Luca. Per me è dura....so che noi (il mio paese) non è stato e non lo è ancora una Democrazia. Accettare l'idea che l'Italia non lo sia.....
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Re: G.A.S.Fo.M.
http://tv.repubblica.it/copertina/santoro-le-pressioni-a-celentano/44147?video
Bentornata Ama... La democrazia in italia è fragile, lo è sempre stata....
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Re: G.A.S.Fo.M.
Rai, Busi escluso da tutte le trasmissioni
"Palesi e gravi violazioni delle regole"
ROMA - Aldo Busi è stato radiato da tutte le trasmissioni Rai. La decisione è stata presa da viale Mazzini dopo le dichiarazioni dello scrittore nella puntata di ieri dell'Isola dei famosi. "Il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale della Rai Mauro Masi - spiega la nota dell'azienda - ha ravvisato nel comportamento dello stesso palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali. Pertanto, Aldo Busi verrà escluso dalla partecipazione alle prossime puntate dell'Isola dei famosi e dalle altre trasmissioni della Rai".
Da notare "gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali." :chedici:
Quale sarebbero?
Di non dire quello che pensi perchè il papa e il governo si offendono?
Bentrovata xenas
"Palesi e gravi violazioni delle regole"
ROMA - Aldo Busi è stato radiato da tutte le trasmissioni Rai. La decisione è stata presa da viale Mazzini dopo le dichiarazioni dello scrittore nella puntata di ieri dell'Isola dei famosi. "Il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale della Rai Mauro Masi - spiega la nota dell'azienda - ha ravvisato nel comportamento dello stesso palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali. Pertanto, Aldo Busi verrà escluso dalla partecipazione alle prossime puntate dell'Isola dei famosi e dalle altre trasmissioni della Rai".
Da notare "gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali." :chedici:
Quale sarebbero?
Di non dire quello che pensi perchè il papa e il governo si offendono?
Bentrovata xenas
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""The Common Market: We (British) went into it to screw the French by splitting them off from the Germans. The French went in to protect their inefficient farmers from commercial competition. The Germans went in to purge themselves of genocide and apply for readmission to the human race."
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Amantide_Religiosa- Moderatore
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Re: G.A.S.Fo.M.
Amantide_Religiosa ha scritto:Con tutta onestà non riesco a capire....forse perchè non voglio credere, o non ci riesco, a quello che dici Luca. Per me è dura....so che noi (il mio paese) non è stato e non lo è ancora una Democrazia. Accettare l'idea che l'Italia non lo sia.....
Se consideri la democrazia e un regime totalitario come ai poli opposti, in mezzo ci sono tutte le sfumature.
Noi non siamo regime ma non siamo neppure democrazia, siamo li in mezzo, basta vedere quello che sta venendo fuori anche con le intercettazioni tra il sig. B., Minzolini e il tizio dell'Agcom, e quello che succede con l'interruzione delle trasmissioni giornalistiche scomode con la scusa delle elezioni, i continui attacchi ai vari un poteri dello stato, ecc ecc.
Forse la democrazia perfetta non esiste, ma non esiste neanche un paese europeo in cui i giornalisti o qualcuno che esprime un parere contrario all'operato del governo venga allontanato o messo a tacere o attaccato.
Per fortuna non siamo in russia dell'amico putin perchè lì i giornalisti che criticano il governo vengono fatti fuori. E il sig. B. ha detto che la russia è una grande democrazia.
Ospite- Ospite
Re: G.A.S.Fo.M.
Ama, é sempre interessante eggere il tuo parere da "espatriata" in Italia, soprattutto per quelli come me che dall'Italia se ne sono andati. Deve essere terribile andarsene dal proprio paese, che democratico non é, in un paese che si crede moderno, democratico, e sul quale si ripongono degli "ideali" (passami la parola) e poi accorgersi, a poco a poco, di quanta illusorietà ci sia in questio ideali e scontrarsi con una realtà che rischia di scivolare sempre di più verso qualcosa che democrazia non é...
la tua indignazione per me vale molto più di quella di molti italiani, proprio perché per te le cose non sono "scontate" come lo sono per molti di noi, e il tuo "aggrapparti" a cio' che c'é di buono mi dà speranza per il futuro.
Grazie Ama!
la tua indignazione per me vale molto più di quella di molti italiani, proprio perché per te le cose non sono "scontate" come lo sono per molti di noi, e il tuo "aggrapparti" a cio' che c'é di buono mi dà speranza per il futuro.
Grazie Ama!
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: G.A.S.Fo.M.
Lucadev ha scritto:
Noi non siamo regime ma non siamo neppure democrazia, siamo li in mezzo, basta vedere quello che sta venendo fuori anche con le intercettazioni tra il sig. B., Minzolini e il tizio dell'Agcom,
http://www2.agcom.it/intro_/commiss_innocenzi.htm
Dott.
Giancarlo Innocenzi Botti
Commissione
per i Servizi e i Prodotti
Nato a Verona il 19 agosto 1945, si è laureato in Economia e Commercio. Ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze della comunicazione dalla Libera Università Maria Ss. Assunta - LUMSA.
Già deputato nella XII legislatura. È stato Sottosegretario di Stato al Ministero delle Comunicazioni dal 2001 al 2005; ha presieduto la Commissione per lo sviluppo del Digitale terrestre ed ha coordinato il comitato di vigilanza sull’elettromagnetismo.
È stato membro del Consiglio dei Ministri dell’Audiovisivo dell’Unione Europea.
Responsabile della selezione e formazione La Rinascente / Upim, poi all’Alfa Romeo è stato in seguito direttore Affari generali e del personale del Gruppo Volani SpA.
Già direttore dei servizi giornalistici di Canale 5 – Italia 1 – Rete 4, è stato amministratore delegato della Titanus SpA e di Odeon Tv.
È stato inoltre presidente della società produttrice dei canali televisivi (Marco Polo, INN, Nuvolari, Alice, Leonardo).
Giornalista pubblicista è docente di sistemi e tecnologie della Comunicazione presso l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, Facoltà di Scienze della Formazione, corso di Laurea di Scienze della Comunicazione. È docente di “Retorica e Tecnologie della Comunicazione” del corso di laurea in Scienze della Comunicazione presso la LUMSA
Ultima modifica di xenas il Gio 18 Mar 2010, 17:12 - modificato 1 volta.
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