L'angolo dei libri
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Re: L'angolo dei libri
fear-of-the-dark ha scritto:....mio padre mi ha fatto leggere asimov quando avevo 13 anni, non ci ho capito una ceppa e non ne ho voluto sapere più niente....questi genitori che rovinano i figli....Lucadev ha scritto:fear-of-the-dark ha scritto:naaaaa....tu menti!Lucadev ha scritto:Nel topic dei libri non ho mai scritto nulla.
Tanto per fare vedere che anche io leggo ogni tanto, consiglio la trilogia di Asimov sulla Fondazione, visto che lo avete citato.
A proposito di cosa ? Che non mai scritto nel topic dei libri ?
No è vero
non è uno scrittore per donzelle adolescenti in pieno furore ormonale...per quelle ci vogliono i fotoromanzi....
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Re: L'angolo dei libri
no i fotoromanzi no!!!
ma leggevo il cioè!!!
ma leggevo il cioè!!!
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Re: L'angolo dei libri
fear-of-the-dark ha scritto:no i fotoromanzi no!!!
ma leggevo il cioè!!!
Troppo giovane per i fotoromanzi
guarda .. son venuti fuori certi altarini ....
Strawberry Fields- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: L'angolo dei libri
Agli esperti di fantascienza qui: e Dune? A me è piaciuto molto; mi rendo conto che è a cavallo tra fantascienza e fantasy. ma rimasi affascinata dalla creazione di un intero mondo, con la sua ecologia, il popolo con le sue usanze in adattamento alle condizioni ambientali, le manovre politiche ed economiche, ecc...
miniatina- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: L'angolo dei libri
Strawberry Fields ha scritto:fear-of-the-dark ha scritto:no i fotoromanzi no!!!
ma leggevo il cioè!!!
Troppo giovane per i fotoromanzi
guarda .. son venuti fuori certi altarini ....
comunque ora che ci penso nel cioè c'erano i fotoromanzi.... erano delle cose orribili...
e poi c'erano anche le domande del tipo: " se do un bacio con la lingua resto incinta?"
fear-of-the-dark- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: L'angolo dei libri
miniatina ha scritto:Agli esperti di fantascienza qui: e Dune? A me è piaciuto molto; mi rendo conto che è a cavallo tra fantascienza e fantasy. ma rimasi affascinata dalla creazione di un intero mondo, con la sua ecologia, il popolo con le sue usanze in adattamento alle condizioni ambientali, le manovre politiche ed economiche, ecc...
io ho letto solo il primo e ricordo che mi era piaciuto molto
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Re: L'angolo dei libri
fear-of-the-dark ha scritto:Strawberry Fields ha scritto:fear-of-the-dark ha scritto:no i fotoromanzi no!!!
ma leggevo il cioè!!!
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comunque ora che ci penso nel cioè c'erano i fotoromanzi.... erano delle cose orribili...
e poi c'erano anche le domande del tipo: " se do un bacio con la lingua resto incinta?"
il massimo su questi argomenti è stato Duepiù, un mensile interamente dedicato all'educazione sessuale negli anni '70
qualcuno lo ricorda?
ubik- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: L'angolo dei libri
ubik ha scritto:fear-of-the-dark ha scritto:Strawberry Fields ha scritto:fear-of-the-dark ha scritto:no i fotoromanzi no!!!
ma leggevo il cioè!!!
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comunque ora che ci penso nel cioè c'erano i fotoromanzi.... erano delle cose orribili...
e poi c'erano anche le domande del tipo: " se do un bacio con la lingua resto incinta?"
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qualcuno lo ricorda?
Strawberry Fields- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: L'angolo dei libri
Scusate se mi intrometto, mi rendo conto che state dirimendo una questione delicata
@ Ubik
I successivi non sono all'altezza, secondo me; lì c'era il lampo creativo, la costruzione di una società e di un ecosistema, i successivi si limitano a sviluppare il racconto nel tempo (va avanti fino ai figli). Ma si fanno leggere senza intoppi e anche dal punto di vista "quantitativo" non scherzano (non sono tomi come il primo, ma neanche....Urania! )
@ Ubik
I successivi non sono all'altezza, secondo me; lì c'era il lampo creativo, la costruzione di una società e di un ecosistema, i successivi si limitano a sviluppare il racconto nel tempo (va avanti fino ai figli). Ma si fanno leggere senza intoppi e anche dal punto di vista "quantitativo" non scherzano (non sono tomi come il primo, ma neanche....Urania! )
miniatina- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: L'angolo dei libri
@ miniatina: lo so l'avevo letto da qualche parte, per quello non mi è venuto nemmeno in mente di comperarli
il primo è già un romanzo compiuto
il primo è già un romanzo compiuto
ubik- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: L'angolo dei libri
fear-of-the-dark ha scritto:Strawberry Fields ha scritto:fear-of-the-dark ha scritto:no i fotoromanzi no!!!
ma leggevo il cioè!!!
Troppo giovane per i fotoromanzi
guarda .. son venuti fuori certi altarini ....
comunque ora che ci penso nel cioè c'erano i fotoromanzi.... erano delle cose orribili...
e poi c'erano anche le domande del tipo: " se do un bacio con la lingua resto incinta?"
si mi ricordo....ricordo che la risposta che avevano dato era: no, non si rimane incinta.....e lei rispose: meno male, perchè ho avuto un rapporto sessuale completo baciando con la lingua e temevo di potere rimanere incinta
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Re: L'angolo dei libri
@ Ubik
Beh, io li avevo comprati con la scusa di regalarli a mio padre (vendetta, dopo tutti quegli Urania.... ma sai che sto ancora macinando su quella storia dei Bignami? Ma veramente mi è cascato un mito... Potevano tagliare i racconti finali e le strisce del Mago Wiz e B.C. e lasciare i romanzi integri, no? )
Beh, io li avevo comprati con la scusa di regalarli a mio padre (vendetta, dopo tutti quegli Urania.... ma sai che sto ancora macinando su quella storia dei Bignami? Ma veramente mi è cascato un mito... Potevano tagliare i racconti finali e le strisce del Mago Wiz e B.C. e lasciare i romanzi integri, no? )
miniatina- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: L'angolo dei libri
miniatina ha scritto:@ Ubik
Beh, io li avevo comprati con la scusa di regalarli a mio padre (vendetta, dopo tutti quegli Urania.... ma sai che sto ancora macinando su quella storia dei Bignami? Ma veramente mi è cascato un mito... Potevano tagliare i racconti finali e le strisce del Mago Wiz e B.C. e lasciare i romanzi integri, no? )
ma dai, non l'hai mai immaginato? erano sempre tanto bassi
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Re: L'angolo dei libri
questo è un altro interessante romanzo di fantascienza, molto particolare
Si narra la storia di Horty, che a 8 anni fugge dalla casa dei genitori adottivi, dopo una furiosa lite con il patrigno, che gli ha causato la perdita di tre dita della mano sinistra. Viene accolto clandestinamente presso il luna park di Pierre Monetre, un ex medico che cova un grande odio per l'umanità e nutre una forte ossessione verso una forma di vita aliena dotata di grandi poteri: i cristalli. Essi sono in grado di duplicare e creare la vita, e sono suscettibili agli ordini mentali. Monetre da tempo esegue esperimenti mentali su di essi, cercando di forzarli a creare un intermediario, un essere di forma umana che gli permetta di ordinare loro di distruggere il genere umano. Zena, una nana del luna park che conosce le intenzioni di Monetre, intuendo la natura di Horty - è lui il "figlio" dei cristalli - lo traveste da nana e lo fa chiamare Hortense. Horty si scopre possedere poteri sovraumani di rigenerazione (gli ricrescono le dita della mano), ed è in grado di assumere in pochi giorni le sembianze di qualsiasi essere umano. Su ordine di Zena, che teme che Monetre possa scoprirlo, fugge dal luna park, e decide di vendicarsi del patrigno, il giudice Bluett. Horty scopre che Bluett da tempo cerca di ricattare Kay, una ragazza del paese, sua amica di infanzia, per ottenere favori sessuali. La ragazza, infatti, sta per ereditare dai genitori morti, e il giudice potrebbe farle bloccare l'esecuzione testamentaria. Horty riesce intelligentemente a salvare la ragazza dalle molestie del vecchio patrigno e a vendicarsene moralmente. Ma il fatto mette in moto rapide vicende che portano al suo smascheramento da parte di Monetre. Nel rutilante finale Horty riesce a uccidere Monetre, con il potere dei cristalli, non senza il sacrificio di Zena.
Si narra la storia di Horty, che a 8 anni fugge dalla casa dei genitori adottivi, dopo una furiosa lite con il patrigno, che gli ha causato la perdita di tre dita della mano sinistra. Viene accolto clandestinamente presso il luna park di Pierre Monetre, un ex medico che cova un grande odio per l'umanità e nutre una forte ossessione verso una forma di vita aliena dotata di grandi poteri: i cristalli. Essi sono in grado di duplicare e creare la vita, e sono suscettibili agli ordini mentali. Monetre da tempo esegue esperimenti mentali su di essi, cercando di forzarli a creare un intermediario, un essere di forma umana che gli permetta di ordinare loro di distruggere il genere umano. Zena, una nana del luna park che conosce le intenzioni di Monetre, intuendo la natura di Horty - è lui il "figlio" dei cristalli - lo traveste da nana e lo fa chiamare Hortense. Horty si scopre possedere poteri sovraumani di rigenerazione (gli ricrescono le dita della mano), ed è in grado di assumere in pochi giorni le sembianze di qualsiasi essere umano. Su ordine di Zena, che teme che Monetre possa scoprirlo, fugge dal luna park, e decide di vendicarsi del patrigno, il giudice Bluett. Horty scopre che Bluett da tempo cerca di ricattare Kay, una ragazza del paese, sua amica di infanzia, per ottenere favori sessuali. La ragazza, infatti, sta per ereditare dai genitori morti, e il giudice potrebbe farle bloccare l'esecuzione testamentaria. Horty riesce intelligentemente a salvare la ragazza dalle molestie del vecchio patrigno e a vendicarsene moralmente. Ma il fatto mette in moto rapide vicende che portano al suo smascheramento da parte di Monetre. Nel rutilante finale Horty riesce a uccidere Monetre, con il potere dei cristalli, non senza il sacrificio di Zena.
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Re: L'angolo dei libri
beh, ero abbastanza piccola.... poi erano usati, consumati, mi pareva che le pagine fossero sottili e mi ero anche fatta l'idea che i libri di fantascienza proprio per l'argomento fossero "sintetici". Ma dico, almeno per gli Urania che pubblicavano raccolte di racconti.... almeno i racconti, voglio dire, saranno stati integrali, sì?
miniatina- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: L'angolo dei libri
mmmmmmm, questo anche, quanto mi era piaciutooooo
certo l'edizione integrale, non questa di urania
In seguito alla caduta avvenuta l'11 settembre 2077 di un grosso meteorite sulla Pianura Padana, che causa un numero ingente di vittime e devastazioni, viene approvato il progetto Guardia Spaziale che ha il compito di catalogare e studiare l'orbita di ogni asteroide presente nel sistema solare affinché simili incidenti non possano più ripetersi. Nel 2130 i radar installati su Marte appartenenti alla Guardia Spaziale avvistano un grande oggetto, che viene inizialmente classificato come un asteroide; successivamente, col progressivo avvicinarsi dell'oggetto al Sole, si fa sempre più concreta la possibilità che possa trattarsi di una struttura artificiale di una cultura aliena.
La notizia suscita notevole scalpore e i governi della Terra decidono in tutta fretta di organizzare una missione col compito di raggiungere e studiare l'oggetto a cui, in onore alla religione induista, viene assegnato il nome Rama, dato che non sono più disponibili divinità del pantheon classico.
Considerata però la velocità con cui Rama si sta avvicinando al Sole risulta evidente che solo un'astronave, l'Endeavour, che casualmente opera già nei dintorni, potrà raggiungerlo ed effettuare un rendezvous in tempo utile (Rendezvous with Rama è il titolo originale). L'astronave è guidata da un piccolo gruppo di astronauti molto disciplinati e affidabili guidati dal comandante Norton. Dopo un lungo inseguimento riescono finalmente a raggiungere Rama, che si rivela essere un'enorme cilindro in rapida rotazione con l'interno completamente cavo.
Effettuato l'atterraggio in prossimità dell'asse e dopo aver aspettato inutilmente per 24 ore un qualunque segno di vita da parte di eventuali abitanti, il comandante Norton decide di dare il via all'esplorazione che, considerate le grandi dimensioni e la particolare geografia di Rama, si presenta subito come un'impresa difficile. A peggiorare la situazione è anche il fattore tempo: Rama infatti dovrà entro pochi giorni essere abbandonato a sé stesso perché l'orbita su cui è immesso passerà troppo vicina al Sole. Man mano che l'atmosfera all'interno si scalda emergono strane creature indaffarate e indifferenti alla presenza degli umani.
Alla fine, visto che la traiettoria di Rama lo farà finire proprio dentro il sole (si ipotizza per ricaricarsi di energia in previsione di un altro viaggio) l'equipaggio è costretto ad abbandonare Rama con più domande insolute che risposte: chi ha costruito Rama? Per quale motivo? Da dove proviene? Dove sta andando?
Domande che resteranno senza risposta: gli astronauti vedono allontanarsi per sempre da Rama e tornano indietro. Il romanzo ha un finale che richiama quello del L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson. Uno dei responsabili della spedizione si sveglia improvvisamente nella notte con un pensiero fisso: i Ramani fanno tutto tre volte
Un finale che sembrava fatto apposta per anticipare dei sequel (che puntualmente arriveranno), ma lo scrittore A. C. Clarke è sempre stato infastidito da tali riflessioni: all'epoca mi sembrava -disse- solo un buon modo per terminare il libro
certo l'edizione integrale, non questa di urania
In seguito alla caduta avvenuta l'11 settembre 2077 di un grosso meteorite sulla Pianura Padana, che causa un numero ingente di vittime e devastazioni, viene approvato il progetto Guardia Spaziale che ha il compito di catalogare e studiare l'orbita di ogni asteroide presente nel sistema solare affinché simili incidenti non possano più ripetersi. Nel 2130 i radar installati su Marte appartenenti alla Guardia Spaziale avvistano un grande oggetto, che viene inizialmente classificato come un asteroide; successivamente, col progressivo avvicinarsi dell'oggetto al Sole, si fa sempre più concreta la possibilità che possa trattarsi di una struttura artificiale di una cultura aliena.
La notizia suscita notevole scalpore e i governi della Terra decidono in tutta fretta di organizzare una missione col compito di raggiungere e studiare l'oggetto a cui, in onore alla religione induista, viene assegnato il nome Rama, dato che non sono più disponibili divinità del pantheon classico.
Considerata però la velocità con cui Rama si sta avvicinando al Sole risulta evidente che solo un'astronave, l'Endeavour, che casualmente opera già nei dintorni, potrà raggiungerlo ed effettuare un rendezvous in tempo utile (Rendezvous with Rama è il titolo originale). L'astronave è guidata da un piccolo gruppo di astronauti molto disciplinati e affidabili guidati dal comandante Norton. Dopo un lungo inseguimento riescono finalmente a raggiungere Rama, che si rivela essere un'enorme cilindro in rapida rotazione con l'interno completamente cavo.
Effettuato l'atterraggio in prossimità dell'asse e dopo aver aspettato inutilmente per 24 ore un qualunque segno di vita da parte di eventuali abitanti, il comandante Norton decide di dare il via all'esplorazione che, considerate le grandi dimensioni e la particolare geografia di Rama, si presenta subito come un'impresa difficile. A peggiorare la situazione è anche il fattore tempo: Rama infatti dovrà entro pochi giorni essere abbandonato a sé stesso perché l'orbita su cui è immesso passerà troppo vicina al Sole. Man mano che l'atmosfera all'interno si scalda emergono strane creature indaffarate e indifferenti alla presenza degli umani.
Alla fine, visto che la traiettoria di Rama lo farà finire proprio dentro il sole (si ipotizza per ricaricarsi di energia in previsione di un altro viaggio) l'equipaggio è costretto ad abbandonare Rama con più domande insolute che risposte: chi ha costruito Rama? Per quale motivo? Da dove proviene? Dove sta andando?
Domande che resteranno senza risposta: gli astronauti vedono allontanarsi per sempre da Rama e tornano indietro. Il romanzo ha un finale che richiama quello del L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson. Uno dei responsabili della spedizione si sveglia improvvisamente nella notte con un pensiero fisso: i Ramani fanno tutto tre volte
Un finale che sembrava fatto apposta per anticipare dei sequel (che puntualmente arriveranno), ma lo scrittore A. C. Clarke è sempre stato infastidito da tali riflessioni: all'epoca mi sembrava -disse- solo un buon modo per terminare il libro
ubik- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: L'angolo dei libri
Clarke! E' vero, c'è anche lui! Questo forse l'ho letto (sempre bignamurania). E poi "Le guide del tramonto", di sicuro
e questo?
PS. da anni cerco di ricordarmi il titolo di un libro in cui c'era tra gli altri protagonisti una matematica forse sorella del protagonista? O forse figlia dei governanti in carica? Non ricordo e più passa il tempo più la cosa si fa nebulosa...
E un altro con protagonisti una specie di monaci che aspiravano alla perfezionecon distacco totale del cervello dal corpo... boh?
e questo?
PS. da anni cerco di ricordarmi il titolo di un libro in cui c'era tra gli altri protagonisti una matematica forse sorella del protagonista? O forse figlia dei governanti in carica? Non ricordo e più passa il tempo più la cosa si fa nebulosa...
E un altro con protagonisti una specie di monaci che aspiravano alla perfezionecon distacco totale del cervello dal corpo... boh?
miniatina- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: L'angolo dei libri
Clarke: quello era piaciuto anche a me!ubik ha scritto: mmmmmmm, questo anche, quanto mi era piaciutooooo
certo l'edizione integrale, non questa di urania
In seguito alla caduta avvenuta l'11 settembre 2077 di un grosso meteorite sulla Pianura Padana, che causa un numero ingente di vittime e devastazioni, viene approvato il progetto Guardia Spaziale che ha il compito di catalogare e studiare l'orbita di ogni asteroide presente nel sistema solare affinché simili incidenti non possano più ripetersi. Nel 2130 i radar installati su Marte appartenenti alla Guardia Spaziale avvistano un grande oggetto, che viene inizialmente classificato come un asteroide; successivamente, col progressivo avvicinarsi dell'oggetto al Sole, si fa sempre più concreta la possibilità che possa trattarsi di una struttura artificiale di una cultura aliena.
La notizia suscita notevole scalpore e i governi della Terra decidono in tutta fretta di organizzare una missione col compito di raggiungere e studiare l'oggetto a cui, in onore alla religione induista, viene assegnato il nome Rama, dato che non sono più disponibili divinità del pantheon classico.
Considerata però la velocità con cui Rama si sta avvicinando al Sole risulta evidente che solo un'astronave, l'Endeavour, che casualmente opera già nei dintorni, potrà raggiungerlo ed effettuare un rendezvous in tempo utile (Rendezvous with Rama è il titolo originale). L'astronave è guidata da un piccolo gruppo di astronauti molto disciplinati e affidabili guidati dal comandante Norton. Dopo un lungo inseguimento riescono finalmente a raggiungere Rama, che si rivela essere un'enorme cilindro in rapida rotazione con l'interno completamente cavo.
Effettuato l'atterraggio in prossimità dell'asse e dopo aver aspettato inutilmente per 24 ore un qualunque segno di vita da parte di eventuali abitanti, il comandante Norton decide di dare il via all'esplorazione che, considerate le grandi dimensioni e la particolare geografia di Rama, si presenta subito come un'impresa difficile. A peggiorare la situazione è anche il fattore tempo: Rama infatti dovrà entro pochi giorni essere abbandonato a sé stesso perché l'orbita su cui è immesso passerà troppo vicina al Sole. Man mano che l'atmosfera all'interno si scalda emergono strane creature indaffarate e indifferenti alla presenza degli umani.
Alla fine, visto che la traiettoria di Rama lo farà finire proprio dentro il sole (si ipotizza per ricaricarsi di energia in previsione di un altro viaggio) l'equipaggio è costretto ad abbandonare Rama con più domande insolute che risposte: chi ha costruito Rama? Per quale motivo? Da dove proviene? Dove sta andando?
Domande che resteranno senza risposta: gli astronauti vedono allontanarsi per sempre da Rama e tornano indietro. Il romanzo ha un finale che richiama quello del L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson. Uno dei responsabili della spedizione si sveglia improvvisamente nella notte con un pensiero fisso: i Ramani fanno tutto tre volte
Un finale che sembrava fatto apposta per anticipare dei sequel (che puntualmente arriveranno), ma lo scrittore A. C. Clarke è sempre stato infastidito da tali riflessioni: all'epoca mi sembrava -disse- solo un buon modo per terminare il libro
Di Bradbury avete letto: Il popolo dell'autunno?- mi sembra che poi vi abbiano fatto pure il film!
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Re: L'angolo dei libri
dopo Susanna tuttapanna e la mucca Carolina..................ubik ha scritto:
il massimo su questi argomenti è stato Duepiù, un mensile interamente dedicato all'educazione sessuale negli anni '70
qualcuno lo ricorda?
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Re: L'angolo dei libri
ANNA ha scritto:dopo Susanna tuttapanna e la mucca Carolina..................ubik ha scritto:
il massimo su questi argomenti è stato Duepiù, un mensile interamente dedicato all'educazione sessuale negli anni '70
qualcuno lo ricorda?
eccallà
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Re: L'angolo dei libri
Grandissimo Ballard, Ubikko mascherato!ubik ha scritto:Waltzing Matilda ha scritto:SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII dai apriamo una sezione Philip Dick!mambu ha scritto:azzerola... avete parlato di dick in mia assenza... e pure sul topic dei film e in cazzeggio
Facciamo una sezione dedicata a Filippo Ciccio (Horselover Fat/Philip Dick) sul forum?
Amerei anche uno spazietto per Ray Bradbury, sono i due più grandi per me
e J. G. Ballard?
Non ho letto tanto di suo perchè è troppo malato , voglio dire che ti costringe ad uno scavo psicologico dentro te stesso talmente fondo da provocarti l'effetto Larsen...leggi e stai male anche tu per risonanza
Di suo mi ricordo fantastico il ciclo catastrofico, ho memorie di una sua opera che ho letto tanti anni fa, non so come si chiamasse in italiano, in inglese il titolo era The drowned world (tipo il mondo allagato), dove alla fine costringeva anche te a regredire allo stato di rettile tra strade devastate dall'acqua che aveva invaso tutto...veramente un capolavoro, alcune immagini le ho ancora vividissime, però non ho mai avuto la forza di rileggerlo...
Ballard secondo me è un Kafka moderno e più analitico. Sì sì, mettiamoci anche lui nella sezione
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Re: L'angolo dei libri
Questo libro mi ha talmente preso da non distinguere oggi i miei ricordi di viaggio reali da quelli immaginari su Rama...ad esplorare quell'asteroide c'ero anch'io, giuro! Ricordo perfettamente la fatica della discesa, del campo interno, dell'attraversamento della massa acquatica...non ho conservato solo le immagini, ho anche i suoni, le sensazioni fisiche...insomma, grazie a Clarke sono stata più avventurosa di Messner, da giovane!ubik ha scritto: mmmmmmm, questo anche, quanto mi era piaciutooooo
certo l'edizione integrale, non questa di urania
In seguito alla caduta avvenuta l'11 settembre 2077 di un grosso meteorite sulla Pianura Padana, che causa un numero ingente di vittime e devastazioni, viene approvato il progetto Guardia Spaziale che ha il compito di catalogare e studiare l'orbita di ogni asteroide presente nel sistema solare affinché simili incidenti non possano più ripetersi. Nel 2130 i radar installati su Marte appartenenti alla Guardia Spaziale avvistano un grande oggetto, che viene inizialmente classificato come un asteroide; successivamente, col progressivo avvicinarsi dell'oggetto al Sole, si fa sempre più concreta la possibilità che possa trattarsi di una struttura artificiale di una cultura aliena.
La notizia suscita notevole scalpore e i governi della Terra decidono in tutta fretta di organizzare una missione col compito di raggiungere e studiare l'oggetto a cui, in onore alla religione induista, viene assegnato il nome Rama, dato che non sono più disponibili divinità del pantheon classico.
Considerata però la velocità con cui Rama si sta avvicinando al Sole risulta evidente che solo un'astronave, l'Endeavour, che casualmente opera già nei dintorni, potrà raggiungerlo ed effettuare un rendezvous in tempo utile (Rendezvous with Rama è il titolo originale). L'astronave è guidata da un piccolo gruppo di astronauti molto disciplinati e affidabili guidati dal comandante Norton. Dopo un lungo inseguimento riescono finalmente a raggiungere Rama, che si rivela essere un'enorme cilindro in rapida rotazione con l'interno completamente cavo.
Effettuato l'atterraggio in prossimità dell'asse e dopo aver aspettato inutilmente per 24 ore un qualunque segno di vita da parte di eventuali abitanti, il comandante Norton decide di dare il via all'esplorazione che, considerate le grandi dimensioni e la particolare geografia di Rama, si presenta subito come un'impresa difficile. A peggiorare la situazione è anche il fattore tempo: Rama infatti dovrà entro pochi giorni essere abbandonato a sé stesso perché l'orbita su cui è immesso passerà troppo vicina al Sole. Man mano che l'atmosfera all'interno si scalda emergono strane creature indaffarate e indifferenti alla presenza degli umani.
Alla fine, visto che la traiettoria di Rama lo farà finire proprio dentro il sole (si ipotizza per ricaricarsi di energia in previsione di un altro viaggio) l'equipaggio è costretto ad abbandonare Rama con più domande insolute che risposte: chi ha costruito Rama? Per quale motivo? Da dove proviene? Dove sta andando?
Domande che resteranno senza risposta: gli astronauti vedono allontanarsi per sempre da Rama e tornano indietro. Il romanzo ha un finale che richiama quello del L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson. Uno dei responsabili della spedizione si sveglia improvvisamente nella notte con un pensiero fisso: i Ramani fanno tutto tre volte
Un finale che sembrava fatto apposta per anticipare dei sequel (che puntualmente arriveranno), ma lo scrittore A. C. Clarke è sempre stato infastidito da tali riflessioni: all'epoca mi sembrava -disse- solo un buon modo per terminare il libro
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Re: L'angolo dei libri
xenas ha scritto:mambu ha scritto:Ecco appunto Volete che parli male di carlotto?
(e ho putre raccolto firme per la sua liberazione, ma come scrittoremi atrofizza lo scroto)
quoto mambu, a parte la stria dello scroto ovviamente. come scrittore è scontato e abbastanza prevedibile. Lo preferisco quando scrive libri di "denuncia" come il da me già citato in altro 3d perdas de fogu dove su una spystory banalotta inserisce dati veri di inquinamento da uranio impoverito nel poligono militare di perdas de fogu in sardegna
lo stesso problema. Mi trovo spesso d'accordo con le sue analisi ma non riesco proprio a digerire come scrive. E' tutto costruito e meccanico senza mai un guizzo. Non che la costruzione sia un male in sé, dopotutto anche i romanzi sono perlopiù prodotti d'artigianato, ma quando il meccanismo si vede
capolavori.... molto più degli ultimi romanzi con cui è diventato famosetto-pop e che non fanno che sviluppare e ripetere all'infinito le ossessioni che in questi romanzi brevi sono concentrate e fulminanti (soprattutto ne L'isola... e nel Gioco)ubik ha scritto:beh, intanto io adoro quelli apocalittici (ma non leggere la versione urania che è ridotta):
vento dal nulla, deserto d'acqua, foresta di cristallo, terra bruciata
poi mi sono piaciuti molto quelli "non" di fantascienza:
l'isola di cemento, condominium e un gioco da bambini
fear-of-the-dark ha scritto:Strawberry Fields ha scritto:fear-of-the-dark ha scritto:no i fotoromanzi no!!!
ma leggevo il cioè!!!
Troppo giovane per i fotoromanzi
guarda .. son venuti fuori certi altarini ....
comunque ora che ci penso nel cioè c'erano i fotoromanzi.... erano delle cose orribili...
e poi c'erano anche le domande del tipo: " se do un bacio con la lingua resto incinta?"
non mi perdevo mai Cioè e Ciao2001 (li scroccavo alle compagne scemotte) per leggere le pagine della posta
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: L'angolo dei libri
Visto che vi date alla fantascienza la prossima volta vi parlo un po' di Vonnegut... e naturalmente di Kilgore Trout e Philip Farmer
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