L'EDICOLA DI SANREMO

marisa86 ha scritto:Non ci credo che è Pastore quello che conosciamo noi!

è lui, è lui! Nel giornale c'è pure la foto, a scanso di omonimia.

Carlo Pastore incredibile

Pastore non è pirla, fa il pirla per contratto

E davvero povia ha cantato quei versi osceni?

“per favore la spina non staccare
lo sai che io posso ancora procreare”

athelas ha scritto:Carlo Pastore? Porca vacca!

Bravo Pastore

Su raidue "Costume e società" dedicato a Sanremo

Speciale Sanremo del Corriere.it

http://www.corriere.it/spettacoli/speciali/2010/sanremo/

Oggi sul Messaggero Veneto di Udine c'è un'interessante intervista a Elisa Toffoli, interessante per quello che dice lei, perché le fanno le solite domande su Morgan, i talentz... e lei risponde con garbo e intelligenza.

Purtroppo è disponibile on-line solo per abbonati e il giro di mail ad amici è stato infruttuoso (mi son beccato pure insulti per aver sospettato qualcuno di abbonarsi a quella merda di quotidiano ). Spero che nei prossimi gioprni la mettano free.

MARCO MENGONI - "Credimi ancora".
Chitarrre elettriche e andamento da musical rock. L'"X Factor" si sente nella voce. Un brano che unisce i Negramaro, Queen e Jane's Addiction con Marco vestito da Jocker. 8

Questo è quello che ha scritto il giornale di Verona, "L'Arena".

FESTIVAL DI SANREMO 2010, II ATTO: E’ CACCIA AGLI AUTORI DELLE DOMANDE AL CIOCCOLATO PER RANIA DI GIORDANIA. CLAMOROSAMENTE FUORI VALERIO SCANU.



giovedì 18 febbraio 2010 05:50 Pasquale Orlando

Festival di Sanremo, Festival di Sanremo 2010, In evidenza, Televisione










Sanremo è (dovrebbe essere) nella sua essenza una gara canora tra artisti che si mettono in gioco e, tolte alcune fisiologiche “variazioni sul tema”, la seconda puntata di ieri sera ha confermato proprio questo: 17 esibizioni e una massiccia e monolitica sequenza di note, che a volte farebbe sbuffare anche il fan più accanito e indolente alle critiche (soprattutto considerato che mancano ancora due serate alla finale). Dei dodici “Artisti” in gara, la giuria demoscopica elimina a sorpresa Valerio Scanu e i Sonohra, mentre il giudizio combinato del televoto e dell’orchestra dell’Ariston fa fuori dalla “Nuova Generazione”: Jacopo Ratini, Broken Heart College e Mattia De Luca.


La serata scivola senza imprevisti e sussulti e più che ad un atteso evento annuale, sembra di assistere ad un pacato show infrasettimanale e la conduzione della Clerici ne è la riprova. Finalmente più sciolta e disinvolta, la conduttrice si è liberata della zavorra emotiva (ma ahinoi, non dei vestiti di Gai Mattiolo) della prima puntata riuscendo nell’intento di essere più coinvolta e coinvolgente con i cantanti e con lo spettacolo in generale. A proprio agio sul palco, la Clerici ha ringraziato le colleghe/amiche solidali con il suo successo, si è cimentata in un can can da Moulin Rouge, e ha dato sfogo a tutta la sua materna simpatia proprio quando si è trovata ad interagire con il “Trio” di tenori, lanciati dal suo “Ti Lascio una canzone”.


Rimangono i limiti di una conduzione poco aggressiva e a volte poco carismatica, ma Sanremo quest’anno è così: un po’timido e rassegnato al suo destino di “edizione minore”, ma forse per alcuni aspetti meno isterico e più sereno. A tentare il tutto per tutto per rientrare in gara, troveremo questa sera: Valerio Scanu, Toto Cutugno, i Sonohra, Nino D’angelo e la premiata ditta Pupo/Savoia.


Dulcis in fundo vi informiamo che è ufficialmente partita la caccia agli autori della Clerici per far loro espiare tutte le “invidiabili” idee avute per far interagire la conduttrice con gli ospiti della serata. A Rania di Giordania sono state rivolte domande illuminate come: “Quando ci si sposa, anche da voi il marito porta in braccio la sposa?”, “Ci può dare la ricetta dei suoi biscotti al cioccolato?”, “Suo marito non è geloso di lei?” e non è tutto. Per intervistare la sconosciuta star di “Avatar” Michelle Rodriguez, infatti, alla bionda presentatrice è stato suggerito di stendersi su un lettino solare e farsi proiettare con la faccia blu in maxi-dimensioni: che Iddio ci salvi la faccia (almeno in eurovisione).


LA GARA

Altro giro, altra corsa: la gara dei 12 “Artisti” replica e tutti riprendono coraggio dopo le molte esibizioni dimesse della prima serata. Il livello medio delle canzoni si conferma non elevatissimo e con ottime probabilità l’oblio musicale cadrà su molti dei brani presentati. Parte Povia sfoderando un crocefisso degno di un concilio vaticano; del suo brano (“La Verità”) si è già detto tanto, ma sono sicuramente degne di nota le violoncelliste, teatrali e dicotomiche, che lo accompagnano in una esibizione che è davvero molto studiata. Più sicura e spigliata Noemi con la sua “Per tutta la vita”, mentre Ruggeri ha confermato anche ieri sera tutta la consapevolezza di un cantante di esperienza. Fabrizio Moro sciorina reggae impegnato ma la sua “Questa è la mia vita” non entusiasma; molto sicure invece Malika Ayane e Irene Fornaciari (accompagnata dai Nomadi).


Un festival decisamente orientato al target giovanile e su questo siamo d’accordo, ma viene davvero difficile non pensare al livello degli esclusi al pensiero che è passato un brano come “Baby” dei Sonohra: un’accozzaglia di aforismi e luoghi comuni sull’amore, per una canzone teen-pop preconfezionata e dimenticabile. Più disinvolto rispetto alla prima versione anche Valerio Scanu, mentre prende quota Irene Grandi e la sua “Cometa di Halley” che si candida prepotentemente alle prime posizioni finali. Ironico Cristicchi che esulta al nome di Carlà (Bruni) mentre, nonostante una canzone sufficiente, si conferma talento di grande spessore Marco Mengoni. Chiude infine la cavalcata la surreale Arisa: la sua “Malamorenò” sarà pure frivola, ma è davvero divertente da ascoltare e canticchiare.


La “Nuova Generazione” parte dopo le 23 ed è costretta a ritagliarsi inevitabilmente meno spazio rispetto alla gara principale. Si comincia con un’originale semi-tango (“L’uomo che amava le donne”) interpretato da Nina Zilli e si continua poi con i “cugini artistici” dei Sonohra ossia i Broken Heart College (da segnalare una loro strofa che recita: “Mi chiedo se, sei ancora quella che mi ha tolto il respiro, con l’accenno di un sorriso”). Mattia De Luca, fratello inconsapevole di Luca Calvani, esegue poi una sanremissima ballata dal titolo “Non parlare più”; a lui seguono Jacopo Ratini e il bravo Luca Marino.

I verdetti finali di cui vi abbiamo parlato all’inizio dell’articolo dividono la platea dell’Ariston. Se da un lato infatti il giudizio sui giovani ammessi non ha destato particolari dissensi (visto che la Zilli e Marino erano sembrati subito i progetti più validi tra i 5 in gara), dall’altro ha stupito sicuramente l’eliminazione temporanea dei teen-idol Sonohra e soprattutto di Scanu.

Il ripescaggio di domani potrebbe far riemergere uno dei due e c’è da scommetterci: l’idolo sardo del pubblico televotante, potrebbe avere la meglio su tutti e sbarcare con facilità alla serata dei duetti.


dal blog di Davide Maggio

Miiii!! Nu ci posso credeeeee!!


Si chiama Filomena Cacciapuoti, ha 28 anni, napoletana, da qualche anno trasferita a Roma, ed è la cantante preferita del premier, Silvio Berlusconi. Ieri sera era a cantare alla cena organizzata a Palazzo Grazioli per alcuni senatori del Pdl.S
Berlusconi ha detto di “aver proposto la sua canzone a San Remo, ma non l’hanno accettata. E’ una canzone scritta da lei che parla del ruolo delle donne.” Lucia Tironi l’ha intervistata e ha raccolto la sua sorpresa.

http://tv.repubblica.it/copertina/io-la-cantante-preferita-del-premier/42820?video

grazia ha scritto:Miiii!! Nu ci posso credeeeee!!


Si chiama Filomena Cacciapuoti, ha 28 anni, napoletana, da qualche anno trasferita a Roma, ed è la cantante preferita del premier, Silvio Berlusconi. Ieri sera era a cantare alla cena organizzata a Palazzo Grazioli per alcuni senatori del Pdl.S
Berlusconi ha detto di “aver proposto la sua canzone a San Remo, ma non l’hanno accettata. E’ una canzone scritta da lei che parla del ruolo delle donne.” Lucia Tironi l’ha intervistata e ha raccolto la sua sorpresa.

http://tv.repubblica.it/copertina/io-la-cantante-preferita-del-premier/42820?video

se è una discendente di Basilio Cacciapuoti, giuro che è la volta che emigro davvero

Non so se è già stato postato....

Fonte

reality blogosfere

Sanremo, Valerio Scanu punta al ripescaggio:"Sto antipatico a molti". Beppe Vessicchio tifa per lui: "Marco Carta era penultimo per l'orchestra"

Saranno l'orchestra e il pubblico da casa, con peso equamente distribuito (50% e 50%), a decidere se per uno dei superfavoriti della vigilia il Festival di Sanremo (voto: 7) continua o finisce qui. Valerio Scanu, vent'anni, secondo all'ultima edizione di Amici di Maria De Filippi (7), disco di platino nel 2009 con oltre 100 mila copie vendute dell'ep Sentimento, fatto fuori mercoledì sera dalla giuria demoscopica, confida nel ripescaggio (due dei cinque Big rientreranno in gara). "Mercoledì non ho sbagliato niente, sull'esibizione che ho fatto ci metterei la firma", racconta a Repubblica.it. Poi dice che a penalizzarlo è stata l'etichetta di "antipatico" che gli è stata affibbiata fin dalla sua partecipazione al talent show di Canale 5, perché "non aiuta il fatto di dire sempre quello che si pensa. Mi devo tappare la bocca, tanti lo fanno...". Sul palco si esibirà insieme ad Alessandra Amoroso, altro talento del vivaio di Maria de Filippi (8) e canterà una versione rivisitata di Per tutte le volte che.... Lei dichiara: "Sono onorata di essere qui con Valerio. Mi ha proposto lui il duetto e non vedo l'ora di stare su quel palco tanto importante per la carriera. Per noi è anche un modo per approfondire ancora di più la nostra amicizia dopo il percorso fatto insieme. La canzone scritta da Pierdavide è bellissima ed è bello che abbia voluto darla a Valerio. Tutto quello che fa mi emoziona". Lui aggiunge: "Alessandra era dispiaciuta, non ci voleva credere quando le ho detto dell'eliminazione. Ma sono convinto di non piacere per il mio modo di fare. Ad Amici dicevo quello che pensavo, rispondevo a tono. Una volta ho risposto anche a un maestro, mi ha detto che ero un po' intonato ma che avevo solo quello, l'intonazione. E io gli ho risposto 'sei più noioso delle tue coreografie'. Non ho peli sulla lingua. Ma se tornassi indietro farei le stesse cose".
A Il Messaggero Scanu rivela: "Maria De Filippi mi ha chiamato subito dopo l'eliminazione e mi ha detto le cose che in genere si dicono in queste occasioni: 'Stai tranquillo, non ti abbattere'. Non mi abbatto no: io credo nel mio brano e nel mio disco. Con Per tutte le volte che... convincerò il pubblico che non mi ama. Capisco che un'esposizione eccessiva e un successo così grande possono infastidire, rendermi antipatico, ma chi mi critica deve capire che una volta c'erano altri mezzi per sfondare, nel 2010 ci sono i talent".
Ma c'è anche il sostegno di Beppe Vessicchio che sempre a Il Messaggero sostiene: "Valerio ha una bella canzone. Lo conosco da ragazzino, l'ho avuto la prima volta a Bravo bravissimo, poi l'ho ritrovato ad Amici, preso non da me che ero anzi in imbarazzo per la precedente conoscenza, e ora è qui. Vedermelo davanti mi suscita una paterna protezione. Quello di Marco Mengoni è un brano costruito per un esercizio muscolare, evidenzia l'aspetto tecnico. Se l'intento era far vedere quanto fosse bravo, allora è riuscitissimo. Ma la canzone di Noemi la trovo più molto più bella". Sul maggior peso dato al voto dell'orchestra: "Il 50% è una percentuale generosa affidataci, però sono tranquillo perché i musicisti di questa orchestra hanno un'estrazione musicale molto varia. Il giudizio sarà serenamente distribuito. Il brano dello scorso anno di Marco Carta era penultimo secondo il gusto dell'orchestra ma vinse a furor di popolo... Noi guardiamo al valore musicale, a ciò che sfugge ad un ascoltatore comune, come l'arrangiamento o le capacità tecniche dell'esecutore, mentre la gente valuta l'impatto di un brano. Diciamo che noi puntiamo sull'aspetto tecnico, compositivo. E' la prima volta, nella mia lunga vita sanremese, che però non riesco ad essere obiettivo. La mia canzone preferita è in assoluto quella di Valerio". Lo sarà anche per i suoi colleghi e per chi televoterà per gli eliminati? Il responso tra poche ore.
AGGIORNAMENTO SCOMMESSE Dopo le esibizioni della seconda serata Malika Ayane balza in testa alle preferenze degli scommettitori Snai: ben l'81% delle puntate si è concentrato sulla cantante, che ora è quotata 2,10, mentre Marco Mengoni è salito al 3,50. Sorprendentemente sono aumentate anche le scommesse su Valerio Scanu, quotato al 4,00 nonostante la sua eliminazione: c'è fiducia nel suo ripescaggio attraverso il televoto. Seguono Noemi al 9,00 e Arisa all'11. Chiudono la classifica Toto Cutugno, Nino D'Angelo e Pupo con Emanuele Filiberto, tutti a 66.



Scusate dai commenti mi ero persa questa domanda a Valerio Scanu: Chi è il tuo preferito in gara?
«Io. Confido nel televoto e nel giudizio dell’orchestra, alla quale non credo di dispiacere»

Ps: Speriamo che in orchestra ci siano pochi amici di vessicchio

Sanremo, Scanu e principe ripescati
Giallo su 15enne Brando,ma va in finale

Pupo-Emanuele Filberto e Luca Canonici e Valerio Scanu sono in finale. Per i Giovani passano Tony Maiello e Jessica Brando che, per i calcoli sbagliati della scaletta, essendo minorenne, non aveva potuto esibirsi dal vivo, visto che avrebbe dovuto salire sul palco dopo la mezzanotte. Per raccogliere i voti è stata sufficiente la messa in onda del video delle prove.
(Infophoto)

La serata organizzata per festeggiare i 60 anni del Festival ha messo insieme grandi canzoni, verdetti e quel po' di giallo che al festival non manca mai. Che Valerio Scanu venisse ripescato era più che prevedibile, tanto più che stasera cantava insieme ad Alessandra Amoroso e il popolo di "Amici" era chiamato alla mobilitazione. Meno scontato il ripescaggio di Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici, accolto dai fischi della platea dell'Ariston.

La serata è vissuta degli omaggi che alcuni protagonisti della italiana hanno fatto alle canzoni che rappresentano la storia del festival. Fiorella Mannoia, elegante come sempre, si è mossa tra 'E se domani' (1964) e i Negramaro di 'Estate'; Miguel Bosé ha riletto 'Non ho l'età'. Edoardo Bennato ha dato una veste rock a 'Ciao amore ciao', ultimo atto della carriera di Luigi Tenco; Massimo Ranieri ha ottenuto un trionfo personale con 'Io che non vivo senza te' di Pino Donaggio e la sua 'Perdere l'amore'; Carmen Consoli è tornata indietro fino a 'Grazie dei fiori' e poi ha accolto Nilla Pizzi, giustamente omaggiata dal festival all'età di 91 anni.

Riccardo Cocciante ha dilatato i suoi tempi con una versione di 'Nel blu dipinto di blu' che per i toni era l'opposto del rivoluzionario swing di Modugno e con un estratto delle sue opere 'Notre dame de Paris' e 'Romeo e Giulietta', Francesco Renga era perfettamente a suo agio con 'La voce del silenzio' e 'L'immensità' e ha trovato anche il modo di dedicare alla figlia della Clerici 'Angelo', il pezzo con cui ha vinto nel 2005.

Poi la sfilata dei Giovani con il giallo mancato del video di Jessica Brando. Com'era prevedibile il televoto ha penalizzato Nino D'Angelo e Maria Nazionale e Cutugno (nonostante il duetto con Belen); meno scontata era l'eliminazione dei Sonohra. Volendo sintetizzare, in questa serata c'è stata una summa di Sanremo: canzoni storiche e brutte melodie, veterani e ragazzini, imprevisti, gialli, ripescaggi, eliminazioni. Il tutto aspettando la finale.

http://www.tgcom.mediaset.it/televisione/articoli/articolo474377.shtml

Quarta Serata


19 Febbraio 2010




La Quarta Serata del Festival regalerà i primi verdetti
definitivi: in base alle votazioni saranno ammessi alla serata
finale le 10 migliori canzoni della sezione ARTISTI. Inoltre verrà proclamato il vincitore della sezione SANREMO NUOVA GENERAZIONE. Ecco il programma:

Ascolteremo le 12 canzoni degli ARTISTI, che verranno votate con sistema di votazione misto, giuria tecnica composta dai musicisti della “Sanremo Festival Orchestra” (con peso percentuale del 50%) e pubblico attraverso il sistema del televoto (con peso percentuale del 50%).
Gli artisti proporranno la propria canzone in una “versione liberamente rivisitata”
affiancati da artisti ospiti italiani e/o stranieri, che non potranno
essere artisti già presenti in competizione o previsti tra altri ospiti
al Festival. Verrà stilata la graduatoria in base ai voti ricevuti
nella serata e le 10 “canzoni-artisti” più votate saranno ammesse alla Serata Finale.

Inoltre le 4 canzoni finaliste della categoria SANREMO NUOVA GENERAZIONE con sistema di votazione misto, giuria tecnica composta dai musicisti della “Sanremo Festival Orchestra” (con peso percentuale del 50%) e pubblico attraverso il sistema del televoto (con peso percentuale del 50%).
La canzone più votata verrà proclamata vincitrice tra le canzoni degli artisti SANREMO NUOVA GENERAZIONE.Grandissimi OSPITI italiani ed internazionali accompagneranno Antonella nel corso della puntata. Vedremo sul palco dell'Ariston Jennifer Lopez, cantante attrice e sex symbol mondiale; il duo tedesco dei Tokyo Hotel, autentici fenomeni della musica pop a livello mondiale; Bob Sinclair, dj di fama internazionale ed autore di alcuni dei migliori successi dance degli ultimi anni ed infine Cristina Capotondi, una delle attrici più promettenti nello scenario del cinema italiano contemporaneo.

athelas ha scritto:Sanremo, Scanu e principe ripescati
Giallo su 15enne Brando,ma va in finale

Pupo-Emanuele Filberto e Luca Canonici e Valerio Scanu sono in finale. Per i Giovani passano Tony Maiello e Jessica Brando che, per i calcoli sbagliati della scaletta, essendo minorenne, non aveva potuto esibirsi dal vivo, visto che avrebbe dovuto salire sul palco dopo la mezzanotte. Per raccogliere i voti è stata sufficiente la messa in onda del video delle prove.
(Infophoto)

La serata organizzata per festeggiare i 60 anni del Festival ha messo insieme grandi canzoni, verdetti e quel po' di giallo che al festival non manca mai. Che Valerio Scanu venisse ripescato era più che prevedibile, tanto più che stasera cantava insieme ad Alessandra Amoroso e il popolo di "Amici" era chiamato alla mobilitazione. Meno scontato il ripescaggio di Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici, accolto dai fischi della platea dell'Ariston.

La serata è vissuta degli omaggi che alcuni protagonisti della italiana hanno fatto alle canzoni che rappresentano la storia del festival. Fiorella Mannoia, elegante come sempre, si è mossa tra 'E se domani' (1964) e i Negramaro di 'Estate'; Miguel Bosé ha riletto 'Non ho l'età'. Edoardo Bennato ha dato una veste rock a 'Ciao amore ciao', ultimo atto della carriera di Luigi Tenco; Massimo Ranieri ha ottenuto un trionfo personale con 'Io che non vivo senza te' di Pino Donaggio e la sua 'Perdere l'amore'; Carmen Consoli è tornata indietro fino a 'Grazie dei fiori' e poi ha accolto Nilla Pizzi, giustamente omaggiata dal festival all'età di 91 anni.

Riccardo Cocciante ha dilatato i suoi tempi con una versione di 'Nel blu dipinto di blu' che per i toni era l'opposto del rivoluzionario swing di Modugno e con un estratto delle sue opere 'Notre dame de Paris' e 'Romeo e Giulietta', Francesco Renga era perfettamente a suo agio con 'La voce del silenzio' e 'L'immensità' e ha trovato anche il modo di dedicare alla figlia della Clerici 'Angelo', il pezzo con cui ha vinto nel 2005.

Poi la sfilata dei Giovani con il giallo mancato del video di Jessica Brando. Com'era prevedibile il televoto ha penalizzato Nino D'Angelo e Maria Nazionale e Cutugno (nonostante il duetto con Belen); meno scontata era l'eliminazione dei Sonohra. Volendo sintetizzare, in questa serata c'è stata una summa di Sanremo: canzoni storiche e brutte melodie, veterani e ragazzini, imprevisti, gialli, ripescaggi, eliminazioni. Il tutto aspettando la finale.

http://www.tgcom.mediaset.it/televisione/articoli/articolo474377.shtml

Perchè Sanremo è ...sempre Sanremo Beh, e Massimo è stato il Massimo

Terza serata: pagelle a cura di Marinella Venegoni

Pupo, Emanuele Filiberto, Canonici e le Divas - voto: 4
ITALIA AMORE MIO. Sono il trio più dedicato del Festival, fanno pure tenerezza. Sono migliorati e più coesi, ma non si esce dal senso di vuoto, neanche con alle spalle il gruppo di ragazze liricizzanti.

Toto Cotugno con Belen Rodriguez - voto: 4
AEROPLANI. Ahimé non basta una bella donna per una bella esecuzione. Nell'emozione, anzi, Toto stona senza pietà (almeno, si sarà divertito). E pure lei, a stonate non scherza.

Nino D'Abgelo, Maria Nazionele e le voci del sud - voto: 7
JAMMO JA. Ma che Napoli vorranno, musicalmente, i napoletani? Non si capisce perché non abbiano votato questa lambada colorata e problematica anche nella musica, che rappresenta così bene la loro terra oggi.

Sonohra con Dodi Battaglia - voto: 5
BABY. Che carino il superchitarrista Pooh a infilarsi in questo guaio. Ma il volenteroso sacrificio non alza se non minimamente l'asticella per i due giovani vecchietti.

Jessica Brando - voto: 5
DOVE NON CI SONO ORE. Soltanto 15 anni. Un occhio al futuro e (come chiunque, fra i ragazzi) uno più attento al passato. Ma non a quello interessante.

Valerio Scanu con Alessandra Amoroso - voto: 5
PER TUTTE LE VOLTE CHE. A volte aggiungere può essere un problema. In duetto, seppure con la star indiscussa di Amici, la canzone perde quella freschezza smemorata e easy, per diventare una più sciapa canzone pop.

Nicolas Bonazzi - voto: 6
DIRSI CHE È NORMALE. È l'ultimo pupillo di Cecchetto, è senza talent show alle spalle. Si vede che ha studiato più di Mengoni, con cui pure ha qualche assonanza.

La fame di Camilla - voto: 5
BUIO E LUCE. L'ormai affollata scuola pugliese offre un gruppo con cantante di origini albanesi. Ritmo nervoso, passioni amorose, ma boh.

Tony Maiello - voto: 6
IL LINGUAGGIO DELLA RESA. Allievo del primo X-Factor, sotto contratto con Maionchi-Salerno, un power pop che guarda ai ragazzi sognatori.

Romeus - voto: 5
COME L'AUTUNNO. Da Sanremolab un cantautore, pugliese pure lui. Una ballad elettronica che nella tensione all'originalità, cade invece nella banalità.


Da LA STAMPA

NOTANDO di Carlo Pastore, da Il fatto quotidiano di oggi

Malika, voce sublime

Un tempo era la sfida scapoli VS ammogliati.
Ora è periodo di scarti generazionali, vecchi
VS giovani. Vincerà l'esperienza o l'entusiasmo? Il
60° Festival di Sanremo condanna via sms: pollice
(opponibile) giù per la vecchia generazione di
residenti dell'Ariston (Pupo e il savoiardo, Toto e
Nino D'Angelo) e inaspettata condanna per
coloro che avevano fatto del cellulare la loro
bandiera. Gente come Valerio Scanu di Amici e i
Sonhora hanno nella generazione mobile il
proprio pubblico più fedele. Se notate, fra le altre
cose, hanno trombato solo concorrenti di sesso
maschile. Senza neanche il bisogno di una quota
rosa. Che succede? Come mai rimangono in gare
le canzoni migliori? Se l'Italia stupisce, alcuni
italiani iniziano addirittura a preoccuparsi. Le
certezze vittimistiche vacillano. Persino le vele
degli ascolti sono gonfie del vento temperato di
Sanremo, alla faccia di Bonolis.
I giornalisti non chiedono più di Morgan,
dal quale a questo punto ci aspettiamo
solo della musica (il resto anche basta).
Quella musica che è una cura, perchè a
cosa non va dovrebbe pensarci la politica.
Allora vanno, e volano alto, le corde di
Malika Ayane, in “Ricomincio da qui”: la
sua voce accarezza le nuvole e ancora una
volta ci costringe ad applaudire al
firmamento. Brava Noemi in “Per tutta la
vita”, calda come una spiaggia d'estate da
cui graffi la luna, nonostante il brano la
allontani dalle atmosfere black e r'n'b cui
eravamo abituati. Qui non gratta la sua
ugola, si contiene e si modula sul
sanremese, italiano ma senza cantarsela
addosso. Fra le nuove proposte, Nina Zilli,
pepata come l'oliva nel Martini di Dita
Von Teese e vintage ben prima di Amy
Winehouse. Fateci caso, tutte e tre
giovani ma non giovanili, brave e non solo
passabili, belle senza eccessi. Donne.
Speriamo sia di auspicio per tutto il resto.

Sanremo: i più
visti dalla Rete, da Il fatto quotidiano odierno

S anremo compie sessant’an -
ni. Quando cominciò il festival
della canzone italiana, la televisione
non esisteva e le canzoni
si potevano ascoltare solo
via radio. Oggi, naturalmente,
è tutto cambiato. Online sono
numerosissimi i gruppi di
ascolto semi-seri nei quali si
commentano le esibizioni canore,
lo show, gli ospiti. Sul
web, inoltre, rimbalzano immediatamente
i video della
canzoni, sia sul sito Rai.tv che
su YouTube (Rai.tv è stata letteralmente
presa d’assalto durante
le puntate del festival: sono
7 milioni le pagine viste e
722.000 gli utenti unici che
mercoledì hanno navigato i
portali Rai). Tra le canzoni in
gara, quali sono le più viste su
Internet? É presto detto. Su
Rai.tv, contando le visualizzazioni
dei i video della prima serata,
si piazza al primo posto
Arisa, con 30.996 views, segue
Noemi con 29.427 e Povia con
28.161. Mentre gli altri galleggiano
grosso modo intorno alle
20.000 views, languono in fondo
alla classifica Enrico Ruggeri
con 11.402 views e Toto Cutugno
con 7.048. Su YouTube
la vicenda è più interessante,
perchè i video possono essere
anche commentati e votati.
Nella classifica dei video You-
Tube più visti ieri in Italia, si
piazza al primo Marco Mengoni
con 159.606 visualizzazioni
e buoni voti. Alti i voti anche
per le altre prime posizioni: Valerio
Scanu raccoglie 128.519
views; Povia 111.902 (sono
due i video della canzone di Povia
tra i più visti, sul totale vince lui);
quindi Malika Ayane con 102905; e a
breve distanza seguono Arisa e Cristicchi.
Vista molte volte anche la canzone
Pupo, Emanuele Filiberto
e il tenore Domenici (56053 views) ma i voti sono
bassissimi e i commenti al vetriolo
(“qualche volta mi vergogno di essere
italiano” scr ive un utente). Lo spogliarello
burlescke di Dita Von Tees, infine,
fuori da questa nostra
classifica, batterebbe tutti .

Gaufre ha scritto:Sanremo: i più
visti dalla Rete, da Il fatto quotidiano odierno

Lo spogliarello burlescke di Dita Von Tees, infine,
fuori da questa nostra classifica, batterebbe tutti .

la calzamaglia carnicina?

Nostalgia delle Kessler?

Ma Pastore dice che Noemi non gratta? Ma l'ha sentita?
Io era da tanto che aspettavo che grattasse così.......apre proprio i polmoni, altro che voce modulata....
Bah, sarà vero che non ci capisco niente di musica.

Gaufre ha scritto:
Un tempo era la sfida scapoli VS ammogliati.
Ora è periodo di scarti generazionali, vecchi
VS giovani. Vincerà l'esperienza o l'entusiasmo?

Il punto è che se lo si guarda bendati, lo scambio di squadra è garantito per parecchi.

Ghinda ha scritto:

Gaufre ha scritto:
Un tempo era la sfida scapoli VS ammogliati.
Ora è periodo di scarti generazionali, vecchi
VS giovani. Vincerà l'esperienza o l'entusiasmo?

Il punto è che se lo si guarda bendati, lo scambio di squadra è garantito per parecchi.

(dov'è finito il topic delle battutone?)

mambu ha scritto:

Gaufre ha scritto:Sanremo: i più
visti dalla Rete, da Il fatto quotidiano odierno

Lo spogliarello burlescke di Dita Von Tees, infine,
fuori da questa nostra classifica, batterebbe tutti .

la calzamaglia carnicina?

Nostalgia delle Kessler?

sarà andato subito anche lui sul sito porno svedese anni 70

Elisa canta Endrigo e difende Morgan

Messaggero Veneto - 18 febbraio 2010

Una bimba di 4 mesi, il ritorno al festival dopo la vittoria nel 2001
con il brano Luce (tramonti a Nord-Est) e un tour che parte ad aprile:
Elisa stasera renderà omaggio al Festival e alle celebrazioni per la
sessantesima edizione cantando Canzone per te , con cui Sergio Endrigo
vinse nel 1968 in coppia con Roberto Carlos. Accompagnata dalla sua
band e da alcuni ballerini che danzeranno con le coreografie di Luca
Tommassini, all’Ariston presenterà anche il suo nuovo singolo, Anche se
non trovi le parole , tratto da Heart , doppio disco di platino. E
insieme con Fiorella Mannoia dovrebbe duettare in Almeno tu
nell’universo di Mia Martini. «Sono emozionata perché è tanto tempo che
manco – dice Elisa mentre, in camper, sta raggiungendo Sanremo con la
famiglia –. Un ritorno così è molto forte. L’Ariston è un palco
importante. Ma sono molto carica». Ha scelto Canzone per te , «un brano
struggente e romantico, perchè fa parte di quel periodo magico, della
Sanremo e del Festival che amo ricordare. Il ’68 è stato un anno pieno
di cantautori che hanno fatto la storia della canzone italiana e di cui
Endrigo faceva parte». Dalla vittoria nel 2001, «sono successe tante
cose, è tutto un po’ surreale – confessa l’artista monfalconese –.
Sanremo per me è stato uno spartiacque. In questi anni è andata in una
maniera insperata. È la seconda volta che torno come ospite, mi è
andata troppo bene». Quello di quest’anno è il festival delle star
lanciate dai talent show: «Hanno delle grandi voci, sono bravissimi
cantanti – dice la cantautrice di Monfalcone –. È molto bello vederli
lì sul palco. Programmi come X Factor aiutano molto la loro
preparazione, è come una scuola». Se potesse tornare indietro, Elisa
parteciperebbe a questo tipo di trasmissione? «No – risponde –, a me
piacciono di più il pericolo e l’imperfezione, la cosa più verace. E
poi vengo da un’altra generazione». Non ha visto la prima serata del
festival perchè impegnata con la bimba e a fare le 14 valigie per
Sanremo. Ma ha seguito le polemiche sul caso Morgan: «Mi dispiace
moltissimo che manchi – commenta –. È un grande artista, e comunque si
dovrebbe premiare la musica, perchè è un festival di musica. Il fatto
che abbia parlato della sua vita personale in modo molto aperto,
purtroppo ha portato conseguenze pesanti, anche troppo pesanti. Ci sono
troppe altre persone con lo stesso problema nel contenitore
televisivo». Dopo i duetti con Ligabue e Giuliano Sangiorgi, le
piacerebbe fare altre collaborazioni perchè «sono sempre delle grandi
gioie, ci si scambiano belle energie. Non vedo nessun lato negativo». E
confessa che le piacerebbe seguire le orme di Laura Pausini e Tiziano
Ferro, protagonisti dello show di Raidue Due : «Purtroppo non l’ho
visto, ma è una bellissima idea». Con chi le piacerebbe farlo? «Con
Ligabue, Giuliano Sangiorgi, anche con Andrea Bocelli, che è
meraviglioso». E con Giorgia, che sta per diventare mamma in questi
giorni? «Certo, è un’amica, ci messaggiamo continuamente. Vorrei che
venisse a trovarmi con il suo bimbo». Intanto, ad aprile farà il suo
primo tour dopo essere diventata mamma di Emma Cecile: «Mi sento
totalmente per aria», dice. (...)

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