L'EDICOLA DI SANREMO
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
sempre troppo credoathelas ha scritto:E quanto ci verrebbe a costare in soldoni tutto cio?
ANNA- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
ANNA ha scritto:sempre troppo credoathelas ha scritto:E quanto ci verrebbe a costare in soldoni tutto cio?
S'è parlato di 500 mila euro, ma mi sembra folle. E' probabile ci faccia lo sconto ma parli ampiamente delle cose sue per compensare.
Emmaris- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
http://www.mondadori.it/am/cover/so_pre.jpg
non so se già postato...
non so se già postato...
ottavia- Utente Residente: 150-500 Post
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
Da sorrisi e canzoni (ricopio)
Voglio una vita spericolata? No, un'ospitata.
Care lettrici, cari lettori, vi confesso che quando ho letto l'ormai discussa dichiarazione di Morgan sull'uso quotidiano di cocaina per combattere il suo mal di vivere non mi sono affatto stupito. In fondo, ho pensato, quelle frasi pronunciate in modo senza dubbio leggero facevano parte del suo personaggio da "artista maledetto" al quale da tempo ci aveva abituati. Sulla falsa riga di Jim Morrison, di Lou Reed o, perchè no?, del Vasco nazionale. Ma poi mi sono subito ricreduto. Quando? Quando Morgan ha smentito di aver mai pronunciato quelle dichiarazioni. Quel tornare sui suoi passi, molto probabilmente per le dure reazioni della Rai che lo avrebbero portato all'espulsione del Festival di Sanremo, non mi è molto piaciuto. Per carità, so bene che era doveroso: sappiamo le responsabilità che gravano sulle spalle di un personaggio pubblico. Per giunta su un argomento tanto delicato come quello della droga. Era necessario ribadire con forza e senza ombra che drogarsi fa male. Ma certamente chi fa della "vita spericolata" a sua bandiera non l'avrebbe mai fatto. Per non parlare della sua ospitata a "Porta a Porta". Beh senza scomodare Jim Morrison, neppure il Vasco di una volta si sarebbe mai seduto nel salotto buono di Rai Uno a cospargersi il capo di cenere. Sapete che vi dico? Che Morgan mi ricorda un po' Veronica del Grande Fratello. Ammicca, provoca, ma quando qualcuno la accusa di essere una ragazza facile scoppia a piangere. Se trasgressione deve essere, per lo meno che non sia solo mediatica. Alla prossima!
F.to: Alfonso Signorini
(ora lo posto anche sul topic di Morgan)
Voglio una vita spericolata? No, un'ospitata.
Care lettrici, cari lettori, vi confesso che quando ho letto l'ormai discussa dichiarazione di Morgan sull'uso quotidiano di cocaina per combattere il suo mal di vivere non mi sono affatto stupito. In fondo, ho pensato, quelle frasi pronunciate in modo senza dubbio leggero facevano parte del suo personaggio da "artista maledetto" al quale da tempo ci aveva abituati. Sulla falsa riga di Jim Morrison, di Lou Reed o, perchè no?, del Vasco nazionale. Ma poi mi sono subito ricreduto. Quando? Quando Morgan ha smentito di aver mai pronunciato quelle dichiarazioni. Quel tornare sui suoi passi, molto probabilmente per le dure reazioni della Rai che lo avrebbero portato all'espulsione del Festival di Sanremo, non mi è molto piaciuto. Per carità, so bene che era doveroso: sappiamo le responsabilità che gravano sulle spalle di un personaggio pubblico. Per giunta su un argomento tanto delicato come quello della droga. Era necessario ribadire con forza e senza ombra che drogarsi fa male. Ma certamente chi fa della "vita spericolata" a sua bandiera non l'avrebbe mai fatto. Per non parlare della sua ospitata a "Porta a Porta". Beh senza scomodare Jim Morrison, neppure il Vasco di una volta si sarebbe mai seduto nel salotto buono di Rai Uno a cospargersi il capo di cenere. Sapete che vi dico? Che Morgan mi ricorda un po' Veronica del Grande Fratello. Ammicca, provoca, ma quando qualcuno la accusa di essere una ragazza facile scoppia a piangere. Se trasgressione deve essere, per lo meno che non sia solo mediatica. Alla prossima!
F.to: Alfonso Signorini
(ora lo posto anche sul topic di Morgan)
Strawberry Fields- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
Morgan può sembrare quello che vuole fare il 'trasgressivo' solo a chi è paurosamente superficiale e ignorante (nel senso che ignora).
tolto l'argomento 'musica' Morgan ha trasmesso una serie di messaggi di una umanità, sensibilità e alto valore morale che la gente se li sogna.
Certo se tu non hai mai ascoltato nulla o non l'hai mai seguito, e poi vedi l'ombretto e lo smalto e il dito medio alzato, allora ovvio che poi spari stronzate.
tolto l'argomento 'musica' Morgan ha trasmesso una serie di messaggi di una umanità, sensibilità e alto valore morale che la gente se li sogna.
Certo se tu non hai mai ascoltato nulla o non l'hai mai seguito, e poi vedi l'ombretto e lo smalto e il dito medio alzato, allora ovvio che poi spari stronzate.
guenda- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
guenda ha scritto:Morgan può sembrare quello che vuole fare il 'trasgressivo' solo a chi è paurosamente superficiale e ignorante (nel senso che ignora).
Dai non ti piace l'articolo?
Lui voleva far l'ospitata .. d'altronde ne è proprio il tipo.
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
Strawberry Fields ha scritto:guenda ha scritto:Morgan può sembrare quello che vuole fare il 'trasgressivo' solo a chi è paurosamente superficiale e ignorante (nel senso che ignora).
Dai non ti piace l'articolo?
Lui voleva far l'ospitata .. d'altronde ne è proprio il tipo.
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No ma ora scrivo al suo giornale, vediamo.
guenda- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
e infatti Signorini per non prestarsi al gioco di Morgan non l'ha nemmeno messo in copertinaStrawberry Fields ha scritto:guenda ha scritto:Morgan può sembrare quello che vuole fare il 'trasgressivo' solo a chi è paurosamente superficiale e ignorante (nel senso che ignora).
Dai non ti piace l'articolo?
Lui voleva far l'ospitata .. d'altronde ne è proprio il tipo.
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ANNA- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
Signorini è uno sciacallo, dovrebbe avere il buon gusto di tacere, a maggior ragione quando non viene interpellato
Bess- Utente Aficionado: 501-2000 post
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
signorini disonora la categoria
ubik- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
non parlo di quella giornalistica, ovviamente
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
"Per essere magra sono finita in ospedale"
La Clerici su «Gioia»: «Ho preso le polverine proteiche e sono stata male. Le mie foto? Ritoccate con Photoshop»
«HO DOVUTO FARE LE FLEBO»
"Per essere magra sono finita in ospedale"
La Clerici su «Gioia»: «Ho preso le polverine proteiche e sono stata male. Le mie foto? Ritoccate con Photoshop»
Antonella Clerici
Antonella Clerici
MILANO - Per Sanremo è finita in ospedale. Antonella Clerici sarà dal 16 febbraio la regina della 60esima edizione del Festival. Ma quanti sacrifici per la ex conduttrice di La prova del cuoco. La Clerici infatti ha confessato in un'intervista al settimanale Gioia, in edicola giovedì di aver assunto «le polverine, quelle proteiche» per dimagrire e poter arrivare in perfetta forma all'appuntamento con l'Ariston. «Ho preso le polverine, quelle proteiche. Sono stata male, mi hanno portata in ospedale e ho dovuto fare le flebo», ha spiegato la conduttrice. Che ha anche ammesso di avere una certa allergia per le foto. «Io detesto farmele fare. Ma non è tristezza, è noia. Devi stare lì per delle ore, magari con dei vestiti che non si chiudono dietro. È tutto finto». Candidamente la conduttrice ha inoltre rivelato che per alcuni dei suoi scatti è servito l’uso di Photoshop. «Un po’ sulla pancetta - spiega -, devo ancora perdere chili».
IL FUTURO - Il dopo Ariston la Clerici lo immagina nel giornalismo. «Vorrei mettere a frutto la mia vena giornalistica, la mia laurea. Non mi vedo tra dieci anni a saltabeccare sulle tagliatelle di Nonna Pina e nemmeno vorrei diventare - ha spiegato - come queste che annaspano in televisione ancora con la coscia di fuori». Innamorata e felice con il suo Eddy, la Clerici infine non nega le difficoltà che possono nascere dalla differenza d'età con il suo compagno: «Certo, non sono mica una pazza. Adesso sono sicuramente ancora una bella donna, lui è un bel ragazzo. C'è tanta attrazione tra noi e quindi funziona tutto, ma tra dieci anni...».
IL LOOK - Sul palco dell'Ariston la Clerici sfoggerà un look sexy e molto femminile, meno da bambola rispetto al passato, con abiti incrostati di perline e piccoli swarovski per una linea sinuosa che ne esalterà le forme. Gli abiti li sta realizzando apposta per lei lo stilista Gai Mattiolo che la vestirà in esclusiva. «Due abiti a sera - rivela all'Ansa la stylist del festival Marvi De Angelis - molto ricamati, molto importanti e supercostruiti. La prova degli abiti è per giovedì ma l'indicazione a Mattiolo è stata chiara: un'immagine sensuale, meno romantica del passato, seppure sottolineata dall'ironia che contraddistingue a conduttrice».
Redazione online
10 febbraio 2010
http://www.corriere.it/spettacoli/10_febbraio_10/clerici-dimagrimento-festival_c5098612-163d-11df-9e42-00144f02aabe.shtml
La Clerici su «Gioia»: «Ho preso le polverine proteiche e sono stata male. Le mie foto? Ritoccate con Photoshop»
«HO DOVUTO FARE LE FLEBO»
"Per essere magra sono finita in ospedale"
La Clerici su «Gioia»: «Ho preso le polverine proteiche e sono stata male. Le mie foto? Ritoccate con Photoshop»
Antonella Clerici
Antonella Clerici
MILANO - Per Sanremo è finita in ospedale. Antonella Clerici sarà dal 16 febbraio la regina della 60esima edizione del Festival. Ma quanti sacrifici per la ex conduttrice di La prova del cuoco. La Clerici infatti ha confessato in un'intervista al settimanale Gioia, in edicola giovedì di aver assunto «le polverine, quelle proteiche» per dimagrire e poter arrivare in perfetta forma all'appuntamento con l'Ariston. «Ho preso le polverine, quelle proteiche. Sono stata male, mi hanno portata in ospedale e ho dovuto fare le flebo», ha spiegato la conduttrice. Che ha anche ammesso di avere una certa allergia per le foto. «Io detesto farmele fare. Ma non è tristezza, è noia. Devi stare lì per delle ore, magari con dei vestiti che non si chiudono dietro. È tutto finto». Candidamente la conduttrice ha inoltre rivelato che per alcuni dei suoi scatti è servito l’uso di Photoshop. «Un po’ sulla pancetta - spiega -, devo ancora perdere chili».
IL FUTURO - Il dopo Ariston la Clerici lo immagina nel giornalismo. «Vorrei mettere a frutto la mia vena giornalistica, la mia laurea. Non mi vedo tra dieci anni a saltabeccare sulle tagliatelle di Nonna Pina e nemmeno vorrei diventare - ha spiegato - come queste che annaspano in televisione ancora con la coscia di fuori». Innamorata e felice con il suo Eddy, la Clerici infine non nega le difficoltà che possono nascere dalla differenza d'età con il suo compagno: «Certo, non sono mica una pazza. Adesso sono sicuramente ancora una bella donna, lui è un bel ragazzo. C'è tanta attrazione tra noi e quindi funziona tutto, ma tra dieci anni...».
IL LOOK - Sul palco dell'Ariston la Clerici sfoggerà un look sexy e molto femminile, meno da bambola rispetto al passato, con abiti incrostati di perline e piccoli swarovski per una linea sinuosa che ne esalterà le forme. Gli abiti li sta realizzando apposta per lei lo stilista Gai Mattiolo che la vestirà in esclusiva. «Due abiti a sera - rivela all'Ansa la stylist del festival Marvi De Angelis - molto ricamati, molto importanti e supercostruiti. La prova degli abiti è per giovedì ma l'indicazione a Mattiolo è stata chiara: un'immagine sensuale, meno romantica del passato, seppure sottolineata dall'ironia che contraddistingue a conduttrice».
Redazione online
10 febbraio 2010
http://www.corriere.it/spettacoli/10_febbraio_10/clerici-dimagrimento-festival_c5098612-163d-11df-9e42-00144f02aabe.shtml
Re: L'EDICOLA DI SANREMO
Malika: "Ricomincio da me stessa"
Nuova vita e nuovo cd per la cantante
Ancora più sexy, ancora più sicura e con un brano di grande classe. Malika Ayane torna a Sanremo "per lasciare il segno" come dice la sua discografica Caterina Caselli. In effetti "Ricomincio da qui" ("la storia di una donna ancora in bilico tra la conclusione della sua storia e l'inizio di una nuova vita") promette bene. Nel cd "Grovigli" anche un duetto con Paolo Conte ("Little Brown Bear") e il fidanzato Cesare Cremonini ("Believe in Love").
Con "Grovigli" Malika è riuscita ad attraversare diversi generi musicali dal pop rock "Thoughs And Clouds" allo ska di "Brighter Than Sunshine" e la marcetta felliniana apre "Mille". In tutto sette brani inediti e due cover: "La prima cosa bella", nella colonna sonora del film omonimo di Virzì, e "Chiamami Adesso" di Paolo Conte che le ha anche regalato un altro brano inedito "Little Brown Bear". Per non parlare poi del duetto con il compagno Cesare Cremoni in "Believe in Love". Un disco in cui Malika si ripropone in una nuova veste e anche stavolta non sbaglia un colpo.
Cesare Cremonini e Paolo Conte, due collaborazioni importanti. Come sei riuscita a coinvolgerli?
Ho sempre assistito ai concerti di Paolo Conte e mi commuovo ogni volta. Così una volta sono andata dietro le quinte per chiedergli l'onore di poter cantare 'Chiamami Adesso'. Poi mi ha spedito, a sorpresa, via email 'Little Brown Bear'. Sono rimasta senza parole. Con Cesare invece è nato tutto per caso. Non volevamo fare il classico 'duetto da promozione'. Ci siamo conosciuti per lavoro, poi è andata come è andata (ride, ndr). Ma abbiamo ascoltato molti dischi insieme, così un giorno ha scritto 'Believe in Love' e l'abbiamo cantata insieme. Secondo me Cesare quando canta in inglese ha un timbro inedito e interessante...
Passi dal pop al rock, fino allo ska in "Grovigli". Una Malika nuova e diversa rispetto agli esordi, cos'è accaduto?
Ho voluto fare un disco molto più elaborato e complesso ma che fosse anche facile da cogliere al primo ascolto. Tutte le canzoni sono pronte a essere suonate live. In tour sarò con la mia band storica più due coriste e un chitarrista. Siamo già pronti per una serie di date in tutta Italia.
Hai già girato il video di "Ricomincio da qui"?
Sì. Anche questa volta il regista è Federico Brugia (lo stesso di "Come foglie" e "Controvento", ndr). Abbiamo voluto ricreare l'atmosfera dei varietà degli anni 60 con ballerini, l'orchestra, il pavimento lucidissimo. Ma anche ispirarci ad altri video come "Vogue" di Madonna e ai lavori di Nancy Sinatra. Sarà spettacolare, non vedo l'ora di vederlo montato.
Quanto c'è di autobiografico in "Ricomincio da qui", brano che hai scritto con Pacifico?
Riflette molto un momento che ho attraversato tempo fa. Ero a Parigi per dei concerti quando mi sono accorta che avevo delle canzoni o troppo leggere o troppo pesanti. Così mi sono rivolta a Pacifico per dei versi ("A non fermarmi mai/ Non voltarmi mai/ Non pentirmi mai" e "Sorriderò prima di andare") del brano di Sanremo. Volevo cantare in 'Ricomincio da qui' dell'importanza di amare se stessi ma anche gli altri. Della necessità di qualcuno che mi chiami ancora 'piccola'. Sono quei momenti in cui non ci stai dentro la storia d'amore e quello che hai non è quello che vuoi. Un amore che ti fa male, nocivo e te ne accorgi nel momento in cui fai colazione con lui. Così si spera in qualcosa di meglio, un cambiamento... Il finale però vede ancora la stessa donna lì a pensare... Ancora indecisa.
Ma troverà il coraggio per lasciare l'uomo che non ama più?
Quel coraggio poi l'ha trovato.
Malika si presenterà a Sanremo con un nuovo look, taglio di capelli più sbarazzino e vestita da Pierre Ancy (Christian Petrini e Nicola Russo, ndr): "Sono di Roma e li trovo bravissimi". Per la serata dei 'duetti' di venerdì 19 stavolta la cantante ha chiamato con sè la prima ballerina della Scala di Milano Sabrina Brazzo che sarà accompagnata da Francesco Borelli, Andrea Volpintesta, Isabella Meregalli, Michele Vagis, Nicoletta Roncelli e Manuela Rota con coreografie di Massimiliano Volpini.
fonte
Nuova vita e nuovo cd per la cantante
Ancora più sexy, ancora più sicura e con un brano di grande classe. Malika Ayane torna a Sanremo "per lasciare il segno" come dice la sua discografica Caterina Caselli. In effetti "Ricomincio da qui" ("la storia di una donna ancora in bilico tra la conclusione della sua storia e l'inizio di una nuova vita") promette bene. Nel cd "Grovigli" anche un duetto con Paolo Conte ("Little Brown Bear") e il fidanzato Cesare Cremonini ("Believe in Love").
Con "Grovigli" Malika è riuscita ad attraversare diversi generi musicali dal pop rock "Thoughs And Clouds" allo ska di "Brighter Than Sunshine" e la marcetta felliniana apre "Mille". In tutto sette brani inediti e due cover: "La prima cosa bella", nella colonna sonora del film omonimo di Virzì, e "Chiamami Adesso" di Paolo Conte che le ha anche regalato un altro brano inedito "Little Brown Bear". Per non parlare poi del duetto con il compagno Cesare Cremoni in "Believe in Love". Un disco in cui Malika si ripropone in una nuova veste e anche stavolta non sbaglia un colpo.
Cesare Cremonini e Paolo Conte, due collaborazioni importanti. Come sei riuscita a coinvolgerli?
Ho sempre assistito ai concerti di Paolo Conte e mi commuovo ogni volta. Così una volta sono andata dietro le quinte per chiedergli l'onore di poter cantare 'Chiamami Adesso'. Poi mi ha spedito, a sorpresa, via email 'Little Brown Bear'. Sono rimasta senza parole. Con Cesare invece è nato tutto per caso. Non volevamo fare il classico 'duetto da promozione'. Ci siamo conosciuti per lavoro, poi è andata come è andata (ride, ndr). Ma abbiamo ascoltato molti dischi insieme, così un giorno ha scritto 'Believe in Love' e l'abbiamo cantata insieme. Secondo me Cesare quando canta in inglese ha un timbro inedito e interessante...
Passi dal pop al rock, fino allo ska in "Grovigli". Una Malika nuova e diversa rispetto agli esordi, cos'è accaduto?
Ho voluto fare un disco molto più elaborato e complesso ma che fosse anche facile da cogliere al primo ascolto. Tutte le canzoni sono pronte a essere suonate live. In tour sarò con la mia band storica più due coriste e un chitarrista. Siamo già pronti per una serie di date in tutta Italia.
Hai già girato il video di "Ricomincio da qui"?
Sì. Anche questa volta il regista è Federico Brugia (lo stesso di "Come foglie" e "Controvento", ndr). Abbiamo voluto ricreare l'atmosfera dei varietà degli anni 60 con ballerini, l'orchestra, il pavimento lucidissimo. Ma anche ispirarci ad altri video come "Vogue" di Madonna e ai lavori di Nancy Sinatra. Sarà spettacolare, non vedo l'ora di vederlo montato.
Quanto c'è di autobiografico in "Ricomincio da qui", brano che hai scritto con Pacifico?
Riflette molto un momento che ho attraversato tempo fa. Ero a Parigi per dei concerti quando mi sono accorta che avevo delle canzoni o troppo leggere o troppo pesanti. Così mi sono rivolta a Pacifico per dei versi ("A non fermarmi mai/ Non voltarmi mai/ Non pentirmi mai" e "Sorriderò prima di andare") del brano di Sanremo. Volevo cantare in 'Ricomincio da qui' dell'importanza di amare se stessi ma anche gli altri. Della necessità di qualcuno che mi chiami ancora 'piccola'. Sono quei momenti in cui non ci stai dentro la storia d'amore e quello che hai non è quello che vuoi. Un amore che ti fa male, nocivo e te ne accorgi nel momento in cui fai colazione con lui. Così si spera in qualcosa di meglio, un cambiamento... Il finale però vede ancora la stessa donna lì a pensare... Ancora indecisa.
Ma troverà il coraggio per lasciare l'uomo che non ama più?
Quel coraggio poi l'ha trovato.
Malika si presenterà a Sanremo con un nuovo look, taglio di capelli più sbarazzino e vestita da Pierre Ancy (Christian Petrini e Nicola Russo, ndr): "Sono di Roma e li trovo bravissimi". Per la serata dei 'duetti' di venerdì 19 stavolta la cantante ha chiamato con sè la prima ballerina della Scala di Milano Sabrina Brazzo che sarà accompagnata da Francesco Borelli, Andrea Volpintesta, Isabella Meregalli, Michele Vagis, Nicoletta Roncelli e Manuela Rota con coreografie di Massimiliano Volpini.
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
In quella foto Malika è stupenda!
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
Paolo Bonolis
Fonte: il giornale
http://www.ilgiornale.it/sanremo_2010/avrei_riportato_morgan_allariston/16-02-2010/articolo-id=422314-page=0-comments=1
Paolo Bonolis che l’anno scorso rilanciò la kermesse: "Era meglio parlare meno di cocaina. Fra i concorrenti mi intriga Mengoni.
Fonte: il giornale
http://www.ilgiornale.it/sanremo_2010/avrei_riportato_morgan_allariston/16-02-2010/articolo-id=422314-page=0-comments=1
Paolo Bonolis che l’anno scorso rilanciò la kermesse: "Era meglio parlare meno di cocaina. Fra i concorrenti mi intriga Mengoni.
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
LA VOCE DI MARCO E MOLTO SOMIGLIANTE A QUELLA DI ROBERT PLANT DEI LED ZEPPELIN
CHE E' UNO DEI PIU GRANDI CANTANTI DELLA STORIA DEL ROCK
CHE E' UNO DEI PIU GRANDI CANTANTI DELLA STORIA DEL ROCK
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
da Il fatto quotidiano odierno:
NOTANDO di Carlo Pastore
Il dolori del giovane Filiberto
I l 16 febbraio è un giorno particolare. Mentre nel
Regno Unito celebrano i 30 anni dei Brit Awards,
uno dei premi musicali più importanti e credibili del
mondo, in Italia va in scena la 60° edizione del festival
di Sanremo. Un “concorso canoro”, ricordiamolo ai più
sbadati. Si celebra dunque la canzone italiana, così
fiorita e credulona, e si dà spazio anche a canzoni che
affrontano temi importanti. Partiamo dal tridente: il
fantasista Pupo, il Bierhoff della Savoia Emanuele
Filiberto, e il predatore d'aria Luca Canonici. Il motivo
per cui sono in tre è semplice: a Pupo non piace la
coppia canonica, e questo lo sappiamo. La loro
canzone è un atto d'amore all'Italia (“Io credo nella
mia cultura e nella mia religione / per questo io non ho
paura / di esprimere la mia opinione”). Atto dovuto, ça
va sans dire, soprattutto da parte di Emanuele
Filiberto. Pensate se non lo avessero riammesso in
Italia, quale tragedia per lui, senza un futuro, senza un
lavoro, costretto neanche fosse un Billy Elliott qualsiasi
a tacere le sue passioni per il ballo e la danza. A chi dice
che l'Italia è un paese respingente nei confronti degli
immigrati, ecco la risposta. Manca giusto la chiamata
in Nazionale, ma a quello ci pensa Marcello Lippi,
ospite annunciato nelle prossime giornate. C'è Povia, il
paleosexual, colui che scrive canzoni come ronde e ha
opinioni come cagate di piccione, nette e precise. Nella
sua “La Verità”, ispirata al caso di Eluana Englaro, il
povereta si sublima: “La verità è che io voglio vivere / la
verità è che io voglio sopravvivere”, come se fra il vivere
e il sopravvivere non ci passi in mezzo quella cosa fatta
di coscienza, salute, emozioni e relazioni che è la Vita.
Niente a che fare con 17 anni di stato vegetativo, di
dolore sofferto in silenzio. Pensate invece ai dolori del
giovane povereta Povia, che per cantarci la sua
imprescindibile morale è dovuto addirittura ricorrere a
espedienti poetici quali l'inversione verbo-soggetto:
“per favore la spina non staccare / lo sai che io posso
ancora procreare”.
L'utile idiota inventato da Paolo Bonolis è davvero
l'unico motivo vero per cui i fiori non meritano di stare
su questo palco. Speriamo li abbiano portati nell'unico
posto dove è giusto che stiano: di fianco ad Eluana.
Che dorme serena mentre qui si continua a
chiacchierare.
NOTANDO di Carlo Pastore
Il dolori del giovane Filiberto
I l 16 febbraio è un giorno particolare. Mentre nel
Regno Unito celebrano i 30 anni dei Brit Awards,
uno dei premi musicali più importanti e credibili del
mondo, in Italia va in scena la 60° edizione del festival
di Sanremo. Un “concorso canoro”, ricordiamolo ai più
sbadati. Si celebra dunque la canzone italiana, così
fiorita e credulona, e si dà spazio anche a canzoni che
affrontano temi importanti. Partiamo dal tridente: il
fantasista Pupo, il Bierhoff della Savoia Emanuele
Filiberto, e il predatore d'aria Luca Canonici. Il motivo
per cui sono in tre è semplice: a Pupo non piace la
coppia canonica, e questo lo sappiamo. La loro
canzone è un atto d'amore all'Italia (“Io credo nella
mia cultura e nella mia religione / per questo io non ho
paura / di esprimere la mia opinione”). Atto dovuto, ça
va sans dire, soprattutto da parte di Emanuele
Filiberto. Pensate se non lo avessero riammesso in
Italia, quale tragedia per lui, senza un futuro, senza un
lavoro, costretto neanche fosse un Billy Elliott qualsiasi
a tacere le sue passioni per il ballo e la danza. A chi dice
che l'Italia è un paese respingente nei confronti degli
immigrati, ecco la risposta. Manca giusto la chiamata
in Nazionale, ma a quello ci pensa Marcello Lippi,
ospite annunciato nelle prossime giornate. C'è Povia, il
paleosexual, colui che scrive canzoni come ronde e ha
opinioni come cagate di piccione, nette e precise. Nella
sua “La Verità”, ispirata al caso di Eluana Englaro, il
povereta si sublima: “La verità è che io voglio vivere / la
verità è che io voglio sopravvivere”, come se fra il vivere
e il sopravvivere non ci passi in mezzo quella cosa fatta
di coscienza, salute, emozioni e relazioni che è la Vita.
Niente a che fare con 17 anni di stato vegetativo, di
dolore sofferto in silenzio. Pensate invece ai dolori del
giovane povereta Povia, che per cantarci la sua
imprescindibile morale è dovuto addirittura ricorrere a
espedienti poetici quali l'inversione verbo-soggetto:
“per favore la spina non staccare / lo sai che io posso
ancora procreare”.
L'utile idiota inventato da Paolo Bonolis è davvero
l'unico motivo vero per cui i fiori non meritano di stare
su questo palco. Speriamo li abbiano portati nell'unico
posto dove è giusto che stiano: di fianco ad Eluana.
Che dorme serena mentre qui si continua a
chiacchierare.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
Carlo Pastore
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Re: L'EDICOLA DI SANREMO
Davvero Pastore scrive così? Da come parla lo pensavo più pirla (se si può dire, ma non trovo il sinonimo più adatto)
Ospite- Ospite
Re: L'EDICOLA DI SANREMO
anche io l'ho letto con sorpresa e oltre a sorridere (amaro) ho pensato che ero persino daccordo con lui!
Tra l'altro apprezzo molto che non abbia evocato lo spettro di Morgan. Complimenti.
Direi che possiamo riabilitarlo un po'
Tra l'altro apprezzo molto che non abbia evocato lo spettro di Morgan. Complimenti.
Direi che possiamo riabilitarlo un po'
Gaufre- Forum Expatriée
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