..e al cinema vacci tu...
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Re: ..e al cinema vacci tu...
mambu ha scritto:
infatti avevo detto: per arrabbiarvi
Sulle posizioni potremmo discutere un secolo e certo vedere Trainspotting 10° fa un po' ridere. Ma le prime posizioni premiano quelii che probabilmente per gli angli sono filmoni "epocali", indipendentemente dalla loro sostanza (però c'è 8° A Venezia... di Roeg che non mi pare fosse di grandissimo successo, anche se è sicuramente un film interessante).
Quello che mi fa un po' incazzare, dando poco peso alle posizioni relative, sono le assenze: ci sono i due migliori Hitchcock degli anni '30 - ma ci potevano benissimo stare anche Sabotaggio e Giovane e innocente e nessuno del periodo muto. Il pensionante? e quel capolavoro di Blackmail, film muto sonorizzato che per me è forse il massimo esempio del genio creativo di Hitch, visto che il fulcro emotivo del film è tutto in un suono?
E di Jarman solo Caravaggio?
Greenaway anche lui solo Compton House?
Nessuno di Peter Brook?
Forse questi critici sono troppo cinematografici e amano poco le cose anomale
E guardano pure troppo al botteghino. Shakespeare in love sopra My beautiful laundrette?
Non mi ero accorta non ci fosse neanche un Peter Brook (almeno Marat-sade...), ma avevo notato il poco Jarman (come si fa a rinunciare a Edoardo II?) e Greenaway ma anche l'assenza totale di Sally Potter. Dico, almeno Orlando, e invece mettono quella piattola de Il paziente inglese. Se proprio doveva esserci Minghella, avevano più senso Truly Madly deeply o Il talento di mr. Ripley (per quanto muoia come film quando scompare Jude Law, secondo me). Almeno un Branagh l'avrei concesso come anche un Nick Park.
Emmaris- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Il vecchio dilemma della criticaEmmaris ha scritto:E guardano pure troppo al botteghino. Shakespeare in love sopra My beautiful laundrette?
e mettiamoci pure la Beggar's Opera e il Mahabarata... ah già : sono troppo teatrali e poco cinematograficiEmmaris ha scritto:Non mi ero accorta non ci fosse neanche un Peter Brook (almeno Marat-sade...),
buongustaia (ci mettiamo anche Wittgenstein o è troppo televisivoEmmaris ha scritto:ma avevo notato il poco Jarman (come si fa a rinunciare a Edoardo II?)
mi leggi nel pensiero?Emmaris ha scritto:ma anche l'assenza totale di Sally Potter. Dico, almeno Orlando, e invece mettono quella piattola de Il paziente inglese. Se proprio doveva esserci Minghella, avevano più senso Truly Madly deeply o Il talento di mr. Ripley (per quanto muoia come film quando scompare Jude Law, secondo me).
orpo, m'era sfuggito, l'Enrico V è quello di Olivier (che è uno dei pochi della lista che non ho visto ).Emmaris ha scritto: Almeno un Branagh l'avrei concesso
Non sono un suo gran tifoso, ma ne riconosco le qualità
Emmaris ha scritto:come anche un Nick Park.
sicuramente meglio di 007
mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Su Sky ci stanno già tempestando di promo di "Avatar" il film che ha sbancato i botteghini in America !!!
che paura di spavento !!!
che paura di spavento !!!
Ultima modifica di piedonex il Mar 29 Dic 2009, 00:29 - modificato 1 volta.
piedonex- Admin Piedonex
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Visto che non ho sonno vado a vedermi Carter su Rai4
Mena, scopa, ammazza!!
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mambu- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
mambu ha scritto:Visto che non ho sonno vado a vedermi Carter su Rai4
Mena, scopa, ammazza!!
mannaggia, è già iniziato da un bel po'... dovrò rinunciare.
La classifica dei film citata sopra comunque è semplicemente assurda... manca Alan Clarke, c'è un solo Mike Leigh e condivido con voi il giudizio su Jarman, per il quale ho una specie di venerazione... mi fa piacere vedere che Nil by mouth di Gary Oldman viene citato, anche se tra gli ultimi, anche se io gli avrei preferito The War Zone di Tim Roth, che è un film bellissimo, agghiacciante, recitato e girato benissimo. Se non l'aveste visto, lo consiglio a tutti, anche se è un pugno nello stomaco.
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: ..e al cinema vacci tu...
questo già m'ispira
ubik- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Gli ultimi film di Shyamalan sono stati una delusione.
forse perchè con i primi ci aveva abituati veramente troppo bene !
in compenso questa sera su quasi tutti i canali di Sky cinema servizio di 20 minuti su "Avatar" il nuovo film di Cameron !
direi che ci hanno speso dei bei soldi !!!
forse perchè con i primi ci aveva abituati veramente troppo bene !
in compenso questa sera su quasi tutti i canali di Sky cinema servizio di 20 minuti su "Avatar" il nuovo film di Cameron !
direi che ci hanno speso dei bei soldi !!!
piedonex- Admin Piedonex
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Re: ..e al cinema vacci tu...
piedonex ha scritto:Gli ultimi film di Shyamalan sono stati una delusione.
forse perchè con i primi ci aveva abituati veramente troppo bene !
in compenso questa sera su quasi tutti i canali di Sky cinema servizio di 20 minuti su "Avatar" il nuovo film di Cameron !
direi che ci hanno speso dei bei soldi !!!
Più di 200 milioni di dollari, e Cameron ci lavora, prendendo e mollando, da circa 10 anni. S'è persino modificato le cineprese apposta per il 3d come voleva lui. Io ho sempre trovato il suo Titanic la tecnicamente splendida apoteosi del cinismo hollywoodiano (molto meglio le versioni precedenti, soprattutto quella di Negulesco con Clifton Webb) ma questo mi incuriosisce, paradossalmente, sembra più umano
Emmaris- Utente Colonna: 2001-5000 post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Qualcuno ha intenzione di andare a vedere questo film?
Io so già che mi ammazzerò di pianti...
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Chiara 75- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Avatar esce a febbraio in Italia giusto ?
piedonex- Admin Piedonex
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Re: ..e al cinema vacci tu...
piedonex ha scritto:Avatar esce a febbraio in Italia giusto ?
no, il 15 gennaio
ubik- Utente Fattiscente: 5001-9999 Post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
grazieubik ha scritto:
no, il 15 gennaio
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Re: ..e al cinema vacci tu...
ieri sera sono andata a vedere holmes. Beh il film si lascia guardare, ma se avete in testa lo sherlock holmes dei libri oppure quello dei vecchi telefilm e film resterete delusi. Questo è un holmes ritchie o un guy holmes. E' fisicamente prestante... esperto di combattimento e caratterialmente più complesso. Comunque non viene trascurata la vera arma del protagonista: la logica.E' bello il racconto del rapporto tra holmes e watson che a tratti fa intuire una latente bisessualità , nonostante i due personaggi femminili che li accompagnano per tutto il film.
Comunque l'ambientazione in un Ighilterra vittoriana stride un pò con holmes-ironman. La box a mani nude e le scene di combattimento in slow motion sono proprio tipiche di ritchie ( vedi the snatch ma anche lock and stock). Interessanti anche le sottolineature musicali di alcuni momenti del film. Personalmente ho apprezzato molto jude law. I personaggi in ogni caso risultano simpatici e godibili , così come lo sono solitamente i personaggi di ritchie. Quindi scommetto che anche il secondo film ( che ci sarà sicuramente) garantirà buon successo ai botteghini.
Comunque l'ambientazione in un Ighilterra vittoriana stride un pò con holmes-ironman. La box a mani nude e le scene di combattimento in slow motion sono proprio tipiche di ritchie ( vedi the snatch ma anche lock and stock). Interessanti anche le sottolineature musicali di alcuni momenti del film. Personalmente ho apprezzato molto jude law. I personaggi in ogni caso risultano simpatici e godibili , così come lo sono solitamente i personaggi di ritchie. Quindi scommetto che anche il secondo film ( che ci sarà sicuramente) garantirà buon successo ai botteghini.
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Re: ..e al cinema vacci tu...
oggi ho rivisto questo film....il titolo in italiano fa veramente schifo!
comunque il film a me piace tantissimo....
How happy is the blameless vestal's lot!
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Each pray'r accepted, and each wish resign'd.
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Re: ..e al cinema vacci tu...
...si tratta di Mario Monicelli, novantacinque primavere ancora ariose, 65 film come regista e altrettanti come sceneggiatore, e tanta cultura, che ricorda pure (la battuta è di Rosi). Il padre riconosciuto dell'unica, vera commedia all'italiana, per mantenersi in gamba vive da solo, come uno studente. Sempre al Rione Monti, poco distante dalla moglie Chiara Rapaccini e dalla figlia Rosa, però in totale autonomia, col letto dietro a una tenda e la cucina all'ingresso.
Mario Monicelli, ha visto le polemiche su «Natale a Beverly Hills»?
«Non ho visto, perché non posso più leggere i giornali. Ci vedo molto poco, anche con la lente d'ingrandimento e gli occhiali. Però quei film di De Sica per Natale li conosco, ne ho visti alcuni».
Si discute se il cinepanettone sia robaccia popolare oppure un film di genere, che salva il nostro cinema. Che ne pensa?
«Credo che il film popolare, di grande successo - a parte la qualità -, dia alimento anche al cinema più difficile e più rigoroso. Questo scambio c'è, esiste. È solo uno scambio finanziario. Non di certo culturale».
Per difendersi dalle critiche, De Sica tira in ballo la commedia all'italiana. Trova analogie tra i cinepanettoni e i suoi film?
«Anche le mie commedie all'italiana vennero trattate malissimo dalla critica del tempo. I miei film venivano ritenuti spazzatura, soltanto perché erano di successo. Quanti critici autorevoli ho avuto contro! Il fatto che i miei film fossero divertenti li rendeva sospetti. I filmacci della domenica si sono sempre fatti, anche tra i Cinquanta e i Sessanta e, nell'economia generale, i film di Natale sono importanti: danno forza al cinema, che è mezzo morto. E, comunque, la commedia all'italiana, quando la facevo io, veniva molto mal considerata».
Come giudica la qualifica «di interesse culturale e nazionale», attribuita a «Natale a Beverly Hills», mentre il cinema d'essai stenta?
«Chi pensa a un'educazione culturale eccelsa del pubblico, fa bene a sconsigliare il cinepanettone, che danneggia la conoscenza, il linguaggio e il sentimento del cittadino italiano. Però esso permette ai registi di esprimersi e agli attori di farsi conoscere».
Quanto alle parolacce, che condiscono film del genere, se ne potrebbe fare a meno, per smuovere la risata?
«Non c'è bisogno di sconfinare nella volgarità, per far ridere. Nel mio film I soliti ignoti non circola una sola parolaccia, eppure la gente ci si diverte ancora. L'abbondanza delle parolacce, nei cinepanettoni, dipende soltanto da chi ne scrive le sceneggiature. Spesso gente priva d'immaginazione, di cultura, di fantasia».
È il caso di mettere dei paletti alla volgarità. O no?
«Certo che se ne devono mettere! La volgarità è la cosa più diseducativa che esista, per il pubblico. Soprattutto perché, vedendo e sentendo che la volgarità è premiata e ha successo, si veicola l'idea che si possa e si debba essere volgari».
Per Christian De Sica «Pane, amore e fantasia» di suo padre Vittorio era il «Natale a Beverly Hills» dell'epoca. È d'accordo?
«Sono d'obbligo i distinguo: Pane, amore e fantasia era un film delizioso e gentile, di grande qualità. Un film, che non presentava volgarità. Magari, una mezza parola, o un gesto... Perché Christian De Sica si ostina a mettersi in bocca sempre suo padre? Lo lasci stare. Chi fa spettacolo dev'essere responsabile».
Come vede il remake del suo «Amici miei», annunciato da De Laurentiis?
«Sarà difficile renderne lo spirito, tutto toscano, dell'epoca. I rifacimenti sono fatti per far quattrini: si cerca d'approfittare del successo del primo film e, con lo stesso titolo, arriva il remake. De Laurentiis ha un cognome illustre, ma bisogna vedere se riesce a mantenersi all'altezza di suo zio Dino e di suo padre Luigi, grandi produttori e grandi registi. Cosa che lui non è».
A proposito dei tempi che corrono: «Amici miei» è stato trasmesso in tv col bollino rosso. Secondo lei, perché?
«C'è sempre una commissione di censura. Può darsi che abbia ragione. Eppure, con Amici miei sono cresciute tre generazioni di spettatori. La cosa, per me, non è così importante».
Mario Monicelli, ha visto le polemiche su «Natale a Beverly Hills»?
«Non ho visto, perché non posso più leggere i giornali. Ci vedo molto poco, anche con la lente d'ingrandimento e gli occhiali. Però quei film di De Sica per Natale li conosco, ne ho visti alcuni».
Si discute se il cinepanettone sia robaccia popolare oppure un film di genere, che salva il nostro cinema. Che ne pensa?
«Credo che il film popolare, di grande successo - a parte la qualità -, dia alimento anche al cinema più difficile e più rigoroso. Questo scambio c'è, esiste. È solo uno scambio finanziario. Non di certo culturale».
Per difendersi dalle critiche, De Sica tira in ballo la commedia all'italiana. Trova analogie tra i cinepanettoni e i suoi film?
«Anche le mie commedie all'italiana vennero trattate malissimo dalla critica del tempo. I miei film venivano ritenuti spazzatura, soltanto perché erano di successo. Quanti critici autorevoli ho avuto contro! Il fatto che i miei film fossero divertenti li rendeva sospetti. I filmacci della domenica si sono sempre fatti, anche tra i Cinquanta e i Sessanta e, nell'economia generale, i film di Natale sono importanti: danno forza al cinema, che è mezzo morto. E, comunque, la commedia all'italiana, quando la facevo io, veniva molto mal considerata».
Come giudica la qualifica «di interesse culturale e nazionale», attribuita a «Natale a Beverly Hills», mentre il cinema d'essai stenta?
«Chi pensa a un'educazione culturale eccelsa del pubblico, fa bene a sconsigliare il cinepanettone, che danneggia la conoscenza, il linguaggio e il sentimento del cittadino italiano. Però esso permette ai registi di esprimersi e agli attori di farsi conoscere».
Quanto alle parolacce, che condiscono film del genere, se ne potrebbe fare a meno, per smuovere la risata?
«Non c'è bisogno di sconfinare nella volgarità, per far ridere. Nel mio film I soliti ignoti non circola una sola parolaccia, eppure la gente ci si diverte ancora. L'abbondanza delle parolacce, nei cinepanettoni, dipende soltanto da chi ne scrive le sceneggiature. Spesso gente priva d'immaginazione, di cultura, di fantasia».
È il caso di mettere dei paletti alla volgarità. O no?
«Certo che se ne devono mettere! La volgarità è la cosa più diseducativa che esista, per il pubblico. Soprattutto perché, vedendo e sentendo che la volgarità è premiata e ha successo, si veicola l'idea che si possa e si debba essere volgari».
Per Christian De Sica «Pane, amore e fantasia» di suo padre Vittorio era il «Natale a Beverly Hills» dell'epoca. È d'accordo?
«Sono d'obbligo i distinguo: Pane, amore e fantasia era un film delizioso e gentile, di grande qualità. Un film, che non presentava volgarità. Magari, una mezza parola, o un gesto... Perché Christian De Sica si ostina a mettersi in bocca sempre suo padre? Lo lasci stare. Chi fa spettacolo dev'essere responsabile».
Come vede il remake del suo «Amici miei», annunciato da De Laurentiis?
«Sarà difficile renderne lo spirito, tutto toscano, dell'epoca. I rifacimenti sono fatti per far quattrini: si cerca d'approfittare del successo del primo film e, con lo stesso titolo, arriva il remake. De Laurentiis ha un cognome illustre, ma bisogna vedere se riesce a mantenersi all'altezza di suo zio Dino e di suo padre Luigi, grandi produttori e grandi registi. Cosa che lui non è».
A proposito dei tempi che corrono: «Amici miei» è stato trasmesso in tv col bollino rosso. Secondo lei, perché?
«C'è sempre una commissione di censura. Può darsi che abbia ragione. Eppure, con Amici miei sono cresciute tre generazioni di spettatori. La cosa, per me, non è così importante».
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Re: ..e al cinema vacci tu...
ubik ti stai vedendo amici miei???
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Re: ..e al cinema vacci tu...
ubik ha scritto:no
ah perchè sta facendo amici miei atto II su rete 4....
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Re: ..e al cinema vacci tu...
sto guardando lo sci ma nel frattempo ho trovato l'intervista a monicelli
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Ieri sera ho rivisto, ma per la prima volta in francese:
che bello....
e verso le 22 ci siamo accorti di mio figlio di sette anni che stava gardando il film da dietro la porta... ("una storia di una ragazza che fa tanti dispetti?"). L'ho rimandato a letto ma ho dovuto promettergli di farglielo vedere un giorno...
Che bei colori, che belle fotografia, che bella musica! Mi ha messo di buon umore!
che bello....
e verso le 22 ci siamo accorti di mio figlio di sette anni che stava gardando il film da dietro la porta... ("una storia di una ragazza che fa tanti dispetti?"). L'ho rimandato a letto ma ho dovuto promettergli di farglielo vedere un giorno...
Che bei colori, che belle fotografia, che bella musica! Mi ha messo di buon umore!
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Re: ..e al cinema vacci tu...
L'ho rivisto anche io con enorme piacere... avevo un disperato bisogno di vedere una commedia! Per quanto la adori e sia uno dei miei posti preferiti in assoluto, magari Parigi avesse sempre quella luce...bellaprincipessa ha scritto:Ieri sera ho rivisto, ma per la prima volta in francese:
che bello....
e verso le 22 ci siamo accorti di mio figlio di sette anni che stava gardando il film da dietro la porta... ("una storia di una ragazza che fa tanti dispetti?"). L'ho rimandato a letto ma ho dovuto promettergli di farglielo vedere un giorno...
Che bei colori, che belle fotografia, che bella musica! Mi ha messo di buon umore!
Gaufre- Forum Expatriée
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Re: ..e al cinema vacci tu...
già, se penso che a montmartre, sulla scalinata, in un'uggiosa giornata di ottobre, quando studiavo a parigi, mi hanno rubato borsa con soldi, documenti, chiavi dello studentato, tessera RER... e al consolato italiano mi chiesero"documenti?" (giuro, come in un film comico!). Meno male che avevo un'amica italiana che mi presto' dei soldi e certifico' la mia identità...Gaufre ha scritto:L'ho rivisto anche io con enorme piacere... avevo un disperato bisogno di vedere una commedia! Per quanto la adori e sia uno dei miei posti preferiti in assoluto, magari Parigi avesse sempre quella luce...bellaprincipessa ha scritto:Ieri sera ho rivisto, ma per la prima volta in francese:
che bello....
e verso le 22 ci siamo accorti di mio figlio di sette anni che stava gardando il film da dietro la porta... ("una storia di una ragazza che fa tanti dispetti?"). L'ho rimandato a letto ma ho dovuto promettergli di farglielo vedere un giorno...
Che bei colori, che belle fotografia, che bella musica! Mi ha messo di buon umore!
Parigi puo' essere cosi' grigia e ostile... Amelie ha queste luci "finte" che colorano tutto come in una fiaba, e rendono la città fatata e meravigliosa...
chiedo scusa per la digressione....
bellaprincipessa- Utente... preoccupante >10.000 Post
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Re: ..e al cinema vacci tu...
Chi pensa a un'educazione culturale eccelsa del pubblico, fa bene a
sconsigliare il cinepanettone, che danneggia la conoscenza, il
linguaggio e il sentimento del cittadino italiano. Però esso permette
ai registi di esprimersi e agli attori di farsi conoscere»
La volgarità è la cosa più diseducativa che esista, per il pubblico.
Soprattutto perché, vedendo e sentendo che la volgarità è premiata e ha
successo, si veicola l'idea che si possa e si debba essere volgari».
grande monicelli.
la volgarità come solo mezzo per ottenere la risata dovrebbe essere usata ad hoc..perchè come l'offesa ormai ha perso la sua" forza"...
diventa intercalare povero e privo del suo significato atto a rafforzare o esaperarne il senso.
come tutti quelli che dicono cazzo o minchia per manifestare meraviglia.
ormai livellando a tutto il suo meravigliarsi.
monicelli dice bene dei figli d'arte.
tra de sica e de laurentis..figli è chiara l'eredità tutta da dimostrare.
al letterman una volta la streep raccontò che de laurentis padre al casting per un film disse in italiano, convinto che la giovane meryl (all'epoca inizio di carriera,)non capisse:è brutta cosa mi avete portato? non la voglio nel mio film.
lei non se l'è dimenticato. l'ha raccontato solo al talk più famoso d'america
@bella principessa:
il regista di ameliè racconta nel dvd del film la storia travagliata della realizzazione della pellicola.
era prevista una attrice inglese che poi rifiutò all'ultimo costringendo a un lungo casting.
i produttori prima d'accordo poi pretesero un taglio al budget. costringendo il regista a trovarne altri.
il cafè le 2 moulens è un cafè che esiste davvero in rue le pic a montmartre.di fornte a dove il regista vive.
stava per essere venduto, ma dopo il successo del film..è diventato un cafè frequentatissimo.
peccato che ultimamente abbiano optato per alcune modifiche ai colori degli arredi.
sconsigliare il cinepanettone, che danneggia la conoscenza, il
linguaggio e il sentimento del cittadino italiano. Però esso permette
ai registi di esprimersi e agli attori di farsi conoscere»
La volgarità è la cosa più diseducativa che esista, per il pubblico.
Soprattutto perché, vedendo e sentendo che la volgarità è premiata e ha
successo, si veicola l'idea che si possa e si debba essere volgari».
grande monicelli.
la volgarità come solo mezzo per ottenere la risata dovrebbe essere usata ad hoc..perchè come l'offesa ormai ha perso la sua" forza"...
diventa intercalare povero e privo del suo significato atto a rafforzare o esaperarne il senso.
come tutti quelli che dicono cazzo o minchia per manifestare meraviglia.
ormai livellando a tutto il suo meravigliarsi.
monicelli dice bene dei figli d'arte.
tra de sica e de laurentis..figli è chiara l'eredità tutta da dimostrare.
al letterman una volta la streep raccontò che de laurentis padre al casting per un film disse in italiano, convinto che la giovane meryl (all'epoca inizio di carriera,)non capisse:è brutta cosa mi avete portato? non la voglio nel mio film.
lei non se l'è dimenticato. l'ha raccontato solo al talk più famoso d'america
@bella principessa:
il regista di ameliè racconta nel dvd del film la storia travagliata della realizzazione della pellicola.
era prevista una attrice inglese che poi rifiutò all'ultimo costringendo a un lungo casting.
i produttori prima d'accordo poi pretesero un taglio al budget. costringendo il regista a trovarne altri.
il cafè le 2 moulens è un cafè che esiste davvero in rue le pic a montmartre.di fornte a dove il regista vive.
stava per essere venduto, ma dopo il successo del film..è diventato un cafè frequentatissimo.
peccato che ultimamente abbiano optato per alcune modifiche ai colori degli arredi.
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di Amelie ricordo sempre con un sorriso questo:
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