NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
Intervista su Grazia (non so se sia completa, è sulla pagina FB del giornale)
http://www.graziamagazine.it/people/morgan-vogliatemi-bene
Morgan: «Vogliatemi bene»Dalle dipendenze alla battaglia con Asia Argento per l’affidamento della loro bambina. Per Morgan le risposte vengono dal passato: da madri possessive come la sua o da padri assenti come quello della ex. E ora che il papà è lui? «Soffro da morire, ma mia figlia è una “giusta”»
© Donata Clovis
Sono in Brianza, a caccia dell’hotel in cui incontrerò Marco Castoldi. In arte, Morgan. Casa sua è territorio “off limits” da quando è successo il fattaccio, cioè l’intervista, uscita a febbraio, in cui ha dichiarato di fare uso di stupefacenti per combattere la depressione. Anche la sua vita da quel giorno è cambiata. Nell’albergo la situazione che trovo non è delle migliori. Morgan è di pessimo umore, forse è stanco. Un giornalista gli ha appena chiesto se La sera, il suo brano escluso dall’ultimo festival di Sanremo, fosse un lento e lui se ne è andato via (per la cronaca, la canzone è stata tra le più scaricate del web e lui la eseguirà dal vivo nel tour con la Ensemble Symphony Orchestra). Quindi, la nostra conversazione si svolge a tarda sera, quando l’umore è decisamente più disteso. È Morgan che inizia: «Oggi pomeriggio ho fatto un quadro. È su più livelli, quasi una canzone disegnata con i pennarelli. I primi segnali di creatività li ho mostrati proprio disegnando...».
Perché hai smesso di farlo?
«Mia madre non mi ha mandato al liceo artistico per un motivo pratico: abitavamo a Muggiò, avrei dovuto prendere l’autobus per Milano. Lei non voleva che crescessi, voleva tenermi bambino e un bambino a 14 anni non va da solo a Milano».
Possessiva?
«La scelta descrive bene il suo carattere e il suo rapporto con me. Ma credo fosse possessiva come tutte le madri».
Oggi come sono i rapporti tra voi?
«Uguale. Credo che la maggior parte delle dipendenze abbia a che fare col rapporto con la madre, che non capisce che deve emancipare ed emanciparsi dal figlio. Ma l’ho citata abbastanza, non voglio che si “inquini” ogni volta che legge una mia intervista. Chissà quante cattiverie le dicono anche solo quando va a fare la spesa...».
Con suo padre, invece, che rapporto aveva?
«Era spericolato, mi ha dato in mano la macchina a 14 anni. Avevo sette anni e ricordo ancora una signora, nel nostro condominio, che camminava col bastone e mi diceva: “Di’ a tuo padre che è una bella persona, retta e onesta...”. Certo, era anche violento, una volta mi ha spaccato una chitarra in testa, poi, però, è tornato a casa con una nuova. Questi, in psicologia, si chiamano doppi messaggi e, prima o poi, ti fanno andare in tilt».
Sta riflettendo ancora sulla sua infanzia?
«Non la idealizzo. Trovo sbagliato pensare di non poter avere parole di biasimo nei confronti dei propri genitori. Credo che una nuova capacità di indignarsi possa permettere di amarli di più e renda tutto più reale».
Lei ha dichiarato: «Mia madre dice che mi devo volere bene, ma come faccio, se non me ne vogliono gli altri?». «Le persone esistono per la relazione che hanno con gli altri. Non abbiamo senso singolarmente, io credo nella centralità dell’uomo, ma in quanto parte di una società in cui si sta insieme. Voler bene agli altri è il primo passo per voler bene a se stessi, non il contrario». Concentrarsi sempre sull’esterno, però, porta a perdersi...
«Io sono annullato, non esisto, sono trasparente. Ma non mi interessa, ne ho fin sopra i capelli di me...».
Quindi si evita?
«Non ho un gran rapporto con me stesso, però ho altri pregi: per esempio sono uno che si impegna al massimo. A X Factor ho fatto moltissimo per personalizzare il programma. Ho dato allo show un’istintiva voglia di proporre un modello di riferimento poetico. Un artista ha il compito di garantire che non si scenda mai sotto una certa soglia di bellezza. In questo momento, invece, siamo in una situazione umiliante».
Lei è andato anche nella trasmissione di Michele Santoro a urlarlo...
«Volevo oppormi all’orrore e ho visto andare tutti in tilt».
Però non farà parte della quarta edizione di “X Factor”...
«Ho vinto tre volte, potevo sedermi ancora dietro al banchetto? L’ho detto: “Torno, se mi fate fare il direttore artistico”. Ma è stato il mio modo per farmi una ragione del fatto che ero fuori dai giochi».
La sua intervista-scandalo non ha alcuna responsabilità?
«No. Penso solo di fare paura, quello che faccio è pericolosissimo per un dirigente della Rai. Il paradosso è che il televoto mi ha sempre premiato e questo significa che la mia non è un’utopia, il mio senso di bellezza vende. Mi piace pensare che il pubblico sia al mio livello: se canto Tenco in prima serata, è perché sono certo che tu lo possa capire. La trovo una visione più accettabile rispetto a quella di chi dice di “stare bassi” di livello».
Come si sente rispetto a sua figlia Anna Lou e alla battaglia legale che sta facendo con Asia Argento per il suo affidamento?
«Mia figlia ha bisogno di un padre. Sarebbe bello che si pensasse che, se sto bene, lo sono a tutti gli effetti, invece di provare a togliermi la patria potestà per ragioni idiote. Asia, come molte donne, non ha mai considerato suo padre: magari il suo sarà stato assente e ora lei vuole togliere me ad Anna Lou. Vorrebbe portarsela via, l’ha trascinata in America appena nata, fregandosene di me. Considera la bambina un oggetto in suo possesso, come una borsa. Non doveva mettere al mondo figli, se non è risolta lei in quanto figlia. Sono stato io a volerla, ma anziché essere io a portare Asia in alto, è stata lei a trascinarmi in basso».
L’accusano di non essere un padre abbastanza presente.
«Che cosa devo fare se Asia si è sposata con un altro? Da un punto di vista processuale, non le hanno fatto mettere la figlia sul passaporto e il giudice che ci ha provato è stato ricusato. Io ho ancora l’affidamento congiunto: potrei andare a Roma con la polizia, ma non lo faccio. Aspetterò che si calmi. Io penso alla bambina. La mia è una figlia adattata di una madre cattiva e questa cosa mi sta facendo morire. Quando viene da me, Anna Lou mi dice che con me può parlare, mentre della madre ha paura».
Da quanto non la vede?
«Da Natale, ma so che è un momento. Mia figlia è una “giusta”, non è una cattiva, non farà la fine dei sadici Argento».
È in tour con l’Ensemble Symphony Orchestra e sarà al Festival Gaber di Viareggio: come sorprenderà il pubblico?
«Mi esibirò da solo e in duetto con Franco Battiato. Quanto a Gaber, la sua musica ha una limpidezza e un’ironia... Per spiegare che cosa intendo devo parlare ancora di mia madre».
Prego.
«Da bambino ho avuto un incubo pazzesco. Lei è venuta in camera e, quando gliel’ho raccontato, mi ha detto: “Non avrai digerito...”, e a me è bastato quello. Gaber è così: toglie dall’incubo e uno non ha più paura».
20 Luglio 2010 Cristiana Allievi
http://www.graziamagazine.it/people/morgan-vogliatemi-bene
Morgan: «Vogliatemi bene»Dalle dipendenze alla battaglia con Asia Argento per l’affidamento della loro bambina. Per Morgan le risposte vengono dal passato: da madri possessive come la sua o da padri assenti come quello della ex. E ora che il papà è lui? «Soffro da morire, ma mia figlia è una “giusta”»
© Donata Clovis
Sono in Brianza, a caccia dell’hotel in cui incontrerò Marco Castoldi. In arte, Morgan. Casa sua è territorio “off limits” da quando è successo il fattaccio, cioè l’intervista, uscita a febbraio, in cui ha dichiarato di fare uso di stupefacenti per combattere la depressione. Anche la sua vita da quel giorno è cambiata. Nell’albergo la situazione che trovo non è delle migliori. Morgan è di pessimo umore, forse è stanco. Un giornalista gli ha appena chiesto se La sera, il suo brano escluso dall’ultimo festival di Sanremo, fosse un lento e lui se ne è andato via (per la cronaca, la canzone è stata tra le più scaricate del web e lui la eseguirà dal vivo nel tour con la Ensemble Symphony Orchestra). Quindi, la nostra conversazione si svolge a tarda sera, quando l’umore è decisamente più disteso. È Morgan che inizia: «Oggi pomeriggio ho fatto un quadro. È su più livelli, quasi una canzone disegnata con i pennarelli. I primi segnali di creatività li ho mostrati proprio disegnando...».
Perché hai smesso di farlo?
«Mia madre non mi ha mandato al liceo artistico per un motivo pratico: abitavamo a Muggiò, avrei dovuto prendere l’autobus per Milano. Lei non voleva che crescessi, voleva tenermi bambino e un bambino a 14 anni non va da solo a Milano».
Possessiva?
«La scelta descrive bene il suo carattere e il suo rapporto con me. Ma credo fosse possessiva come tutte le madri».
Oggi come sono i rapporti tra voi?
«Uguale. Credo che la maggior parte delle dipendenze abbia a che fare col rapporto con la madre, che non capisce che deve emancipare ed emanciparsi dal figlio. Ma l’ho citata abbastanza, non voglio che si “inquini” ogni volta che legge una mia intervista. Chissà quante cattiverie le dicono anche solo quando va a fare la spesa...».
Con suo padre, invece, che rapporto aveva?
«Era spericolato, mi ha dato in mano la macchina a 14 anni. Avevo sette anni e ricordo ancora una signora, nel nostro condominio, che camminava col bastone e mi diceva: “Di’ a tuo padre che è una bella persona, retta e onesta...”. Certo, era anche violento, una volta mi ha spaccato una chitarra in testa, poi, però, è tornato a casa con una nuova. Questi, in psicologia, si chiamano doppi messaggi e, prima o poi, ti fanno andare in tilt».
Sta riflettendo ancora sulla sua infanzia?
«Non la idealizzo. Trovo sbagliato pensare di non poter avere parole di biasimo nei confronti dei propri genitori. Credo che una nuova capacità di indignarsi possa permettere di amarli di più e renda tutto più reale».
Lei ha dichiarato: «Mia madre dice che mi devo volere bene, ma come faccio, se non me ne vogliono gli altri?». «Le persone esistono per la relazione che hanno con gli altri. Non abbiamo senso singolarmente, io credo nella centralità dell’uomo, ma in quanto parte di una società in cui si sta insieme. Voler bene agli altri è il primo passo per voler bene a se stessi, non il contrario». Concentrarsi sempre sull’esterno, però, porta a perdersi...
«Io sono annullato, non esisto, sono trasparente. Ma non mi interessa, ne ho fin sopra i capelli di me...».
Quindi si evita?
«Non ho un gran rapporto con me stesso, però ho altri pregi: per esempio sono uno che si impegna al massimo. A X Factor ho fatto moltissimo per personalizzare il programma. Ho dato allo show un’istintiva voglia di proporre un modello di riferimento poetico. Un artista ha il compito di garantire che non si scenda mai sotto una certa soglia di bellezza. In questo momento, invece, siamo in una situazione umiliante».
Lei è andato anche nella trasmissione di Michele Santoro a urlarlo...
«Volevo oppormi all’orrore e ho visto andare tutti in tilt».
Però non farà parte della quarta edizione di “X Factor”...
«Ho vinto tre volte, potevo sedermi ancora dietro al banchetto? L’ho detto: “Torno, se mi fate fare il direttore artistico”. Ma è stato il mio modo per farmi una ragione del fatto che ero fuori dai giochi».
La sua intervista-scandalo non ha alcuna responsabilità?
«No. Penso solo di fare paura, quello che faccio è pericolosissimo per un dirigente della Rai. Il paradosso è che il televoto mi ha sempre premiato e questo significa che la mia non è un’utopia, il mio senso di bellezza vende. Mi piace pensare che il pubblico sia al mio livello: se canto Tenco in prima serata, è perché sono certo che tu lo possa capire. La trovo una visione più accettabile rispetto a quella di chi dice di “stare bassi” di livello».
Come si sente rispetto a sua figlia Anna Lou e alla battaglia legale che sta facendo con Asia Argento per il suo affidamento?
«Mia figlia ha bisogno di un padre. Sarebbe bello che si pensasse che, se sto bene, lo sono a tutti gli effetti, invece di provare a togliermi la patria potestà per ragioni idiote. Asia, come molte donne, non ha mai considerato suo padre: magari il suo sarà stato assente e ora lei vuole togliere me ad Anna Lou. Vorrebbe portarsela via, l’ha trascinata in America appena nata, fregandosene di me. Considera la bambina un oggetto in suo possesso, come una borsa. Non doveva mettere al mondo figli, se non è risolta lei in quanto figlia. Sono stato io a volerla, ma anziché essere io a portare Asia in alto, è stata lei a trascinarmi in basso».
L’accusano di non essere un padre abbastanza presente.
«Che cosa devo fare se Asia si è sposata con un altro? Da un punto di vista processuale, non le hanno fatto mettere la figlia sul passaporto e il giudice che ci ha provato è stato ricusato. Io ho ancora l’affidamento congiunto: potrei andare a Roma con la polizia, ma non lo faccio. Aspetterò che si calmi. Io penso alla bambina. La mia è una figlia adattata di una madre cattiva e questa cosa mi sta facendo morire. Quando viene da me, Anna Lou mi dice che con me può parlare, mentre della madre ha paura».
Da quanto non la vede?
«Da Natale, ma so che è un momento. Mia figlia è una “giusta”, non è una cattiva, non farà la fine dei sadici Argento».
È in tour con l’Ensemble Symphony Orchestra e sarà al Festival Gaber di Viareggio: come sorprenderà il pubblico?
«Mi esibirò da solo e in duetto con Franco Battiato. Quanto a Gaber, la sua musica ha una limpidezza e un’ironia... Per spiegare che cosa intendo devo parlare ancora di mia madre».
Prego.
«Da bambino ho avuto un incubo pazzesco. Lei è venuta in camera e, quando gliel’ho raccontato, mi ha detto: “Non avrai digerito...”, e a me è bastato quello. Gaber è così: toglie dall’incubo e uno non ha più paura».
20 Luglio 2010 Cristiana Allievi
miniatina- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
Oggi pomeriggio ho fatto un quadro. È su più livelli, quasi una canzone
disegnata con i pennarelli. I primi segnali di creatività li ho
mostrati proprio disegnando...
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
sembra che sia intera, grazie mini
malwinka- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
prego, ogni tanto ne scovo una anch'io... sono una brava stagista, sì? :sorriso4:
Maimeri: non ho ben capito.....
Maimeri: non ho ben capito.....
miniatina- Utente... preoccupante >10.000 Post
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maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
Grazie miniatina!
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
Battiato si è esibito, adesso tocca a Morgan, poi duetteranno
Ci sono le foto: http://www.giorgiogaber.it/festivalviareggio/
Ci sono le foto: http://www.giorgiogaber.it/festivalviareggio/
Petra- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
che serio... quasi "incazzuso"
miniatina- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
Ma non ho capito, l'unico a cui non hanno fatto l'intervista quelli del tgcom è Morgan?
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
le interviste sono state fatte prima della conferenza stampa, forse Morgan semplicemente non si è presentato, perchè è arrivato in ritardo o ha dormito nel albergo, chissà
malwinka- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
Ma sai il dubbio viene perchè parliamo di Mediaset e allora.....
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
togli pure il quasi...speriamo bene.miniatina ha scritto:che serio... quasi "incazzuso"
Nelle foto in cui con Battiato si avvia a scendere dal palco, chi è quello che lo abbraccia tutto contento?
Petra- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
magari ha fatto il preciso, il concentrato visto che c'era Battiato.... poi sorrideva se lo sono abbracciato...secondo me é andata bene anche stavolta
io niente conferenza porca paletta
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sophia- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
malwinka ha scritto:le interviste sono state fatte prima della conferenza stampa, forse Morgan semplicemente non si è presentato, perchè è arrivato in ritardo o ha dormito nel albergo, chissà
potevano fargliela dopo l'intervista
nonhol'età ha scritto:Ma sai il dubbio viene perchè parliamo di Mediaset e allora.....
e si boicotta così un artista del suo calibro?
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
Gli ospiti più attesi di stasera sono Franco Battiato e Morgan che, tra lo sterminato songbook di Gaber, ha scelto quelle canzoni "che in qualche modo raccontano il momento che sto vivendo. So che è presuntuoso, ma queste canzoni avrei voluto scriverle io: I mostri che abbiamo dentro, Non insegnati ai bambini, Il deserto sulla pochezza della tivù. Il mio Gaber è desolazione, protesta. E' un esistenzialista. E' un signor G noir. Perché è lì che Giorgio è un vero pilastro nella storia della musica italiana".
Al repertorio di Gaber, dice Morgan - e Battiato è d'accordo, i due artisti tra l'altro duetteranno in Te lo leggo negli occhi e Segnali di vita - "ci si accosta come Virgilio fece con Omero: con il massimo rispetto. Non dobbiamo dimenticarci ciò che c'è stato prima di noi, e di cui noi siamo un'evoluzione. Fin da ragazzo sognavo di fare il cantautore perché per me i cantautori sono sempre stati modello di libertà. E, in questo, Gaber è stata una delle vette della musica italiana".
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/07/23/news/festival_gaber_battiato_morgan-5782016/
Un primo comunicato parlava de “La ballata del Cerutti”, che a quanto pare è stata sostituita da "I mostri che abbiamo dentro", che è più in linea con le altre due in quanto a pertinenza. Per forza aveva la faccia incazzata, ha cselto tre pezzi che...
Al repertorio di Gaber, dice Morgan - e Battiato è d'accordo, i due artisti tra l'altro duetteranno in Te lo leggo negli occhi e Segnali di vita - "ci si accosta come Virgilio fece con Omero: con il massimo rispetto. Non dobbiamo dimenticarci ciò che c'è stato prima di noi, e di cui noi siamo un'evoluzione. Fin da ragazzo sognavo di fare il cantautore perché per me i cantautori sono sempre stati modello di libertà. E, in questo, Gaber è stata una delle vette della musica italiana".
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/07/23/news/festival_gaber_battiato_morgan-5782016/
Un primo comunicato parlava de “La ballata del Cerutti”, che a quanto pare è stata sostituita da "I mostri che abbiamo dentro", che è più in linea con le altre due in quanto a pertinenza. Per forza aveva la faccia incazzata, ha cselto tre pezzi che...
Petra- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
tre testi fantastici. adattissime a lui
sophia- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
tornata ora dal festival! Faccio un breve sunto,poi semmai aggiungo domani. Il concerto è stato molto interessante, Paola Turci mi è piaciuta moltissimo, grande grinta e carisma. Morgan è arrivato per ultimo, ha cantato la sera (maluccio a dire la verità,credo per un problema con la base musicale del pc che forse è partita prima o dopo, si è dimenticato qualche parola ,poi due canzoni di gaber e duetto con battiato non arrossire e altri segnali di vita. Un 10 va allo smoking bianco, moooolto stiloso! Comunque mi è dispiaciuto che l'hanno lasciato per ultimo in quanto nemmeno iacchetti gli ha fatto qualche domanda,che invece aveva fatto a tutti gli altri artisti. L'ho trovato un po' spento e sullo sbrigativo..mia impressione. Via vado a letto che sto morendo di sonno!
dafneeeeeee- Utente Novizio: 16-149 post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
non era uno smoking ma un frack.
maimeri- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
Marinella Venegoni
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=20&ID_articolo=1215&ID_sezione=12&sezione=
Festival Gaber: Battiato e Morgan
Made in Italy che vale la pena
VIAREGGIO
Arriva Franco Battiato nel salotto pomeridiano della prima giornata del Festival Gaber, e perfino l'inarginabile Morgan si mette un poco in sordina. Si scatenerà poi nella notte, sul palco, duettando con lui in «Te lo leggo negli occhi» di Sergio Endrigo, e affrontando da solo «I mostri che abbiamo dentro» e «Non insegnate ai bambini» dell'ultimo Gaber, che sembra raccogliere le problematiche personali del sempre amatissimo ex giudice di X-Factor. Quando invita Battiato a tornare in scena, questi gli fa un gran complimento: "Morgan non è una fotocopia degli americani o degli inglesi, ma un cervello autonomo e fa piacere sentirlo". Il più giovane è scatenato, nella notte, con una fortissima carica musicale e umana, perso fra tastiera, I-Pad, computer, fogli con i testi scompigliati dal vento.
Consapevole di esserne un punto di riferimento, nel salotto pomeridiano Battiato accarezza Morgan con sguardo affettuoso, prima di tuffarsi in ricordi gaberiani tutt'altro che formali.
Seduto accanto alla vedova Gaber, la senatrice Ombretta Colli, che in un tempo lontano era cantante e showgirl di verve e ironia, l'artista siciliano ricorda i primi Sessanta, quando era il chitarrista nel gruppo che con lei girava le balere di Lombardia e Piemonte. Glielo aveva chiesto Giorgio in persona: «Lo avevo conosciuto al Club '84 dove mi esibivo, punto di riferimento di una certa Milano e culla di tutti i grandi del cabaret, da Cochi e Renato in là. Mi invitò ad andarlo a trovare, nacque un'amicizia, fu il mio primo produttore, nel 45 giri "La Torre"». Dai tour nelle balere, emergono ricordi di una Colli a dir poco pugnace: «Poiché Ombretta aveva belle gambe, Giorgio le consigliò una minigonna, che andava molto di moda. Una sera, mentre suonavo, ho visto sotto il palco un tipo afflosciarsi a terra. Ho chiesto a Ombretta che cosa fosse successo, e lei: "Mi guardava sotto la gonna, gli ho dato una microfonata in testa"».
Così il sorriso irrompe nella celebrazione, sgravandola da poco gaberiani toni solenni. Nella delicata questione della gestione della memoria, la Fondazione Gaber è sempre al numero uno, per la capacità di radunare al Festival del teatro-canzone di Viareggio, arrivato alla sesta edizione, personalità in grado di valorizzare il repertorio sterminato e sempre sorprendente dell'artista scomparso, alternando momenti umoristici come «La strana famiglia» di Enzo Iacchetti con Paolo Rossi con episodi ad alto tasso di riflessione come «La parola io», inedita dal vivo, che ieri sera Battiato ha rovesciato pianamente sul pubblico, con i suoi interrogativi così contemporanei: «Io sono sempre presente/Son disposto a qualsiasi bassezza/Per sentirmi importante...».
Le strade artistiche dei due si divisero verso i '70, quando Gaber abbandonò la canzone per i suoi esperimenti teatrali (e Battiato fu l'arrangiatore di «Polli D'Allevamento» nel '78), mentre il compositore s'imbarcò negli amati sperimentalismi: «Avevo avuto un successino con 100 mila copie vendute di "E' l'amore". Entrai in crisi, andai a Londra, comprai due sintetizzatori e produssi "Foetus"», ricorda Battiato. Che si appresta alla scrittura di un'opera su Bernardino Telesio commissionata dal Teatro di Cosenza, e lavora al suo film su Haendel. Moto perpetuo, per rimanere se stessi? «Non bisogna proprio restare se stessi - dice - ma darsi altri traguardi, anche apparentemente inutili, e rinnovarsi con la disciplina. Non faccio mai vacanze, non capisco l'ozio per l'ozio: il riposo sì, è un'altra cosa».
Ieri sul palco, presentati come sempre da Iacchetti (che nel pomeriggio indossava una maglietta con scritto "W l'Inter" e a capo "cettazione"), con canzoni di Gaber pure un non abbastanza ironico Marco Morandi figlio di Gianni, Paola Turci bravissima, e Paolo Rossi in un testo che ricordava la tragedia di Viareggio, vissuta in prima persona da un treno dov'era fermo in stazione; e Dalia Gaber ha ricevuto dal Sindaco sul palco la cittadinanza onoraria della città, dopo il commosso memorial al Festival 2009, poche settimane dopo la strage.
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=20&ID_articolo=1215&ID_sezione=12&sezione=
Festival Gaber: Battiato e Morgan
Made in Italy che vale la pena
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Arriva Franco Battiato nel salotto pomeridiano della prima giornata del Festival Gaber, e perfino l'inarginabile Morgan si mette un poco in sordina. Si scatenerà poi nella notte, sul palco, duettando con lui in «Te lo leggo negli occhi» di Sergio Endrigo, e affrontando da solo «I mostri che abbiamo dentro» e «Non insegnate ai bambini» dell'ultimo Gaber, che sembra raccogliere le problematiche personali del sempre amatissimo ex giudice di X-Factor. Quando invita Battiato a tornare in scena, questi gli fa un gran complimento: "Morgan non è una fotocopia degli americani o degli inglesi, ma un cervello autonomo e fa piacere sentirlo". Il più giovane è scatenato, nella notte, con una fortissima carica musicale e umana, perso fra tastiera, I-Pad, computer, fogli con i testi scompigliati dal vento.
Consapevole di esserne un punto di riferimento, nel salotto pomeridiano Battiato accarezza Morgan con sguardo affettuoso, prima di tuffarsi in ricordi gaberiani tutt'altro che formali.
Seduto accanto alla vedova Gaber, la senatrice Ombretta Colli, che in un tempo lontano era cantante e showgirl di verve e ironia, l'artista siciliano ricorda i primi Sessanta, quando era il chitarrista nel gruppo che con lei girava le balere di Lombardia e Piemonte. Glielo aveva chiesto Giorgio in persona: «Lo avevo conosciuto al Club '84 dove mi esibivo, punto di riferimento di una certa Milano e culla di tutti i grandi del cabaret, da Cochi e Renato in là. Mi invitò ad andarlo a trovare, nacque un'amicizia, fu il mio primo produttore, nel 45 giri "La Torre"». Dai tour nelle balere, emergono ricordi di una Colli a dir poco pugnace: «Poiché Ombretta aveva belle gambe, Giorgio le consigliò una minigonna, che andava molto di moda. Una sera, mentre suonavo, ho visto sotto il palco un tipo afflosciarsi a terra. Ho chiesto a Ombretta che cosa fosse successo, e lei: "Mi guardava sotto la gonna, gli ho dato una microfonata in testa"».
Così il sorriso irrompe nella celebrazione, sgravandola da poco gaberiani toni solenni. Nella delicata questione della gestione della memoria, la Fondazione Gaber è sempre al numero uno, per la capacità di radunare al Festival del teatro-canzone di Viareggio, arrivato alla sesta edizione, personalità in grado di valorizzare il repertorio sterminato e sempre sorprendente dell'artista scomparso, alternando momenti umoristici come «La strana famiglia» di Enzo Iacchetti con Paolo Rossi con episodi ad alto tasso di riflessione come «La parola io», inedita dal vivo, che ieri sera Battiato ha rovesciato pianamente sul pubblico, con i suoi interrogativi così contemporanei: «Io sono sempre presente/Son disposto a qualsiasi bassezza/Per sentirmi importante...».
Le strade artistiche dei due si divisero verso i '70, quando Gaber abbandonò la canzone per i suoi esperimenti teatrali (e Battiato fu l'arrangiatore di «Polli D'Allevamento» nel '78), mentre il compositore s'imbarcò negli amati sperimentalismi: «Avevo avuto un successino con 100 mila copie vendute di "E' l'amore". Entrai in crisi, andai a Londra, comprai due sintetizzatori e produssi "Foetus"», ricorda Battiato. Che si appresta alla scrittura di un'opera su Bernardino Telesio commissionata dal Teatro di Cosenza, e lavora al suo film su Haendel. Moto perpetuo, per rimanere se stessi? «Non bisogna proprio restare se stessi - dice - ma darsi altri traguardi, anche apparentemente inutili, e rinnovarsi con la disciplina. Non faccio mai vacanze, non capisco l'ozio per l'ozio: il riposo sì, è un'altra cosa».
Ieri sul palco, presentati come sempre da Iacchetti (che nel pomeriggio indossava una maglietta con scritto "W l'Inter" e a capo "cettazione"), con canzoni di Gaber pure un non abbastanza ironico Marco Morandi figlio di Gianni, Paola Turci bravissima, e Paolo Rossi in un testo che ricordava la tragedia di Viareggio, vissuta in prima persona da un treno dov'era fermo in stazione; e Dalia Gaber ha ricevuto dal Sindaco sul palco la cittadinanza onoraria della città, dopo il commosso memorial al Festival 2009, poche settimane dopo la strage.
malwinka- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
Dal Corriere della Sera, Mario Luzzatto Fegiz:
" Ma a travolgere la platea è stata la strana coppia Battiato-Morgan,che in duetto hanno eseguito Te lo leggo negli occhi e poi da soli La parola io(Battiato) e Non insegnate ai bambini (brano di Endrigo caro a Gaber),che Morgan ha dedicato alla figlia Annalou,attualmernte in affido esclusivo alla madre Asia Argento."
" Ma a travolgere la platea è stata la strana coppia Battiato-Morgan,che in duetto hanno eseguito Te lo leggo negli occhi e poi da soli La parola io(Battiato) e Non insegnate ai bambini (brano di Endrigo caro a Gaber),che Morgan ha dedicato alla figlia Annalou,attualmernte in affido esclusivo alla madre Asia Argento."
Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
Ma i giornalisti hanno recensito uno spettacolo diverso da quello che ha visto Dafne?
Grazie Malwi e Chiara per gli articoli
Grazie Malwi e Chiara per gli articoli
Ultima modifica di nonhol'età il Sab 24 Lug 2010, 09:20 - modificato 1 volta.
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
ecco il video della conferenza stampa, ragazzi
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malwinka- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
e arigrazie a Malwi
La Cina è sempre più vicina :sorriso4:
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nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
http://www.megaupload.com/?d=L31EAPUR[/quote[/url]]malwinka ha scritto:ecco il video della conferenza stampa, ragazzi
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molte molte grazie malwi.
anche se me lo da temporaneamente non disponibile.
sophia- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: NUOVO! A proposito di Marco Morgan Castoldi
Marco forza...stai modificando le situazioni.CORAGGIO non demordere. Andrà tutto a posto.
sophia- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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