Telefilm e Serie tv ....Infinite...

comunque leggendo in rete sono venuto a sapere che la programmazione di un canale tv in Usa è uno schifo completo, salvo appunto la qualità e i contenuti di molte serie.
non ci sono fasce orarie con target di pubblico differenti,salvo canali manistream, ma canali che danno 24 ore su 24 repliche di vecchi o recenti serial tv.
una tv juke box l'hanno definito.
possibile che debba rivalutare rai e mediaset?

G.Kaplan ha scritto:I telefilm americani vanno avanti finché c'è pubblico, in barba alla trama e al resto e vengono segati per la stessa ragione, in barba alla qualità e al resto (vedi Huff, cancellato solo dopo due stagioni per ragioni di ascolti... secondo me era un telefilm molto interessante)

Più che finché c'è pubblico ormai vanno avanti solo se hanno numeri forti nella fascia di spettatori 18-49 cioè quella più appetibile per la pubblicità. Tant'è che c'è stata una forte polemica negli usa, per la cancellazione di "Harry's Law, con kathy bates, che pur avendo molto pubblico e ottime critiche, non era forte in quella fascia.

La Nbc particolarmente usa questa politica che però le si sta ritorcendo contro, come dimostra la loro stagione fallimentare nel drama (con serie aperte e subito chiuse come la versione Usa di prime suspect), che è culminata nel licenziamento quasi in tronco del caposettore Laura Lancaster. Su House io credo volessero chiudere alla nona serie, ma non si aspettavano il crollo di tre milioni prima della pausa dell'8/a stagione. D'altronde il finale della settima, massacrato dalla critica e dal pubblico era stato la pietra tombale, come l'uscita molto mal congegnata di lisa Edelstein.

Shore, il creatore di House, prima di chiudere credo volesse piazzare un'altra serie, magari il suo progetto del cuore, una riedizione di Rockford (interpretato negli anni '70 da James Garner), che però gli hanno risbattuto in faccia almeno tre volte. Ora ha un contratto per lo sviluppo di nuove serie, ma è tutto nel limbo.

Gli inglesi spesso concepiscono le serie a capitoli chiusi, che a volte riaprono a volte no, come hanno fatto con Prime suspect e come ora fanno con Torchwood. Life on mars inglese nella seconda stagione era stranamente molto scesa come ascolti, per questo hanno mantenuto l'idea di due sole serie. Poi credo volessero dare spazio alla versione Usa, che invece è durata solo pochi episodi

Emmaris ha scritto:

...Life on mars inglese nella seconda stagione era stranamente molto scesa come ascolti, per questo hanno mantenuto l'idea di due sole serie. Poi credo volessero dare spazio alla versione Usa, che invece è durata solo pochi episodi

Infatti le due versioni di Life on Mars sono state belle proprio perchè sono durate 13 puntate.

In realtà Emma, molte Tv come starz e HBO stanno investendo in produzioni che a dispetto dei numeri, contribuiscono a dare credibilità al canale.Salvo il caso di Luck, in cui si è dovuto accettare la chiusura per ragioni di immagine( gli incidenti ai cavalli durante le riprese avevano sollevato le proteste degli animalisti)il basso riscontro di pubblico non ha inciso minimamente nella scelta del rinnovo di stagione.
Enlightened, Boss, e luck per esempio con percentuali ridotte di spettatori,servono a queste reti per definire il brand( come si dice in gergo).
I premi durante gli emmy o i golden globes garantiscono, laddove il riscontro di audience langue, una promozione a livello di immagine.
E infatti qust'anno è andata così. Poco pubblico ma incetta di premi e critica entusiasta.
Ovviamente non tutti fanno questo ragionamento.

Gaufre ho trovato il mio nuovo sfondo per il desktop

lepidezza ha scritto:Gaufre ho trovato il mio nuovo sfondo per il desktop

lepidezza ha scritto:In realtà Emma, molte Tv come starz e HBO stanno investendo in produzioni che a dispetto dei numeri, contribuiscono a dare credibilità al canale.Salvo il caso di Luck, in cui si è dovuto accettare la chiusura per ragioni di immagine( gli incidenti ai cavalli durante le riprese avevano sollevato le proteste degli animalisti)il basso riscontro di pubblico non ha inciso minimamente nella scelta del rinnovo di stagione.
Enlightened, Boss, e luck per esempio con percentuali ridotte di spettatori,servono a queste reti per definire il brand( come si dice in gergo).
I premi durante gli emmy o i golden globes garantiscono, laddove il riscontro di audience langue, una promozione a livello di immagine.
E infatti qust'anno è andata così. Poco pubblico ma incetta di premi e critica entusiasta.
Ovviamente non tutti fanno questo ragionamento.

Certo, ma quelli sono canali via cavo a pagamento, non costruiscono i bilanci sulle entrate pubblicitarie e non devono rispettare gli stessi codici di autoregolamentazione dei network, quindi possono osare di più sui temi e sui dialoghi. Non chiudono le serie a metà perché non rinegoziano i contratti pubblicitari a metà anno come nei network, deve succedere un cataclisma perché un canale via cavo cancelli una serie in mezzo alla stagione (o in quel caso mi pare dopo due puntate), come con Luck, che è stata una vera vergogna produttiva, per quello che è successo su quel set.

I network il primo anno ( e a volte anche dopo) commissionano metà stagione, poi se non sono soddisfatti interrompono. E' rarissimo vadano avanti in perdita. Una delle poche eccezioni è stato proprio House nella prima stagione. I dati d'ascolto non erano esaltanti ma hanno commissionato lo stesso la seconda stagione, che a metà è esplosa. E' anche vero che i costi della serie non erano altissimi perché le prime stagioni le hanno girate in Canada

Non conosco Luck, ma cos'è successo sul set emmaris?

Luck
era un'ottima serie andata in onda quest'inverno sul mondo delle corse e delle scommesse.
La vita all'interno dell'ippofromo, le aste per i cavalli, gli allenatori, i fantini e ovviamente il denaro poco pulito che ci gira intorno.
Dustin Hoffman insieme a Nick Nolte, erano i due protagonisti principali.
La qualità della produzione non si discute. Regia, recitazione e fotografia di grande impatto.Ci sono state delle corse girate talmente bene che mi si è aperto un mondo.I meccanismi dell'acquisto e della cura dei cavalli , quello complesso delle puntate, diciamo che la comunità che gravita intorno è numerosissima e competitiva.
Purtroppo all'ennesimo incidente di un cavallo durante le riprese e le proteste degli animalisti, nonostante la seconda stagione fosse stata confermata dopo la sola messa in onda del pilot, la produzione e la rete ha deciso che l'immagine non ne avrebbe giovato e hanno chiuso la produzione dopo la fine della prima stagione.
Come dicevo prima non tutte le tv, nemmeno tra quelle via cavo, ragionano in questi termini, mentre HBO e STARZ lo stanno facendo, per dare credibilità alla rete serve una scelta editoriale definita e di prestigio.Se per la maggior parte delle tv vige la massima che "ratings driven content" ovvero gli indici d'ascolto determinano i contenuti, in questi due casi si opta per il suo contrario.

La fidelizzazione si guadagna creando un brand prestigioso.Quindi meglio premi della critica e riconoscimenti legati ai contenuti piuttosto che percentuali di share e prodotti mediocri o ordinari.
In questo caso( luck) la perdita a livello di produzione avviata e contratti firmati per una seconda stagione non è indifferente, ma quella legata al canale rischiava di portarsi via molto di più.

I cavalli ringraziano però, era giusto così.

Cosa significa "Purtroppo all'ennesimo incidente di un cavallo durante le riprese", ce ne sono stati molti, cavalli morti anche?

durante la produzione della prima stagione, erano morti due cavalli sul set della serie, e la PETA ha richiesto l’apertura di un’indagine per la morte dei due animali.Purtroppo lo stesso giorno è morto un terzo cavallo, così a PETA ha chiesto che fosse sospesa l’intera produzione della serie, accusando i producers di aver usato nelle scene di corsa un cavallo con artrite che non gareggiava da quattro anni e un altro a cui sarebbe stato somministrato un mix di farmaci.

La HBO ha assicurato di aver adottato misure di sicurezza “oltre gli standard televisivi” insieme con l’aiuto dell’American Humane Association e di alcuni esperti di corse ma ha scelto la sospensione delle riprese della seconda stagione.
Sono 35 i milioni di dollari di perdita per la rete.
Luck era una produzione di lusso, ma nel momento in cui si parla di cavalli morti, indagini e problemi del genere, non si sta più parlando di quanto ottimo sia il prodotto e questo tipo di pubblicità non fa più bene alla HBO. (Senza contare possibili conseguenze legali )

Cancellando la serie, invece, la rete è voluta passare dalla parte del “giusto”, lanciando un preciso messaggio all’esterno: ha a cuore gli interessi degli animalisti e gli animali stessi, non è un’industria spietata, ha preso una decisione sofferta, ma dovuta.

E in fondo, se la produzione di 10 episodi porta alla morte di 3 cavalli, cosa dovremmo aspettarci nell’arco di più stagioni? Uno sterminio?

Imaligni hanno anche detto che se Luck avesse avuto gli ascolti di game of thrones non avrebbero fatto la stessa scelta.

david milch autore della serie( appassionatissimo di corse e di cavalli scriveva la serie deis suoi sogni) adesso pare che abbia già siglato un accordo con la HBO che prevede l’adattamento per il piccolo schermo dei romanzi di William Faulkner.

lepidezza ha scritto:durante la produzione della prima stagione, erano morti due cavalli sul set della serie, e la PETA ha richiesto l’apertura di un’indagine per la morte dei due animali.Purtroppo lo stesso giorno è morto un terzo cavallo, così a PETA ha chiesto che fosse sospesa l’intera produzione della serie, accusando i producers di aver usato nelle scene di corsa un cavallo con artrite che non gareggiava da quattro anni e un altro a cui sarebbe stato somministrato un mix di farmaci.

Hanno fatto bene, minchia 3 cavalli morti?! Ma non si potevano fare le scene di corsa con l'aiuto del computer?

la regia proprio di quello che sarebbe stato il perno attorno al quale gira la storia della serie non si poteva fare al computer.
Le scene delle corse sono davvero meravigliose. Basta che ti veda la prima puntata pilota per capire che idea di inquadrature e montaggio c'era dietro.
Per me, che di corse di cavalli non mi è mai importato nulla, dopo quelle sequenze è stato come assistere a una magia.
Mi ha preso subito.
Un po' più complesso invece seguire i meccanismi che regolano quel mondo.
Peccato per la serie e per i cavalli.

piuttosto pusher che non sei altra, tu hai già visto Studio 60 e the west wing?
Dovrei andare a vedere la lunga lista delle serei consigliate che facesti tempo fa.
Te lo domando perchè mi sono imbattuto in The Newsroom che è il dietro le quinte di un notiziario di una rete tv americana.
L'autore è lo stesso dei due titoli che ti facevo.

lepidezza ha scritto:piuttosto pusher che non sei altra, tu hai già visto Studio 60 e the west wing?
Dovrei andare a vedere la lunga lista delle serei consigliate che facesti tempo fa.
Te lo domando perchè mi sono imbattuto in The Newsroom che è il dietro le quinte di un notiziario di una rete tv americana.
L'autore è lo stesso dei due titoli che ti facevo.

Studio 60 non l'ho visto e nemmeno The Newsroom, provvedo subito.
The West Wing invece si e devo dire che mi è piaciuto. Ha un'inclinazione idealistica e un certo ottimismo irrealistico, per i miei gusti, ma sono americani quindi è normale.
Cmq ne vale la pena vederlo. E' scritto bene, buona la regia anche e poi gli attori sono bravissimi.

lepidezza ha scritto:ndo sta alux e gaufre?
ieri è iniziata la 5^ di Breaking bad!

Hahahaha... Esilarante la prima puntata!

Spoiler:

Ah, ho finito Game of Thrones: dire che dopo il primo episodio volevo mollarla... Ho fatto bene a resistere perché è validissima sia per i costumi che per le ambientazioni. Davvero bella da guardare...

lepidezza ha scritto:piuttosto pusher che non sei altra, tu hai già visto Studio 60 e the west wing?
Dovrei andare a vedere la lunga lista delle serei consigliate che facesti tempo fa.
Te lo domando perchè mi sono imbattuto in The Newsroom che è il dietro le quinte di un notiziario di una rete tv americana.
L'autore è lo stesso dei due titoli che ti facevo.

Aaron Sorkin, un genio, il mio autore televisivo preferito. The newsroom però non è partita con il piede giusto, sia a livello di critica che di ascolti, tanto che Sorkin per la seconda serie ha appena licenziato tutti gli autori tranne se stesso e la sua ex compagna. Devo dire che anch'io la trovo un po' piatta.

ecco, grazie Emma!
Tu che lo conosci, puoi garantire per lui perchè a partire dalla sigla, giù giù sino ai tic di almeno tre degli altri stretti collaboratori del protagonista( l'unico personaggio valido) sembra una farsa malriuscita.
Io ho sempre l'impressione di assistere a una messa in scena.Nel senso che tra la bionda isterica tutta faccine, il produttore e l'executive producer d'assalto non ne salvo uno.
Vedo attori recitare una parte non dei personaggi.
L'ex di The Millionaire idem come sopra, e l'ex Grande gatsby stereotipato a manetta.
I contenuti ci sono per carità.Bastano le sottili e raffinate stoccate a Fox e rush limbaugh, palin e i tea party, i finanziatori occulti e la news corp, come l'economia americana nel bignami fatto a Mackanzie, ma ripeto lo staff è terribile.
L'unico credibile sembra essere lo stronzo della redazione che cerca di fare numeri e sfruttare le storie a vantaggio dello share.
I dialoghi li scrive sorkin, ma il casting e i siparietti , che sono da vomito, merito di chi sono?
Musica terribile enfatizzatissima da cinemascope.

lepidezza ha scritto:ecco, grazie Emma!
Tu che lo conosci, puoi garantire per lui perchè a partire dalla sigla, giù giù sino ai tic di almeno tre degli altri stretti collaboratori del protagonista( l'unico personaggio valido) sembra una farsa malriuscita.
Io ho sempre l'impressione di assistere a una messa in scena.Nel senso che tra la bionda isterica tutta faccine, il produttore e l'executive producer d'assalto non ne salvo uno.
Vedo attori recitare una parte non dei personaggi.
L'ex di The Millionaire idem come sopra, e l'ex Grande gatsby stereotipato a manetta.
I contenuti ci sono per carità.Bastano le sottili e raffinate stoccate a Fox e rush limbaugh, palin e i tea party, i finanziatori occulti e la news corp, come l'economia americana nel bignami fatto a Mackanzie, ma ripeto lo staff è terribile.
L'unico credibile sembra essere lo stronzo della redazione che cerca di fare numeri e sfruttare le storie a vantaggio dello share.
I dialoghi li scrive sorkin, ma il casting e i siparietti , che sono da vomito, merito di chi sono?
Musica terribile enfatizzatissima da cinemascope.

Infatti i critici che hanno attaccato serie l'hanno giudicata sciatta, qualunquista maschilista, autoindulgente e didascalica, un critico l'ha addirittura chiamata "robaccia". E' sorprendente (in negativo) perché Sorkin è uno che è sempre riuscito a costruire grandi affreschi (oltretutto spesso ambientati in tv come Sports Night o Studio 60 on the Sunset Strip), stavolta invece sembra ci abbia portato su una zattera.
Il cast sulla carta è ottimo, ma non c'è armonia, Dev Patel poi per me è da sempre sopravvalutato. In genere alla prima stagione lo show creator oltre a scrivere direttamente buona parte delle puntate dovrebbe supervisionare tutto. Ma qui ovviamente non è successo. O l'Oscar per The social network l'ha portato al delirio o per gli impegni cinematografici, tra cui il biopic su Steve Jobs ha delegato troppo. Vedremo se riesce a correggere un minimo nella seconda serie.

del cast sulla carta apprezzo giusto John gallagher.
uno dei protagonisti del musical American idiot a broadway.
ma in scena il suo personaggio è piatto e abusatissimo.

emma vista la sesta puntata...
la visione dei repubblicani e delle donne non ne viene fuori bene!

lepidezza ha scritto:emma vista la sesta puntata...
la visione dei repubblicani e delle donne non ne viene fuori bene!

Infatti, quando non sono manipolate con estrema facilità sono ottuse, prepotenti e ridicole. Io continuo a guardare ma sto perdendo le speranze.John Gallagher è un ottimo caratterista, ma qua come tutti gli altri, fatica ad essere vagamente credibile. Comunque per la nuova stagione pare Sorkin abbia assunto una serie di consulenti importanti e top secret, spero gli diano una mano

vista la 7 di The newsroom con la notizia dell'uccisione di osama ghost bin laden
very fuck yeah Usa.
Da sorkin non ti saresti aspettata tanta superficialità nel gestire questa notizia dal dietro le quinte di una redazione giornalistica?
Consiglio vivamente la quinta stagione di quel capolavoro che è stato THE WIRE.

lepidezza ha scritto:Da sorkin non ti saresti aspettata tanta superficialità nel gestire questa notizia dal dietro le quinte di una redazione giornalistica?

Cioè com'era?