La TV da guardare
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Re: La TV da guardare
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-4e02a2ec-4046-486f-b7b2-54b8a5ab86ab-podcast.html?refresh_ce
Se ve volete n po' perdere tra divagassioni tra classica middle-europea, operetta-musical brodway, jazze-mprovvisarolo et infine su quanto sia attiguo Freddy Chopin con la bossanova brasileira...
http://www.rai.it/dl/audio/1315816543725tra_jazz_e_musica_classica_con_stefano_bollani__seconda_parte2011_09_11.ram
Per chi ha la vecia abitudine di ascoltare la radio pre-dormita...scaricatevi il podcast e vedrete che v'addormenterete senza l'incubi quotidiani di spreedd e crucchi severi alle carcagna..
Sempre se avete la sveglia douce il sabato e domenica mattina...tra le nove e mezz e le dieci e mezzo de matina...Lezioni di musica..il prossimo finesettimana per es. m'aspetta Paolo Fresu
Tornando al tema Moseca, mprovvisazione et brandelli de legami qua e là sull'oceano intercontinentale....se sor Bollani trasferisse ciò in quei 50minuti tv avesse attinenza a ciò...anche il rammentare Bernstein divulgatore de moseca coll'orchestra appress...e l'importanza della giocosità e della fanciullezza compositoria.....
beh è un bel panorama ....altro che Sirie,Miette, Lapi, Arise e soci vari..
babbè..non ve ne impipa na cippalappa.....io vi lasso i links ...poi ognuno se sollazza con ciò che piu' gli s'avvicina
Se ve volete n po' perdere tra divagassioni tra classica middle-europea, operetta-musical brodway, jazze-mprovvisarolo et infine su quanto sia attiguo Freddy Chopin con la bossanova brasileira...
http://www.rai.it/dl/audio/1315816543725tra_jazz_e_musica_classica_con_stefano_bollani__seconda_parte2011_09_11.ram
Per chi ha la vecia abitudine di ascoltare la radio pre-dormita...scaricatevi il podcast e vedrete che v'addormenterete senza l'incubi quotidiani di spreedd e crucchi severi alle carcagna..
Sempre se avete la sveglia douce il sabato e domenica mattina...tra le nove e mezz e le dieci e mezzo de matina...Lezioni di musica..il prossimo finesettimana per es. m'aspetta Paolo Fresu
Tornando al tema Moseca, mprovvisazione et brandelli de legami qua e là sull'oceano intercontinentale....se sor Bollani trasferisse ciò in quei 50minuti tv avesse attinenza a ciò...anche il rammentare Bernstein divulgatore de moseca coll'orchestra appress...e l'importanza della giocosità e della fanciullezza compositoria.....
beh è un bel panorama ....altro che Sirie,Miette, Lapi, Arise e soci vari..
babbè..non ve ne impipa na cippalappa.....io vi lasso i links ...poi ognuno se sollazza con ciò che piu' gli s'avvicina
Re: La TV da guardare
Da Lennon alla Winehouse
Un libro sulle morti premature dei più grandi miti del rock ha ispirato un programma in 10 puntate. Il cui debutto è previsto per stasera alle 23.25 su Rai 2 di Katia Brega
Il libro "Delitti Rock". Da Robert Johnson a Michael Jackson: 200 indagini sulla scena del crimine" di Ezio Guaitamacchi (Arcana Ed., 460 pp., 18,50 euro) ha appassionato talmente tanti lettori che stasera, alle 23.25 su Rai 2, debutterà un programma a lui ispirato. Il titolo resta "Delitti Rock" e a condurre la trasmissione sarà l'attore Massimo Ghini. Con lui, di volta in volta, ci saranno diversi esperti sul personaggio della puntata. Ecco i protagonisti delle 10 puntate: John Lennon e Michael Jackson assieme a Elvis Presley, Luigi Tenco e Brian Jones, Jimi Hendrix e Kurt Cobain, Sid & Nancy (Sex Pistols) e Janis Joplin, Jim Morrison e Amy Winehouse. Ovviamente nel libro vengono analizzate in modo minuzioso molte più morti misteriose, proprio a partire dalle scene del crimine. Molte di queste tragedie sono accomunate dal numero 27: inteso come gli anni in cui la maggior parte dei miti del rock sono scomparsi per incidenti, overdose, violenze e omicidi.
(19 settembre 2011)
http://d.repubblica.it/argomenti/2011/09/19/news/delitti_rock_libro_e_programma_rai_2-518091/index.html
Un libro sulle morti premature dei più grandi miti del rock ha ispirato un programma in 10 puntate. Il cui debutto è previsto per stasera alle 23.25 su Rai 2 di Katia Brega
Il libro "Delitti Rock". Da Robert Johnson a Michael Jackson: 200 indagini sulla scena del crimine" di Ezio Guaitamacchi (Arcana Ed., 460 pp., 18,50 euro) ha appassionato talmente tanti lettori che stasera, alle 23.25 su Rai 2, debutterà un programma a lui ispirato. Il titolo resta "Delitti Rock" e a condurre la trasmissione sarà l'attore Massimo Ghini. Con lui, di volta in volta, ci saranno diversi esperti sul personaggio della puntata. Ecco i protagonisti delle 10 puntate: John Lennon e Michael Jackson assieme a Elvis Presley, Luigi Tenco e Brian Jones, Jimi Hendrix e Kurt Cobain, Sid & Nancy (Sex Pistols) e Janis Joplin, Jim Morrison e Amy Winehouse. Ovviamente nel libro vengono analizzate in modo minuzioso molte più morti misteriose, proprio a partire dalle scene del crimine. Molte di queste tragedie sono accomunate dal numero 27: inteso come gli anni in cui la maggior parte dei miti del rock sono scomparsi per incidenti, overdose, violenze e omicidi.
(19 settembre 2011)
http://d.repubblica.it/argomenti/2011/09/19/news/delitti_rock_libro_e_programma_rai_2-518091/index.html
violablu- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: La TV da guardare
e monsù crapapelada..
Bollani invitami NonnoLino nzicchè mandà mezz minuto de videos
e mentr'Irena cantava, io pensava "ma la prox volta fai conflitto di interessi e nvitami la mogliera toia..Petra dov'è?
Re: La TV da guardare
Visto.
Bravo Bollani, come divulgatore deve lavorare ancora un po' ma quando mette le mani sul pianoforte è magico.
Trovo insulsa come sempre la sorella Guzzanti n.3
Bravo Bollani, come divulgatore deve lavorare ancora un po' ma quando mette le mani sul pianoforte è magico.
Trovo insulsa come sempre la sorella Guzzanti n.3
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Data d'iscrizione : 14.02.10
Re: La TV da guardare
Il limite di Bollani-divulgatore in tv (pubblico generalista)è che non ha sempre presente di parlare con persone che probabilmente poco/nulla sanno delle origini del jazz, di rag-time, di emigranti di lusso europei (Gershwin o Weill & co...), di blues malinconico-nostalgico, di ritimica o di improvvisazione in musica.
E' stato chiarissimo nello spiegare la differenza tra un "errore di esecuzione" rispetto ad una partitura fissa (della classica in primis) e della maggior tolleranza del jazz per gli errori sonoro-armonici (perchè gran parte di chi suonava imparava ad orecchio gli strumenti, come i complessi bandistici da noi per es...). Quella maggior tolleranza ha aperto le vie all'improvvisazione e al richiamo del cosiddetto "canovaccio" musicale, ossia l'abilità di improvvisare simile a quella dei guitti-saltimbanc'attori della commedia dell'arte.
Sull'arrivo Jazz in Italy - negli anni-fascismo - è andato tropp tropp rapido accennando soltanto alle novità-testo e ritmiche che quel genere comportò....su Rabagliati e Otto poteva certo spendere qualche minutiello in piu'..
Sono d'accordo con Nonhoetà sull'inutilità della presenza della presentatrice-distraente (Guzzanti 3) perchè occorre sì la presenza di un non addetto ai lavori, capace di contrappuntare e soprattutto mantenere in riga le divagazioni ampie del Bollani, ma questa (la Guzzanti ter) non è la scelta doc.
Il punto di maggior "noia" per me è stata la lettura-tipo traduzione letterale alla test de cane del testo canzone di Madonna (papà don't preach). I punti più alti, musicalmente parlando, li ho indicati nel post del mezzodì
M'aspetto che la Guzzanti faccia la vallettamuta, stile Campagnoli...e che Stefanin si prefissi PRIMA gli argomenti-cardine da trattare, anche riducendoli ma dedicando ad ognuno almeno un paio di minutos perchè un pubblico generalista - non proprio sapiente in materia - ha bisogno della scaletta-PieroAngela, specie se gli parli alla soglia di mezzanotte dopo che si è frullato il neurone con il campionato della pelota.
Ribadisco l'auspicio-ospite: Invitame NonnoLino e magari scambiate tre chiacchiere sui Gufi de Milan (Svampitell e soci)
E' stato chiarissimo nello spiegare la differenza tra un "errore di esecuzione" rispetto ad una partitura fissa (della classica in primis) e della maggior tolleranza del jazz per gli errori sonoro-armonici (perchè gran parte di chi suonava imparava ad orecchio gli strumenti, come i complessi bandistici da noi per es...). Quella maggior tolleranza ha aperto le vie all'improvvisazione e al richiamo del cosiddetto "canovaccio" musicale, ossia l'abilità di improvvisare simile a quella dei guitti-saltimbanc'attori della commedia dell'arte.
Sull'arrivo Jazz in Italy - negli anni-fascismo - è andato tropp tropp rapido accennando soltanto alle novità-testo e ritmiche che quel genere comportò....su Rabagliati e Otto poteva certo spendere qualche minutiello in piu'..
Sono d'accordo con Nonhoetà sull'inutilità della presenza della presentatrice-distraente (Guzzanti 3) perchè occorre sì la presenza di un non addetto ai lavori, capace di contrappuntare e soprattutto mantenere in riga le divagazioni ampie del Bollani, ma questa (la Guzzanti ter) non è la scelta doc.
Il punto di maggior "noia" per me è stata la lettura-tipo traduzione letterale alla test de cane del testo canzone di Madonna (papà don't preach). I punti più alti, musicalmente parlando, li ho indicati nel post del mezzodì
M'aspetto che la Guzzanti faccia la vallettamuta, stile Campagnoli...e che Stefanin si prefissi PRIMA gli argomenti-cardine da trattare, anche riducendoli ma dedicando ad ognuno almeno un paio di minutos perchè un pubblico generalista - non proprio sapiente in materia - ha bisogno della scaletta-PieroAngela, specie se gli parli alla soglia di mezzanotte dopo che si è frullato il neurone con il campionato della pelota.
Ribadisco l'auspicio-ospite: Invitame NonnoLino e magari scambiate tre chiacchiere sui Gufi de Milan (Svampitell e soci)
Re: La TV da guardare
Quoto Canta
Io inviterei anche Renato Sellani e Franco Cerri
Io inviterei anche Renato Sellani e Franco Cerri
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: La TV da guardare
zi zi ci sono diversi musicisti giazze italiani di età diverse anche...potrebbe invitare ad es. il sax Cafiso...o un batterista ricciuto sempre siciliano che porc miseria non mi ricordo il cognome adesso...che hanno meno di 30 anni e suonano con altri "vecchietti" bandaroli all'estero oltre che in Italy....perchè sarebbe quantomeno utile far sapere che la musica non si esaurisce nei trallàllà e gli "ecco a voi..tv"
Re: La TV da guardare
canta la irena è amica sua da tantissimo.E' a un suo concerto che ha conosciuto la moglie petra...
inviterà i suoi amici e gli artisti coi quali collabora da anni.. da i visionari( uno con lui ne il dottor jembè per esempio) sino ai puristi come rava e quelli meno puri come fresu...
Caterina Guzzanti è Finalmente una buona alternativa alle balivo e Filippe della rete pubblica.
me lo vedo, canta, solo oggi perchè ho avuto una settimana piena di alternative alla tv... Grazie per avermelo ricordato!
inviterà i suoi amici e gli artisti coi quali collabora da anni.. da i visionari( uno con lui ne il dottor jembè per esempio) sino ai puristi come rava e quelli meno puri come fresu...
Caterina Guzzanti è Finalmente una buona alternativa alle balivo e Filippe della rete pubblica.
me lo vedo, canta, solo oggi perchè ho avuto una settimana piena di alternative alla tv... Grazie per avermelo ricordato!
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La TV da guardare
la storia nel jazz in Italia passa da gente come Patruno, Sellani e Cerri, gli ultimi due tengono ancora concerti che vanno sold out. Sarebbe bello un confronto fra la vecchia e la nuova generazione magari in un happening musicale, per fortuna la musica non è una questione d'età
La controinidicazione alla presenza della guzzanti per me è relativa a questa trasmissione no a un contesto televisivo generale
La controinidicazione alla presenza della guzzanti per me è relativa a questa trasmissione no a un contesto televisivo generale
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: La TV da guardare
visto e davvero peccato che vada in onda per i nottambuli con problemi di insonnia...
Semplice ed efficace Bollani nel tentativo di spiegare cosa sia il jazz e parlare di musica sintetizzando e semplificando per tutti.
L'ho trovato visibilmente emozionato( anche la guzzanti) e irene grandi continua a non piacermi, ma la spiegazione di maramao( maramaldo/ferrucci) crapa pelata così come gli omaggi ai luttazzi e rabagliati mi hanno aiutato a dimenticarla.
La traduzione da google traduttore di papa don't preach l'ho trovata fantastica come introduzione a quel blocco.
Fantastico il parallelo con la commedia dell'arte e il passaggio sul leit motiv.
Poi ho goduto tantissimo per la citazione di Boris fatta da Stefano...
Semplice ed efficace Bollani nel tentativo di spiegare cosa sia il jazz e parlare di musica sintetizzando e semplificando per tutti.
L'ho trovato visibilmente emozionato( anche la guzzanti) e irene grandi continua a non piacermi, ma la spiegazione di maramao( maramaldo/ferrucci) crapa pelata così come gli omaggi ai luttazzi e rabagliati mi hanno aiutato a dimenticarla.
La traduzione da google traduttore di papa don't preach l'ho trovata fantastica come introduzione a quel blocco.
Fantastico il parallelo con la commedia dell'arte e il passaggio sul leit motiv.
Poi ho goduto tantissimo per la citazione di Boris fatta da Stefano...
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La TV da guardare
la guzzanti di solito ha una spalla( il fratello, la sorella, renè... ) è chiaramente un cambio importante e bollani non è un attore e vanno a braccio e si vede... alle volte funzionano altre sono siparietti sciapi...
Era tesa e si vedeva parecchio.
Il suo è il ruolo di chi alleggerisce un programma" semidivulgativo", o almeno fa da contrappeso alle lezioni di musica di un maestro del genere.
Bollani da solo non avrebbe retto, serviva una spalla non istituzionale, che interpretasse il comune non cultore di musica jazz anche un po' cafone e pigliaculo.
Gli autori sono 5 e per ora pochi guizzi ...
F4 anche per loro!?
Era tesa e si vedeva parecchio.
Il suo è il ruolo di chi alleggerisce un programma" semidivulgativo", o almeno fa da contrappeso alle lezioni di musica di un maestro del genere.
Bollani da solo non avrebbe retto, serviva una spalla non istituzionale, che interpretasse il comune non cultore di musica jazz anche un po' cafone e pigliaculo.
Gli autori sono 5 e per ora pochi guizzi ...
F4 anche per loro!?
lepidezza- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La TV da guardare
....e infatti per me la controparte "gnorante" dovrebbe essere altro....
un nome per tutti: Hai presente Vianello quando detestava i balletti del varietà, specie se a ballare c'era Sandrina?...
e che Vianello non fece figli....e se sente in tv...ahhhh se se sente
un nome per tutti: Hai presente Vianello quando detestava i balletti del varietà, specie se a ballare c'era Sandrina?...
e che Vianello non fece figli....e se sente in tv...ahhhh se se sente
Re: La TV da guardare
ho visto che il gioco di Mammuccari è stato trombato dopo una sola settimana.
questa sera su Italia 1 c'è Kung Fu Panda
questa sera su Italia 1 c'è Kung Fu Panda
piedonex- Admin Piedonex
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Re: La TV da guardare
promemoria
stasera 2^ puntata di "Sostiene Bollani" Rai 3 h 23.50 circa http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-d748dd2e-3354-403d-8d91-ab6fc298e3a5.html
ospiti i Musica Nuda (Spinetti&Magoni), Funk off, Peppe Servillo
http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-6305cab9-193b-4166-85cf-c4804ca79674.html
eneri diversi, ma un solo nome: “musica”. Stefano Bollani prosegue il suo viaggio alla scoperta dei linguaggi delle sette note. Ad accompagnarlo in questo viaggio – oltre all’“apprendista” Caterina Guzzanti con le sue incursioni – t<b>re ospiti che con Bollani “declinano” la musica in modi diversi: la marching band dei Funk Off, Peppe Servillo e il duo Petra Magoni - Ferruccio Spinetti.</b>
La residente band è formata, come sempre, da Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria - i due musicisti che con Bollani formano il Danish Trio.
La serata può essere seguita anche in live streaming, mentre sulla pagina Facebook “Sostiene Bollani” i fan e gli appassionati possono commentare in diretta gli sketch, i monologhi e le esibizioni proposte dai conduttori e dai loro ospiti.
Chi volesse partecipare in qualità di pubblico al programma può scrivere a stefanobollani@rai.it e prenotarsi per le successive domeniche.
stasera 2^ puntata di "Sostiene Bollani" Rai 3 h 23.50 circa http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-d748dd2e-3354-403d-8d91-ab6fc298e3a5.html
ospiti i Musica Nuda (Spinetti&Magoni), Funk off, Peppe Servillo
http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-6305cab9-193b-4166-85cf-c4804ca79674.html
eneri diversi, ma un solo nome: “musica”. Stefano Bollani prosegue il suo viaggio alla scoperta dei linguaggi delle sette note. Ad accompagnarlo in questo viaggio – oltre all’“apprendista” Caterina Guzzanti con le sue incursioni – t<b>re ospiti che con Bollani “declinano” la musica in modi diversi: la marching band dei Funk Off, Peppe Servillo e il duo Petra Magoni - Ferruccio Spinetti.</b>
La residente band è formata, come sempre, da Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria - i due musicisti che con Bollani formano il Danish Trio.
La serata può essere seguita anche in live streaming, mentre sulla pagina Facebook “Sostiene Bollani” i fan e gli appassionati possono commentare in diretta gli sketch, i monologhi e le esibizioni proposte dai conduttori e dai loro ospiti.
Chi volesse partecipare in qualità di pubblico al programma può scrivere a stefanobollani@rai.it e prenotarsi per le successive domeniche.
miniatina- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La TV da guardare
visto minia...
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Re: La TV da guardare
http://www.giornalettismo.com/archives/151933/perche-il-tg3-sciopera/
26 settembre 2011
I giornalisti della terza rete denunciano alcune scelte della Rai. Ecco quali
L’assemblea del Tg3 – fanno sapere i comunicati diramati dall’organismo – protesta contro le scelte di palinsesto che, penalizzando Linea Notte, hanno provocato un vuoto nella fascia serale. I giornalisti inizieranno, da stasera, uno sciopero delle firme per chiedere che “al posto di meri riempitivi, venga programmata una seconda serata in sintonia con la tradizione della rete che in quello spazio vanta un pubblico consolidato”.
SANTORO E DANDINI CACCIATI - I giornalisti annunciano, inoltre, di avere incaricato il comitato di redazione di programmare una giornata di sciopero da attuare di concerto con l’Usigrai. Il comitato di redazione del Tg3 definisce, infatti, “autolesionistiche” le scelte di palinsesto “che hanno fatto perdere all’Azienda gli ascolti di Annozero, Vieni via con Me e Parla con me, con mancati introiti in termini di pubblicità per diversi milioni di euro, adesso tocca al Tg3″. L’Assemblea del Tg3 ritiene “inaccettabili le scelte di palinsesto sulla seconda serata della terza rete: repliche e telefilm che di fatto danneggiano gravemente gli ascolti di Linea Notte. Ennesima dimostrazione degli effetti del conflitto di interessi sulla gestione dell’Azienda”. Pertanto, si legge in un comunicato, “l’Assemblea conferisce mandato al Cdr di programmare una giornata di sciopero da attuare di concerto con l’Usigrai. Inoltre, per protesta, a partire dall’edizione odierna di Linea Notte, i giornalisti del Tg3 ritireranno le firme dai servizi realizzati”.
TGR E RAI NEWS RIDIMENSIONATI - In mattinata tutti i comitati di redazione della Rai, di Tg1, Tg2, Tg3, Giornale Radio, Gr Parlamento, Rai Parlamento, Televideo, Rai International, Rai Sport e Ufficio Stampa, in mattinata si sono detti “sono al fianco delle redazioni di Rainews e della TgR nel loro primo giorno di sciopero delle firme per protestare contro un progetto che snatura l’all-news e accentra e svilisce l’informazione regionale”.
.................
Io avrei, anzicchè piazzare Lineanotte alle 23 quando ancora i programmi de prima soiree invernale non sono finiti..io avrei.. ...due tre programmi che da secoli vanno in onda agli orari post-marzulliani, anzicchè la replica della replica..della replica....
tanto, nicchia per nicchia...almeno pijassero la MIA de nicchia
26 settembre 2011
I giornalisti della terza rete denunciano alcune scelte della Rai. Ecco quali
L’assemblea del Tg3 – fanno sapere i comunicati diramati dall’organismo – protesta contro le scelte di palinsesto che, penalizzando Linea Notte, hanno provocato un vuoto nella fascia serale. I giornalisti inizieranno, da stasera, uno sciopero delle firme per chiedere che “al posto di meri riempitivi, venga programmata una seconda serata in sintonia con la tradizione della rete che in quello spazio vanta un pubblico consolidato”.
SANTORO E DANDINI CACCIATI - I giornalisti annunciano, inoltre, di avere incaricato il comitato di redazione di programmare una giornata di sciopero da attuare di concerto con l’Usigrai. Il comitato di redazione del Tg3 definisce, infatti, “autolesionistiche” le scelte di palinsesto “che hanno fatto perdere all’Azienda gli ascolti di Annozero, Vieni via con Me e Parla con me, con mancati introiti in termini di pubblicità per diversi milioni di euro, adesso tocca al Tg3″. L’Assemblea del Tg3 ritiene “inaccettabili le scelte di palinsesto sulla seconda serata della terza rete: repliche e telefilm che di fatto danneggiano gravemente gli ascolti di Linea Notte. Ennesima dimostrazione degli effetti del conflitto di interessi sulla gestione dell’Azienda”. Pertanto, si legge in un comunicato, “l’Assemblea conferisce mandato al Cdr di programmare una giornata di sciopero da attuare di concerto con l’Usigrai. Inoltre, per protesta, a partire dall’edizione odierna di Linea Notte, i giornalisti del Tg3 ritireranno le firme dai servizi realizzati”.
TGR E RAI NEWS RIDIMENSIONATI - In mattinata tutti i comitati di redazione della Rai, di Tg1, Tg2, Tg3, Giornale Radio, Gr Parlamento, Rai Parlamento, Televideo, Rai International, Rai Sport e Ufficio Stampa, in mattinata si sono detti “sono al fianco delle redazioni di Rainews e della TgR nel loro primo giorno di sciopero delle firme per protestare contro un progetto che snatura l’all-news e accentra e svilisce l’informazione regionale”.
.................
Io avrei, anzicchè piazzare Lineanotte alle 23 quando ancora i programmi de prima soiree invernale non sono finiti..io avrei.. ...due tre programmi che da secoli vanno in onda agli orari post-marzulliani, anzicchè la replica della replica..della replica....
tanto, nicchia per nicchia...almeno pijassero la MIA de nicchia
Re: La TV da guardare
a chi può interessare, questa sera da Fazio:
MUSICA
Ivano Fossati: "Con Decadancing
chiudo la mia carriera in musica"
Parlando del nuovo album a Che tempo che fa, il cantautore annuncia l'ultimo tour e l'addio alle scene. "Ho compiuto da poco 60 anni. Ho sempre pensato che, a questa età, avrei voluto fare altro. Non credo di poter aggiungere altro rispetto a quanto fatto finora"
di PAOLO GALLORI
Ivano Fossati: "Con Decadancing chiudo la mia carriera in musica"
ROMA - E' tempo di addii alle scene nel mondo della musica che conta. Addii pacati, meditati ma pur sempre dolorosi per il pubblico. A una settimana dall'annuncio via web con cui i R.E.M. 1 hanno salutato per sempre i fan, perché era arrivato il "momento", in Italia fa lo stesso Ivano Fossati, una delle espressioni più alte, moderne e raffinate del nostro cantautorato. Per dare l'annuncio, Fossati ha scelto l'incontro con Fabio Fazio a Che tempo che fa, in onda stasera su RaiTre.
Parlando del suo nuovo album, Decadancing, Fossati ha spiegato: "Ho pensato, non in questi due giorni, ma in due o tre anni, che dopo questo non farò altri dischi, altri concerti". "Fine della carriera?", ha chiesto Fabio Fazio al cantautore genovese. "Sì, è l'ultimo tour", ha risposto Fossati, aggiungendo che si tratta di "una decisione serena, presa in tanto tempo".
"Ho sempre pensato che, alla mia età, ho compiuto da poco 60 anni qualche giorno fa - ha proseguito Fossati - Ho sempre saputo che, raggiunta questa età, avrei voluto fare altro, avrei voluto cambiare". "Mi sono sempre chiesto se al prossimo disco avrei potuto garantire la stessa passione che mi ha portato fino a qui. Non credo che potrei ancora fare qualcosa che aggiunga altro rispetto a quello che ho
fatto fino ad ora. Ho pensato che la mia vita di artista sarebbe stata, d'ora in poi, quella di rappresentare me stesso".
Replicare se stessi, una trappola a cui poche star riescono a sottrarsi. Fossati, invece, dice no e si smarca da un futuro già scritto. Il suo sarà, comunque, un "lungo addio", perché sarà cantautore ancora per un po'. Il tempo di un album, Decadancing, in uscita il 4 ottobre, a cui dedicare parole e concerti. "Decadancing è quello che ho visto e continuo a vedere intorno a me, quello che mi sembra di aver capito in tutto questo tempo insieme agli altri", dice Fossati a proposito di un disco che presenterà domani a Milano, in un incontro con la stampa che, alla luce dell'annuncio a Che tempo che fa, sarà prevedibilmente animato.
Nell'occasione, Fossati parlerà anche di una fatica editoriale, che uscirà sempre il 4 ottobre da Rizzoli, che a questo punto della storia si ammanta di simboliche valenze. Tutto questo futuro, a cura di Renato Tortarolo, è il viaggio di Ivano a ritroso tra i ricordi, le persone, la musica e la vita. Elaborato dal cantautore, probabilmente, proprio nell'ottica che era arrivato il "momento". Se il futuro di Fossati adesso è una storia tutta nuova, quella vecchia, di storia, merita di essere raccontata. Così, prima di chiudersi la porta alle spalle, Fossati si è preso il tempo per parlare di sé e di un pezzo dell'Italia di ieri e di oggi, le canzoni come punto di partenza per ripercorrere le passioni e gli avvenimenti che hanno attraversato la sua generazione.
"Questa non è un'autobiografia - tiene a sottolineare Fossati - ma il racconto, forse anche incompleto, di oltre quarant'anni di musica. Ci sono alcuni dei dischi che mi hanno fatto crescere e ci sono gli strumenti con cui ho costruito le mie canzoni. Ci sono i miei amici. E' anche il racconto di come il mio futuro, del quale non mi curavo, sia diventato giorno dopo giorno, viaggio dopo viaggio, incontro dopo incontro, il mio presente e poi sia scivolato in buona parte alle mie spalle. Ma con leggerezza. E si sia lasciato trasformare nella canzone piccola e piena di speranza che dà il titolo a questo libro".
La speranza degli appassionati, ovviamente, è che nel futuro di Fossati ci sia ancora qualcosa da aggiungere alla sua storia in musica. Nel loro, di futuro, per ora vive la possibilità di applaudirlo ancora una volta in un tour che vivrà la sua speciale anteprima il 9 novembre al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Il Decadancing Tour di Fossati prenderà quindi il via l'ultima settimana di novembre e toccherà i migliori teatri italiani. Con una seconda parte a gennaio e febbraio 2012.
(02 ottobre 2011)
MUSICA
Ivano Fossati: "Con Decadancing
chiudo la mia carriera in musica"
Parlando del nuovo album a Che tempo che fa, il cantautore annuncia l'ultimo tour e l'addio alle scene. "Ho compiuto da poco 60 anni. Ho sempre pensato che, a questa età, avrei voluto fare altro. Non credo di poter aggiungere altro rispetto a quanto fatto finora"
di PAOLO GALLORI
Ivano Fossati: "Con Decadancing chiudo la mia carriera in musica"
ROMA - E' tempo di addii alle scene nel mondo della musica che conta. Addii pacati, meditati ma pur sempre dolorosi per il pubblico. A una settimana dall'annuncio via web con cui i R.E.M. 1 hanno salutato per sempre i fan, perché era arrivato il "momento", in Italia fa lo stesso Ivano Fossati, una delle espressioni più alte, moderne e raffinate del nostro cantautorato. Per dare l'annuncio, Fossati ha scelto l'incontro con Fabio Fazio a Che tempo che fa, in onda stasera su RaiTre.
Parlando del suo nuovo album, Decadancing, Fossati ha spiegato: "Ho pensato, non in questi due giorni, ma in due o tre anni, che dopo questo non farò altri dischi, altri concerti". "Fine della carriera?", ha chiesto Fabio Fazio al cantautore genovese. "Sì, è l'ultimo tour", ha risposto Fossati, aggiungendo che si tratta di "una decisione serena, presa in tanto tempo".
"Ho sempre pensato che, alla mia età, ho compiuto da poco 60 anni qualche giorno fa - ha proseguito Fossati - Ho sempre saputo che, raggiunta questa età, avrei voluto fare altro, avrei voluto cambiare". "Mi sono sempre chiesto se al prossimo disco avrei potuto garantire la stessa passione che mi ha portato fino a qui. Non credo che potrei ancora fare qualcosa che aggiunga altro rispetto a quello che ho
fatto fino ad ora. Ho pensato che la mia vita di artista sarebbe stata, d'ora in poi, quella di rappresentare me stesso".
Replicare se stessi, una trappola a cui poche star riescono a sottrarsi. Fossati, invece, dice no e si smarca da un futuro già scritto. Il suo sarà, comunque, un "lungo addio", perché sarà cantautore ancora per un po'. Il tempo di un album, Decadancing, in uscita il 4 ottobre, a cui dedicare parole e concerti. "Decadancing è quello che ho visto e continuo a vedere intorno a me, quello che mi sembra di aver capito in tutto questo tempo insieme agli altri", dice Fossati a proposito di un disco che presenterà domani a Milano, in un incontro con la stampa che, alla luce dell'annuncio a Che tempo che fa, sarà prevedibilmente animato.
Nell'occasione, Fossati parlerà anche di una fatica editoriale, che uscirà sempre il 4 ottobre da Rizzoli, che a questo punto della storia si ammanta di simboliche valenze. Tutto questo futuro, a cura di Renato Tortarolo, è il viaggio di Ivano a ritroso tra i ricordi, le persone, la musica e la vita. Elaborato dal cantautore, probabilmente, proprio nell'ottica che era arrivato il "momento". Se il futuro di Fossati adesso è una storia tutta nuova, quella vecchia, di storia, merita di essere raccontata. Così, prima di chiudersi la porta alle spalle, Fossati si è preso il tempo per parlare di sé e di un pezzo dell'Italia di ieri e di oggi, le canzoni come punto di partenza per ripercorrere le passioni e gli avvenimenti che hanno attraversato la sua generazione.
"Questa non è un'autobiografia - tiene a sottolineare Fossati - ma il racconto, forse anche incompleto, di oltre quarant'anni di musica. Ci sono alcuni dei dischi che mi hanno fatto crescere e ci sono gli strumenti con cui ho costruito le mie canzoni. Ci sono i miei amici. E' anche il racconto di come il mio futuro, del quale non mi curavo, sia diventato giorno dopo giorno, viaggio dopo viaggio, incontro dopo incontro, il mio presente e poi sia scivolato in buona parte alle mie spalle. Ma con leggerezza. E si sia lasciato trasformare nella canzone piccola e piena di speranza che dà il titolo a questo libro".
La speranza degli appassionati, ovviamente, è che nel futuro di Fossati ci sia ancora qualcosa da aggiungere alla sua storia in musica. Nel loro, di futuro, per ora vive la possibilità di applaudirlo ancora una volta in un tour che vivrà la sua speciale anteprima il 9 novembre al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Il Decadancing Tour di Fossati prenderà quindi il via l'ultima settimana di novembre e toccherà i migliori teatri italiani. Con una seconda parte a gennaio e febbraio 2012.
(02 ottobre 2011)
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: La TV da guardare
Quanti pensionamenti... cmq è lodevole rendersi conto di avere già dato il meglio di sè
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Re: La TV da guardare
nonhol'età ha scritto:Replicare se stessi, una trappola a cui poche star riescono a sottrarsi.
Penso che il chiudere con la carriera disco in prima persona non è detto coincida con la chiusura dell'esperienza come autore/collaborazione per altri che poi vanno in scena, sul mercato e blablablabla...
certo questi altri devono riaccendere le molle giuste.
Seguirò intervista tivvu e se passerà dalle mì parti, farò cucu' a teatro. Un'altra capa pensante che decide di staccarsi la spina...porca la ciccina
Re: La TV da guardare
Su un altro quotidiano c'era scritto che ha intenzione di trasferirsi in FRancia
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: La TV da guardare
comunque ieri alla radio ho sentito "decadancing"...
ma che merda é ???????
scusate OT
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bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: La TV da guardare
Adoro Fossati e sono dispiaciuta che se ne voglia andare in pensione, comunque un po' di smalto lo ha già perso, se non ci si ferma in tempo ci si riduce ad essere dei mestieranti anzichè degli artisti e ci vuol coraggio a scegliere di ritirarsi. Ritengo che a 60 anni chi può debba poter scegliere. Se viene dalle mie parti non so se andrò stavolta. Sono sempre andata a vederlo finora, ma gli addii mi intristiscono . Ancora più triste che voglia fuggire dall'Italia per andare in Francia, ma come dargli torto? Fossati resterà per sempre nella colonna sonora della mia vita...
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Re: La TV da guardare
anche nella mia........
nonhol'età- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: La TV da guardare
Info di servissio:
stasera - orario sempre per nottambuli, dopo 23.30, su Rai2 "Delitti Rock" si occupa di Lugi Tenco...immagino della tiritera sugli enigmi-suicidio...
qualcuno ha visto altre puntate della trasmissao, così mi faccio un'idea indiretta e decido se usare dvd-recorder o lasciarlo dormire il sonno del giusto?
Mi spiego meglio: se la trasmissione è tipo "secondo Tizia è andata così....e questi sono gli indizi...Secondo Caio è andata cosà.....e si dice di qua...e si dice di là...." non è ciò che m'interessa ssapè.
Se il fulcro è la "persona-artista" allora zì, e non vi sto a rispiegare perchè che già scrissi biribissi su Gigio ...
fateme savuar...
Su Fossati, non mi hanno encantado le due nuove canzoni che ho sentito....ossia odorano di già sentito-trito ....forse è per questo prosciugamento-artistico che il buon Ivano ha deciso l'"eclisse produzioni future" perchè dall'intervista Fazio si evince esattamente di cosa si vuole liberare: degli obblighi da "discografia": un cd ogni tot anni con conseguente obbligo tour conseguente....
Non vedo, almeno lo spero, qual sia l'impedimento eventuale per collaborazioni con altri ...o per fare la guest-star nei concerti altrui, quando e come glie pare...
Prima della fine-tour...ossia prima di Febbraio 2012, ci sarà una mono-puntata dedicheta a Ivano-Production da Monsu' Fazio....
tenere d'occhio data please, dovesse scapparmi il telecomand...
cià
stasera - orario sempre per nottambuli, dopo 23.30, su Rai2 "Delitti Rock" si occupa di Lugi Tenco...immagino della tiritera sugli enigmi-suicidio...
qualcuno ha visto altre puntate della trasmissao, così mi faccio un'idea indiretta e decido se usare dvd-recorder o lasciarlo dormire il sonno del giusto?
Mi spiego meglio: se la trasmissione è tipo "secondo Tizia è andata così....e questi sono gli indizi...Secondo Caio è andata cosà.....e si dice di qua...e si dice di là...." non è ciò che m'interessa ssapè.
Se il fulcro è la "persona-artista" allora zì, e non vi sto a rispiegare perchè che già scrissi biribissi su Gigio ...
fateme savuar...
Su Fossati, non mi hanno encantado le due nuove canzoni che ho sentito....ossia odorano di già sentito-trito ....forse è per questo prosciugamento-artistico che il buon Ivano ha deciso l'"eclisse produzioni future" perchè dall'intervista Fazio si evince esattamente di cosa si vuole liberare: degli obblighi da "discografia": un cd ogni tot anni con conseguente obbligo tour conseguente....
Non vedo, almeno lo spero, qual sia l'impedimento eventuale per collaborazioni con altri ...o per fare la guest-star nei concerti altrui, quando e come glie pare...
Prima della fine-tour...ossia prima di Febbraio 2012, ci sarà una mono-puntata dedicheta a Ivano-Production da Monsu' Fazio....
tenere d'occhio data please, dovesse scapparmi il telecomand...
cià
Re: La TV da guardare
Canta io hovisto la prima puntata di delitti rock.......ti consiglio di buttarti nelle braccia di Morfeo
Lo studio e l'impostazione vorrebbero far ricordare blunotte di Lucarelli, dico vorrebbero perchè rimane un'utopia. Poi Ghini fa l'attor giovane(mica tanto) tutto impostato come stesse recitando il Macbeth, il lavoro autorale è scadentissimo e quindi in soldoni: una ciofeca.
Per dirti, hanno fatto l'annuncio di una testimonianza choc sulla morte di Lennon.......bene, si trattava del medico di turno al pronto soccorso la sera in cui portarono il cantante, questi dice solamente che constatò la morte avvenuta per credo 4 colpi al petto e al braccio sinistro
Lo studio e l'impostazione vorrebbero far ricordare blunotte di Lucarelli, dico vorrebbero perchè rimane un'utopia. Poi Ghini fa l'attor giovane(mica tanto) tutto impostato come stesse recitando il Macbeth, il lavoro autorale è scadentissimo e quindi in soldoni: una ciofeca.
Per dirti, hanno fatto l'annuncio di una testimonianza choc sulla morte di Lennon.......bene, si trattava del medico di turno al pronto soccorso la sera in cui portarono il cantante, questi dice solamente che constatò la morte avvenuta per credo 4 colpi al petto e al braccio sinistro
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