G.A.S.Fo.M.

posso aggiungere un particolare sulla questione "costi delle intercettazioni"?

se invece che mettere una cimice/intercettare un telefono si dovesse pedinare qualcuno (quindi macchine, personale, benzina, per giorni o magari settimane) si spenderebbe uno sproposito

Karenina ha scritto:posso aggiungere un particolare sulla questione "costi delle intercettazioni"?

se invece che mettere una cimice/intercettare un telefono si dovesse pedinare qualcuno (quindi macchine, personale, benzina, per giorni o magari settimane) si spenderebbe uno sproposito

Quoto, e in più dirò che non hanno neanche le macchine e la benzina per le volanti, la scorsa settimana su rai3 c'era uno del sindacato di polizia che ha spiegato che in una città come Milano, il numero delle volanti dovrebbe essere minimo 22 per turno, mentre adesso fanno fatica a metterne insieme 12

lepidezza ha scritto:è rinsavito FINI.. c'è speranza per tutti..spero solo non si tratti di trasformismo e banderuolismo con il titanic che affonda..

cherchez la femme direbbero i francesi

Karenina ha scritto:posso aggiungere un particolare sulla questione "costi delle intercettazioni"?

se invece che mettere una cimice/intercettare un telefono si dovesse pedinare qualcuno (quindi macchine, personale, benzina, per giorni o magari settimane) si spenderebbe uno sproposito

Sui costi delle intercettazioni potrei dire anch'io qualcosa ma è ancora meglio se riesco a trovare e farvi ascoltare il video di una puntata delle "storie" di Augias in cui era ospite un magistrato, che spiegò benissimo e in poche parole come stanno le cose al riguardo...mo' ci provo..

https://www.youtube.com/watch?v=vRc2eM2hzgg&feature=related
Ecco il video, il magistrato è il Dott. Ingroia, procuratore aggiunto a Palermo. La parte riguardante il numero delle intercettazioni e il loro costo la trovate a partire dal minuto 6 in avanti.

Lavinia ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=vRc2eM2hzgg&feature=related
Ecco il video, il magistrato è il Dott. Ingroia, procuratore aggiunto a Palermo. La parte riguardante il numero delle intercettazioni e il loro costo la trovate a partire dal minuto 6 in avanti.

Lavinia,molto interessante,grazie

I partiti italiani? Hanno incassato 3 miliardi di euro in 16 anni di Apcom


Roma, 23 lug. (Apcom) - I partiti italiani hanno incassato in sedici anni tre miliardi di euro: è questo il "tesoro nascosto della seconda Repubblica" secondo un'inchiesta pubblicata sull''Espresso'. "Nell'aprile 1993 il referendum per l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti era stato approvato con una maggioranza bulgara - si legge nell'articolo -. L'iniziativa promossa dai Radicali di Marco Pannella aveva ottenuto il 90,3 dei consensi e avrebbe dovuto decretare la fine delle trasfusioni a vantaggio dei segretari amministrativi di movimenti grandi e piccoli. Invece no: nonostante quel voto, i cittadini hanno continuato a pagare per sovvenzionare la politica".
"Nel disprezzo della volontà popolare espressa dal referendum, la corsa all'oro di Stato è proseguita ed addirittura aumentata - si legge ancora -. Sommando al denaro per gli organigrammi di partito quello per i loro organi: fondi a go-go erogati a favore dei cosiddetti giornali organi di partito, come la cara vecchia 'Unità' del Pci-Pds-Ds, il 'Campanile nuovo' dell'Udeur di Clemente Mastella, la 'Padania' di Umberto Bossi, il 'Foglio' di Giuliano Ferrara e le altre decine di testate di partiti e movimenti spesso fantasma o appositamente creati che, nello stesso periodo, da soli, secondo una stima dell''Espresso', in quella torta di tre miliardi valgono circa 600 milioni di euro".
Chi ha incassato di più? Secondo la stima del settimanale "la fare la parte del leone è stato proprio colui che da sempre sostiene di essere sceso in campo per affrancare gli italiani dai partiti-parassiti: l'attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La creatura da lui fondata nel 1994, Forza Italia, risulta infatti in testa alla lista dei beneficiati con oltre 638 milioni di euro di rimborsi elettorali incassati, pari a mille 235 miliardi di lire".
"Più complesso decifrare le geometrie finanziarie della sinistra - conclude l'Espresso -. In tre anni il Partito Democratico ha maturato ben 253 milioni di euro, frutto soprattutto delle ultime politiche. In più ci sono quelli del Pds-Ds con 184 milioni di euro alla voce 'contributi dello Stato per rimborso delle spese elettorali'. In casa Fini prima delle ultime turbolenze era invece facile fare i calcoli: 237 milioni. Al settimo posto c'è poi l'Udc di Pier Ferdinando Casini con i suoi quasi 114 milioni, seguita da Rifondazione comunista che, a dispetto delle traballanti fortune elettorali che l'hanno vista sparire dalla scena parlamentare nel 2008, in tre lustri ha raccolto 105 milioni di euro, mentre Lega e Margherita vantano rispettivamente 102 e 85 milioni di euro".



Non è questione di potere o di chissà quali profondi aspirazioni.
E' solamente tutto per il vil denaro.
Truffe, ladrocinii, benefit assurdi.
Alla fine della fiera tutto si riduce al soldo...........

...........zitta e paga.

Uh-oh!!! Siamo al divorzio Berlusca-Fini (era nell'aria).

vedi tu come ci siamo ridotti........a dover sperare in Fini........

Vale82 ha scritto:vedi tu come ci siamo ridotti........a dover sperare in Fini........

Beh, sinceramente, se destra deve essere, preferirei essere rappresentata da Fini piuttosto che da Berlusconi o un leghista. Il fatto è che nemmeno Fini può contare su una grossa forza, almeno al nord... e il suo sarà l'ennesimo partito di opposizione al Baraccone delle Libertà.

Bea ha scritto:

Vale82 ha scritto:vedi tu come ci siamo ridotti........a dover sperare in Fini........

Beh, sinceramente, se destra deve essere, preferirei essere rappresentata da Fini piuttosto che da Berlusconi o un leghista. Il fatto è che nemmeno Fini può contare su una grossa forza, almeno al nord... e il suo sarà l'ennesimo partito di opposizione al Baraccone delle Libertà.

mi trovi perfettamente d'accordo, figuriamoci........la mia era solo una riflessione amara sull'insussistenza di alternative

è il "se destra deve essere" come condizione a quanto pare ineliminabile il problema........

Finché la sinistra si ostinerà a cercare l'appoggio dei centristi cattolici non sarà un interlocutore valido: io li voto, ma altroché tapparmi il naso, cazzo! La sinistra, all'80%, non fa politica di sinistra. Punto.

ma sembra che Fini abbia modificato molte idee, assumendo posizioni moderate e di legalità nel tempo, pare anche per l'influenza della nuova compagna che non é esattamente di destra.
Insomma vedaimo se lo scacco al re va in porto. Sto cercando di capire Bersani? Anche dopo aver ascoltato Letta l'altra sera sono perplessa.

guarda a prescindere dal dopo (che non è che non mi preoccupi.....) se davvero riescono a mandarlo a casa finchè non è ancora riuscito a riscriversi la Costituzione a suo piacimento direi che è una gran cosa, considerando che poi non aspetterà altro che Napolitano alzi il culo dalla poltrona......

Bea ha scritto:Finché la sinistra si ostinerà a cercare l'appoggio dei centristi cattolici non sarà un interlocutore valido: io li voto, ma altroché tapparmi il naso, cazzo! La sinistra, all'80%, non fa politica di sinistra. Punto.

Dipende da cosa intendi per "cercare l'appoggio", secondo me infatti oggi la sinistra deve saper parlare anche con i cattolici, anzi questa frase non è neanche corretta perchè presuppone comunque una contrapposizione: la sinistra oggi ha proprio al suo interno una buona componente cattolica, non vedo dove sia il problema. Molti cattolici ancora non votano a sinistra proprio per colpa di questo atteggiamento mentale "sinistra=comunista=anti cattolico" Secondo me è un po' anacronistico..

Vale82 ha scritto:guarda a prescindere dal dopo (che non è che non mi preoccupi.....) se davvero riescono a mandarlo a casa finchè non è ancora riuscito a riscriversi la Costituzione a suo piacimento direi che è una gran cosa, considerando che poi non aspetterà altro che Napolitano alzi il culo dalla poltrona......

concordo pienamente

Lavinia, io intendo dire che c'è grossa necessità di un'alternativa laica (laica, non laicista), ma realmente LAICA, che non sia intimorita dai diktat del Vaticano nel fare politica. Che ancora si discuta sulla liceità di diritti acquisiti oramai da quasi 50 anni è assurdo. Che una donna non possa scegliere una modalità meno traumatica e invasiva per un'interruzione di gravidanza, per esempio, è un assurdo. Chi ha assistito ad un'interruzione di gravidanza volontaria SA che non è una passeggiata, dal punto di vista psicologico. Che i diritti di una realtà sempre più presente come quelli delle coppie di fatto vengano bellamente ignorati è un altro esempio. E questi sono esempi assolutamente trasversali a tutte le forze politiche. E derivano dall'ingerenza vaticana nella nostra politica.

Concordo che una visione veteropolitica non sia costruttiva, alla Don Camillo e Peppone, per intenderci, anche perché in questa visione i diritti delle minoranze (che poi, come nel caso delle coppie conviventi, minoranze non sono) non verrebbero cagati da nessuno, nemmeno a sinistra... ma il non rendersi conto che una realtà che sta prendendo sempre più piede è quella, per esempio, di due donne con pensione minima che decidono di mettere assieme i loro pochi beni e andare a vivere assieme per avere almeno un tenore di vita accettabile, e che queste persone hanno DIRITTO a determinati benefit, in un Paese che sta diventando sempre più vecchio e povero, è nascondere la testa dentro la sabbia...

Eppure la gente non sembra rendersi conto di queste cose e pochissimi li spingono a riflettere su questo. I politici se ne sbattono, il Vaticano tuona anatemi e tutti si cagano in mano.

Bea, you are absofuckinglutally right!!!

Sì, in effetti ci sono ancora un po' di nodi da sciogliere, la nuova sinistra deve ancora trovare una sua identità ben definita in tutti gli aspetti. All'interno della sinistra sono sicuramente le cosiddette "questioni etiche" e "bio-etiche" a destare problemi tra componente cattolica e non.....per questo bisogna lavorare tanto insieme e trovare un terreno comune per creare un'alternativa laica.

il problema é a monte dove c'é scritto tutto questo?
L'errore é logico su questioni come aborto, divorzio, eutanasia ecc non si può continuare a paralre di destra e sinistra.
Male che vada di cattolici e non cattolici. Ma debbono essere aborti o non abortisti di destra come di sinistra. Laicità di destra e di sinistra, cattolicesimo (o sceglietevi un'altra religione che per me fa uguale), di sinistra e di destra.
Non vi é coincidenza insiemistica: Non tutti i cattolici sono di destra . Non tutti i laici stanno a sinistra. Nè così dovrebbe essere.
La coincidenza di cui parla Bea é purtroppo Storia, ma su queste faccende che riguardano la persona è errata al contrapposizione destra-sinistra. Le persone debbono concentrarsi sul problema come si fece per il divorzio, l'aborto ecc.
Questo vale anche per altri valori non posso pensare ad es. che la solidarietà sai solo un valore di sinistra. Cosa vuol dire sinistra? Io non lo so rispetto al passato. Per questo Bea parla di forza laica. Ma è giusto contrapporre una destra cattolica ad una sinistra laica? L'errore per me sta qui.E'una distinzione claustrofobica.

Quello che purtroppo mi capita di vedere spesso è , da una parte (componente atea e un po' "vecchio stampo" della sinistra) e dall'altra (componente cattolica, soprattutto quella bigotta e quella "ufficiale"), un atteggiamento estremista e di difesa a oltranza delle proprie posizioni senza tentare neanche per un attimo di liberarsi dei propri schemi e di provare a ragionare insieme. Credo che si dovrebbe recuperare, se mai c'è stata, la capacità di dialogare, di discutere senza pregiudizi, di mettersi nei panni dell'altro per trovare una posizione comune, nel rispetto di tutti. Non credo siano solo belle parole, penso sia possibile.

sophia ha scritto:il problema é a monte dove c'é scritto tutto questo?
L'errore é logico su questioni come aborto, divorzio, eutanasia ecc non si può continuare a paralre di destra e sinistra.
Male che vada di cattolici e non cattolici. Ma debbono essere aborti o non abortisti di destra come di sinistra. Laicità di destra e di sinistra, cattolicesimo (o sceglietevi un'altra religione che per me fa uguale), di sinistra e di destra.
Non vi é coincidenza insiemistica: Non tutti i cattolici sono di destra . Non tutti i laici stanno a sinistra. Nè così dovrebbe essere.
La coincidenza di cui parla Bea é purtroppo Storia, ma su queste faccende che riguardano la persona è errata al contrapposizione destra-sinistra. Le persone debbono concentrarsi sul problema come si fece per il divorzio, l'aborto ecc.
Questo vale anche per altri valori non posso pensare ad es. che la solidarietà sai solo un valore di sinistra. Cosa vuol dire sinistra? Io non lo so rispetto al passato. Per questo Bea parla di forza laica. Ma è giusto contrapporre una destra cattolica ad una sinistra laica? L'errore per me sta qui. E'una distinzione claustrofobica.

Sono d'accordo con te. Eppure per tanti è ancora così e, aggiungo, che molti politici ci marciano sopra per prendere voti e pure la Chiesa (o almeno alcuni suoi componenti) spesso tenta ancora di far passare questa idea, bah!

C'é stata coincidenza parziale solo storica strumentalizzata ed indotta da ogni parte.
poi guarda su alcune cose per qaunto si possa propugnare il dialogo esiste soltanto un possibile punto d'arrivo: La libertà.
Il rispettto della libertà di coscienza ed autodeterminazione dell'altro per me é prioriataria anche rispetto al dialogo. Se da una parte e dall'altra ci si ostina ad imporre non si va da nessuna parte.

sophia ha scritto:C'é stata coincidenza parziale solo storica strumentalizzata ed indotta da ogni parte.
poi guarda su alcune cose per qaunto si possa propugnare il dialogo esiste soltanto un possibile punto d'arrivo: La libertà.
Il rispettto della libertà di coscienza ed autodeterminazione dell'altro per me é prioriataria anche rispetto al dialogo. Se da una parte e dall'altra ci si ostina ad imporre non si va da nessuna parte.

Concordo ancora. Il dialogo però è indispensabile per fare una buona politica, è lo strumento principe atttraverso cui arrivare al punto comune, per proporre un programma credibile, condiviso da tutto il partito, pur nel rispetto della libertà di coscienza di ognuno.

Ma infatti continuo a ripetere che è trasversale... cioè comune a tutte le forze politiche.

Se un domani un Fini mi venisse a dire che garantisce LAICITA', diritti alle minoranze, libertà per quanto riguarda le scelte individuali, attenzione per quanto riguarda le nuove realtà come le coppie di fatto e se mi garantisse una politica interna ed estera accettabile... beh, io lo voterei anche se "di destra"... chissene delle definizioni! Anche perché non c'è una sinistra credibile e propositiva, c'è questo enorme Centro più o meno diviso fra centro-destra e centro-sinistra... ma fondamentalmente centro e basta. E il centro è prono al Vaticano... c'è poco da fare.